Motori Diesel: per Renault potrebbero sparire dall’Europa

Motori Diesel: per Renault potrebbero sparire dall’Europa
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Secondo quanto riportato dalla Reuters, Renault avrebbe tagliato significativamente gli investimenti sui motori Diesel, segno di un probabile declino della tipologia di propulsore in Europa
7 settembre 2016

Punti chiave

Lo scandalo Diesel che ha coinvolto Volkswagen lo scorso anno potrebbe aver tracciato un solco importante per la storia di questa tipologia di motore in Europa. Visto inutilmente da molti come la causa di tutti i mali, oltre che dell’inquinamento atmosferico, è stato ingiustamente messo alla gogna nella sua totalità, dimenticandosi completamente di tutti i benefici ad esso collegati.

Il clamore mediatico è stato tale – oltre che negli USA anche nel Vecchio Continente – da far ripensare alle case circa gli investimenti su questa tecnologia. Due brand su tutti, Renault ed il gruppo PSA, hanno da sempre creduto nei motori Diesel, ma stando alle ultime notizie, qualcosa potrebbe cambiare in questo senso.

La mobilità elettrica dovrebbe iniziare a rappresentare un’alternativa convincente e – soprattutto - più economica in fase di acquisto rispetto all’oggi, tanto da poter fare riflettere circa l’economicità della sopravvivenza dei Diesel in Europa.

Durante una riunione nel mese di luglio, Thierry Bollore, Chief Competitivness della casa della Regié, ha ammesso che quanto accaduto con Volkswagen potrebbe aver oscurato lo sviluppo dei motori Diesel, stando a ciò che riporta Automotive News Europe. Secondo questa fonte, Bollore avrebbe espresso i propri dubbi e le proprie perplessità circa la sopravvivenza dello storico rivale del propulsore a ciclo Otto, dal momento che i costi sarebbero lievitati a seguito di norme anti-inquinamento più restrittive e di costi di ricerca e sviluppo più elevati.

Già la Twingo non monta più motori Diesel, e tale scelta potrebbe riproporsi nel medio-lungo termine anche sulle altre vetture del marchio.

Dal 2019 le norme sulle emissioni saranno più rigide, con test effettuati in condizioni reali. Di rimando, aumenteranno anche i costi per lo sviluppo di propulsori meno inquinanti, ma contestualmente la mobilità elettrica dovrebbe iniziare a rappresentare un’alternativa convincente e – soprattutto - più economica in fase di acquisto rispetto all’oggi, tanto da poter fare riflettere circa l’economicità della sopravvivenza dei Diesel in Europa.

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