CIR 2017. In Orbita con il Rally de Il Ciocco e Valle del Serchio!

CIR 2017. In Orbita con il Rally de Il Ciocco e Valle del Serchio!
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Il Rally che inaugura la stagione del CIR è stato lanciato nella Città che lo tiene a battesimo dal 2012, Forte dei Marmi. Ma al grande ballo della 40a edizione de Il Ciocco partecipano anche Lucca e il diadema di Paesi sulla Montagna
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
14 marzo 2017

Il Ciocco, 12 Marzo 2017. 40 anni è un’età scomoda. Piena maturità, d’accordo, ma è anche lo scollamento dalla gioventù, un passaggio che si digerisce con fatica. Questo per quanto riguarda l’umanità in genere. Per quanto riguarda le opere di quella stessa umanità, invece, i 40 anni possono essere considerati, legittimamente con orgoglio, un passo importante dentro la Tradizione, contesto di forza dei valori che non si comprano né si raccolgono per strada. Si conquistano. Beh, poi si va direttamente ai 400 anni, e allora si parla di “classico”, termine peraltro abusato che oggi si utilizza anche per un modello di scarpe di sei mesi o per la torta di mele della nonna. Bah.

Torniamo a noi, e al Rally de Il Ciocco e della Valle del Serchio che inaugura, nel lungo week end del 18-19 marzo - veramente prossimo, no? – la stagione 2017 del Campionato Italiano Rally. E questa è già una tradizione nella tradizione. Per entrare nel CIR bisogna sottoporsi all’Esame della Montagna Sacra, salire fino a Castelnuovo Garfagnana ed essere ospiti della Tenuta che da il nome all’Evento.

Il Rally del Ciocco (e Valle del Serchio, per brevità d’ora in avanti solo “Ciocco”), è un Evento nato grande, e ha continuato a crescere e a riproporsi in uno stile che fa dell’innovazione continua, del coinvolgimento a tutti i livelli, dell’inventiva e della cura organizzativa una dorsale d’autorità e di riferimento.

Oggi il Rally lo organizza OSE, Organization Sport Events, nella declinazione dell’intraprendenza di Valerio Barsella che ne dirige e coordina le operazioni.

Con questo “sistema”, il Ciocco è sempre un po’ più avanti e in ascolto. È il Rally che inaugura la stagione e si fa carico di proporre e sperimentare quelle novità nate dalle richieste dell’ambiente, dei Piloti e dei Team, degli appassionati. È chiaro che è anche il Rally di Paolo Andreucci, che sta di casa sopra al Parco Assistenza, e che rappresenta il trait d’union tra il mondo degli appassionati e quello dei “praticanti”, un protagonista ambasciatore che porta nel suo Rally tutto quello che è possibile per farne un Evento sempre più potente e amato.

Si è detto di Forte dei Marmi, città “madrina”, e vedete che anche il Mondiale in Messico di questi giorno ha voluto portare il battesimo della Corsa a Citta del Messico. Così il Rally de Il Ciocco va ancora avanti, e dopo Forte dei Marmi e Viareggio, ecco aprirsi le porte, anzi le mura di cinta della Città di Lucca, per un affetto di immagine e di scenario garantito e affascinante.

Messo a regime l’impianto di immagine e di vetrina della particolarissima regione dove si svolge il Rally, dal Mare alla Montagna, entrambi tra i più belli della Penisola, il Ciocco si preoccupa, quindi, del percorso. Non si “bada a spese”, e anche sotto questo aspetto vengono raccolti i suggerimenti e le critiche alla specialità per mettere la prua sulle alcune novità. In sostanza, nuove prove speciali e, soprattutto, un aumento dello sviluppo chilometrico del Rally. La prova spettacolo del “Forte”, in notturna, cambia e ottimizza il disegno per rendersi ancora più attraente, ma arriva l’introduzione di una PS del tutto inedita, la Gragnanella di sei chilometri e mezzo, fortemente voluta dall’Amministrazione di Camporgiano.

E poi si torna al “classico” (visto come si fa presto ad abusare del termine?), con tutte le “crono” della tappa “lunga” di sabato 18 marzo. “Massa-Sassorosso” (km 6,290), “Renaio” (km 13,410), la breve e spettacolare “Il Ciocco” (km 2,380), tutta all’interno della Tenuta a testimonianza di un legame indissolubile tra il Ciocco e… Il Ciocco. Poi la “San Rocco” (km 13,200) e la “Noi Tv” (km 1,900).

Domenica, 19 marzo, tradizionalmente più breve, con due prove speciali, tutto in ogni caso per due volte, ma sostanziose sotto il profilo dello sviluppo chilometrico. Sono la “Careggine”, 19,800 km, e la “Coreglia”, 23,470, di fatto la più lunga del Rally.

Si inizia con l’ultima notizia bomba, di cui abbiamo già riferito. Sarà, infatti Il Ciocco a tenere a battesimo la partecipazione al CIR di Kalle Rovanpera, il diciassettenne finlandese che correrà con una Peugeot 208 T16

Il “Ciocco System” funziona, ed ecco che arriva il primo segnale inequivocabile, ovvero il record di partenti. 103 Equipaggi che sono l’autografo preliminare per gli appassionati. Si inizia con l’ultima notizia bomba, di cui abbiamo già riferito. Sarà, infatti Il Ciocco a tenere a battesimo la partecipazione al CIR di Kalle Rovanpera, il diciassettenne finlandese che correrà con una Peugeot 208 T16 e che proprio Paolo Andreucci ha introdotto esplicitamente definendo un “Pilotino di una bravura clamorosa!”

Si entra, dalla porta principale, nella sfida ormai “classica” dell’Italiano, il Nazionale più impegnativo e “quotato” del Mondo. È qui che da qualche anno si gioca il grande confronto tra il perenne sfidato, Paolo Andreucci Ufficiale Peugeot con la evoluta 208 T16, Umberto Scandola con l’Ufficiale Skoda Fabia, e Giandomenico Basso con l’altrettanto Ufficiale BRC. Resta un piccolo dubbio: Basso ci sarà o no? Siamo in attesa del verdetto. Il Campione Italiano in carica ama il Rally toscano, ma sarebbe in procinto di definire un programma un po’ diverso. Sembra tutto fatto, ma non ci si crede fino all’ultimo minuto. Vedremo, presto, ma questo è soltanto il tema iniziale del Ciocco e dell’Italiano, che affronteremo di pari passo con l’inizio della battaglia.

Una cosa è certa: si parte bene!

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