Dakar 2022. T5. Lategan, Toyota. La vittoria del Grande Petrucci

Dakar 2022. T5. Lategan, Toyota. La vittoria del Grande Petrucci
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Due speciali diverse per Moto e Auto. Il Principe del Qatar corre in difesa di un vantaggio importante, tra le Moto invece è incredibile equilibrio precario. Petrucci che entra nella storia della competizione
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
6 gennaio 2022

Ar Riyadh, Saudi Arabia, 6 Gennaio. Befana. Dopo la Speciale più lunga, la novità di due percorsi completamente diversi per le Moto e per le Auto. Le prime corrono a Sud Est un anello di 345 le seconde girano a Nord su un tracciato di 421. Il vantaggio, oggi, è che anche le Auto saranno presto al Bivacco, e poi… che probabilmente gli anelli del 7 Gennaio si invertiranno, Moto sul percorso delle Auto e viceversa.

Dovesse essere così c’è un risparmio di tracciamento e una complicazione di navigazione per tutti, visto che di tracce i concorrenti ne troveranno a centinaia sul terreno scavato.

Moto

Le Moto. È un’altra cavalcata emozionante di Danilo Petrucci, che tuttavia… non si smentisce e si complica la vita scontrandosi con un “cammello nero”. Va in terra sciupa un po’ la KTM Tech 3, ma riparte e si rimette sulla scia del migliore sé stesso. Al traguardo, una landa davvero desolata in fondo alle periferie di Riyadh, sembra fatta, poi arriva il tempo di Price, KTM Factory Red Bull. Dunque la foto al traguardo è per Toby Price, Danilo Petrucci e Ross Branch, Husqvarna. Successivamente il gigante australiano viene squalificato per eccesso di velocità e cede la vittoria al pilota ternano.

Poi arrivano le Honda di Cornejo e Brabec, la Yamaha di un un non troppo soddisfatto Van Beveren, e più tardi la KTM del Campione in carica, Kevin Benavides. Poco più tardi ecco la GasGas di Sanders, che pure era stata in testa, ma sulla linea d’arrivo è già… dibattito. I Piloti si scambiano impressioni animatamente, al centro della disanima un waypoint difficile, mancato o trovato con difficoltà.

Si sparge la notizia che la corsa sia in panne, e in effetti arriva finalmente l’informazione ufficiale della sospensione delle corse Moto, dopo un certo numero di arrivi, e della Dakar Classic. Il motivo viene legato a un problema di elicotteri, sotto pressione al servizio dei medici di soccorso, ma c’è anche molto vento e con il ponte radio aereo.

Auto

La corsa delle auto, invece, che si svolge in un altro settore a Nord di Riyhad, va avanti regolarmente concentrata sui soli valori agonistici. La brutta notizia del giorno è lo stop di Carlos Sainz, fermato dalla rottura di un ammortizzatore della sua AUDI RS Q e-tron. La bella notizia è che Peterhansel si è fermato ed ha offerto al compagno di Squadra il proprio. Così Carlos può andare avanti e per Peter è il terzo pomeriggio nel Deserto ad aspettare gli aiuti.

Con un Al Attiyah blindato da un vantaggio rassicurante e jn questo momento clamoroso, Toyota Gazoo ha bisogno di un altro centravanti per animare la battaglia. Lo trova in Henk Lategan, il sudafricano già dimostratosi molto veloce l’anno scorso (ma non meno “ruvido” nel confronto con gli ostacoli). L’azione d’attacco che tiene banco per buona parte della Speciale è quella di Sébastien Loeb, ma sul finire della Tappa il passo di Lategan ha il sopravvento. per il sudafricano è la prima vittoria, due minuti su Loeb e poco di più sul sorprendente argentino Lucio Alvarez, terzo.

La giornata “outsiders” si completa con le belle performances di Mathieu Serradori e Guerlain Chicherit. Al Attyah è solo ottavo, ma resta indisturbato in testa alla generale provvisoria dopo cinque Tappe. Il ritardo di Loeb, BRX, secondo, scende a 35 minuti, e Alvarez sale al terzo posto a quasi un minuto dal super Principe del Qatar. Cambia poco per Sainz, prima AUDI attorno al ventesimo posto.

 

© Immagini ASO Mediateque - KTM – GAS GAS Media – Husqvarna - Red Bull Content Pool – Audi Media – Honda – Hero – Toyota Gazoo – BRX – X-raid – Yamaha - MM ItalTrans

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