Guida assistita: per BMW il futuro è adesso

Guida assistita: per BMW il futuro è adesso
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Abbiamo testato gli avanzati sistemi di guida assistita di BMW, preludio alla guida autonoma che farà il proprio esordio nei mercati dal 2020
5 ottobre 2016

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San Donato MilaneseBMW Innovation Day. Un nome facile da pronunciare, ma che al proprio interno racchiude tutto il background di conoscenze tecnologiche del marchio dell’elica. Per conoscere meglio ciò che ci aspetta nel futuro dell’automobile, abbiamo deciso di calarci nei panni di un profano per meglio comprendere cosa ci riserva il futuro della mobilità su quattro ruote.

Prima, però, va fatto un passo indietro. Lo scopo dell’ormai famosa guida autonoma è nobile: ridurre a zero il numero dei decessi causati da incidenti stradali. A livello tecnologico, non solo le auto dovranno evolversi in maniera esponenziale diventando strumenti interconnessi, ma anche il sistema infrastrutturale dovrà essere all’avanguardia, in grado di comunicare direttamente con ogni singolo utente.

La casa di Monaco di Baviera da anni è all’opera sullo studio di nuove tecnologie in grado di aiutare il guidatore, per rendergli meno faticoso e stressante – ma allo stesso tempo godibile e divertente – ogni trasferimento, sia quelli verso l’ufficio sia quelli verso le destinazioni vacanziere. Questi sistemi prendono il nome di BMW Driver Assistance, e trovano la loro miglior collocazione a bordo della nuova Serie 7 - generazione G11 - la quale ospita al proprio interno il livello massimo di sviluppo degli aiuti alla guida concepiti e sin qui realizzati dal costruttore tedesco. Il cruise control adattivo è capace di funzionare sino ad oltre 200 km/h, rallentando la corsa del mezzo qualora il veicolo davanti a noi stia frenando, riconoscendo ed evitando gli ostacoli tramite l’apposito radar installato frontalmente. Il lane keep assist ci consente di rimbalzare – letteralmente – tra le strisce segnaletiche quando lasciamo il volante. A ciò si aggiunge anche un sistema in grado di leggere in automatico i segnali stradali, fornendoci la possibilità – a cruise control attivo – di modulare con un semplice click la velocità dell’auto.

Non poteva mancare un sistema di telecamere capace di coprire i quattro angoli della Serie 7 in fase di manovra, per darci la miglior visione possibile di ciò che ci circonda. Vero punto di forza dell’auto è però la possibilità di comandarne l’operatività dalla chiave. Se stiamo entrando in un box o in un parcheggio stretto, possiamo uscire dall’abitacolo ed utilizzare i comandi sulla chiave, ultimando la manovra in assoluta sicurezza.

Un’altra serie di plus introdotti dal costruttore sono i sistemi BMW Connected Drive. Grazie ad una SIM inclusa nell’auto – il cui costo di gestione è nullo per l’utente finale – il guidatore e gli occupanti sono sempre connessi alla rete dei servizi offerti dall’azienda. Dalle mappe aggiornate al Concierge Service, dalla BMW si dicono certi che chiunque provi queste funzionalità difficilmente potrà farne a meno.

Il Training Centre di San Donato è il fiore all’occhiello di BMW Italia. Qui sono addestrati i Genius, consulenti che hanno il compito di accompagnare il cliente nell’acquisto dei sistemi tecnologici più vicini alle sue esigenze, affiancando il venditore senza tuttavia risultare invasivi. L’arrivo di tale figura professionale si è resa necessaria con l’aumentare delle componenti hi-tech all’interno delle auto, dal momento che la tecnologia in costante crescita rappresenta una sfida non solo per ingegneri e ricercatori ma anche per coloro che devono effettivamente spiegarne i benefici agli utilizzatori finali: i guidatori e gli occupanti delle auto. E su questo BMW si conferma di sicuro ai vertici.

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