Loi, ASI: «Bene la Lombardia per l'esenzione dal bollo delle storiche»

Loi, ASI: «Bene la Lombardia per l'esenzione dal bollo delle storiche»
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Il presidente dell'ASI sottolinea positivamente le agevolazioni introdotte per il pagamento del bollo dei mezzi ultraventennali iscritti ai registri storici
1 aprile 2015

Un mese fa circa, l'assessore  all'Economia, Crescita e Semplificazione della Regione Lombardia Massimo Garavaglia si era espresso a favore dell'esenzione del bollo per i veicoli storici fra i 20 e i 29 anni. Ricordando come la Regione Lombardia ha già ridotto di 100 milioni di euro il costo del normale bollo. «E' stato il governo Renzi  - queste le parole dell'assessore - a introdurre una nuova gabella per le auto con più di 20 anni. Si tratta quindi di una imposta nazionale. Noi abbiamo invece mantenuto l'esenzione per le auto storiche. In Regione Lombardia è quindi possibile iscrivere le auto ultraventennali al registro delle auto storiche, per ottenere l'esenzione dal pagamento del bollo e della tassa di circolazione e uno sconto sull'assicurazione».

Lombardia e Veneto dalla parte degli appassionati

Una dichiarazione che ha fatto il paio con quando dichiarato ai primi di febbraio dal presidente della Regione, Roberto Maroni: «La Legge di Stabilità varata dal Governo ha elevato l'esenzione del pagamento del bollo per le auto storiche da 20 a 30 anni. In Lombardia però, grazie al lavoro dell'assessore Massimo Garavaglia, faremo una modifica per ritornare ai 20 anni. Così, nella nostra regione, i possessori di auto con più di 20 anni non pagheranno il bollo».

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Roberto Loi, Presidente dell'Asi


Roberto Ciambetti, assessore al Bilancio della Regione Veneto, secondo lo stesso principio, tramite un emendamento ha cercato di reintrodurre le agevolazioni riconosciute in precedenza: «Auto e moto iscritte nei registri storici pagheranno rispettivamente 11,36 euro e 28,40 euro come in passato». 

Loi: «ASI non fa soldi sulle certificazioni»

Commentando la decisione presa dalla Regione Lombardia in merito alle agevolazioni per i veicoli storici iscritti ad un club riconosciuto, il presidente dell’Automotoclub Storico Italiano Roberto Loi ha precisato: «Ho letto la comunicazione dell’Assessore Massimo Garavaglia della Regione Lombardia  - queste le parole di Loi - con cui conferma la decisione assunta circa il mantenimento della legge emanata in precedenza della sua Regione, in materia di tasse automobilistiche per i veicoli storici da 20 a 29 anni».

ASI non fa soldi sulle certificazioni, sta in piedi grazie alle tessere dei suoi fedeli appassionati

 

«Non avevo dubbi circa tale soluzione poiché tale Regione, assieme a Piemonte, Emilia Romagna e Veneto sono sempre state molto concrete e certo non portate a fare cassa. Oltretutto, sono anni che fanno una valutazione meritocratica basata sulle certificazioni riconosciute dallo Stato, dove A.S.I. e FMI vengono rispettate per i compiti che diligentemente svolgono. Oggi anche Basilicata e Puglia si sono avvicinate agli interessi degli appassionati di auto storiche emanando loro leggi migliorative rispetto a quelle dello Stato. Quanto fatto è sufficiente per farci capire che stanno dalla parte degli appassionati Tesserati ASI. L’assessore Garavaglia mette poi il dito nella piaga dei rapporti tra ACI-ASI e dichiara a chiare lettere che ACI vuole entrare nel business delle auto storiche. Questo fatto mi impone di affermare che ASI non fa soldi sulle certificazioni, ma che sta in piedi grazie alle tessere dei suoi fedeli appassionati».

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