Dakar 2023-D1. Sainz VS Dakar 1 a 0. È già duello Sainz-Loeb?

Dakar 2023-D1. Sainz VS Dakar 1 a 0. È già duello Sainz-Loeb?
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Piero Batini
  • di Piero Batini
Carlos Sainz regala ad Audi la prima vittoria nella 1a tappa, Loeb battuto di un soffio promette faville, Al Attiyah in inspiegabile ritardo. Bene Sanz-Gerini, “Chaleco” Lopez padrone tra i Prototipi leggeri
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
1 gennaio 2022

Yanbu Sea Camp, 1° Gennaio. La famiglia degli dei si riunisce. Carlos Junior Ferrari Formula 1, raggiunge Carlos Senior, Audi Sport Dakar, al mega-bivacco Sea Camp di Yanbu, insieme e a tutta la bella famiglia, e i Sainz festeggiano insieme il nuovo anno. Alla Dakar è sempre una cerimonia addomesticata, nel senso che si fa corrispondere un “finto” fuso dell’Arabia alla mezzanotte europea. Quando i Dakariani chiamano casa alla Dakar sono le dieci, a casa sta per scoccare l’ora X. Auguri, Buon Anno, Felice 2023, baci e abbracci, champagne clandestino e a letto presto. Alla Dakar far la mezzanotte è un lusso che non ci si può permettere (a meno di non essere costretti da un imprevisto). Anche i Sainz vanno a letto presto, Carlos Sr. ha da fare il mattino dopo…

Soprattutto c’è da fare bene. La stagione benedetta di Audi l’ha inaugurata Carlos Sainz lo scorso anno con la prima vittoria, e Mattias Ekstrom si è permesso di vincere il Prologo di quest’anno. C’è qualcosa da sistemare e El Matador, Bi-Campeon del Mundo World Rally Car e 3 volte Campione della Dakar, se ne incarica. La missione sarà compiuta e la prima vittoria di Tappa di Audi alla Dakar 2023 arriva con la prima tappa in assoluto ed è ancora opera di Carlos Sanz senior. Sainz batte Sébastien Loeb, BRX, e Yazeed Al Rajhi, Toyota. La tappa non si è sviluppata totalmente in questo senso, poiché si devono considerare altri Piloti sempre tra i più veloci. Henk Lategan, Toyota, che per sfortunato ordine di partenza ha dovuto aprire la strada per due terzi della Speciale, e Mattias Ekstrom, che è stato il più veloce in tre dei cinque controlli di passaggio. In “aiuto” alla compilazione finale (speriamo) della classifica di giornata, sono venute poi le penalità per eccesso di velocità a Chicherit, BRX, che altrimenti sarebbe salito sul podio, e l’eccessiva confidenza di al Attiyah, solo sesto a più di 7 minuti da Sainz.

Questo per dire che il primo profilo agonistico che si apre al termine della prima Tappa è quello che mette al centro il duello tra Sainz e Loeb, di fatto separati da una manciata di secondi. Poca sabbia e poca navigazione, mancano ancora ben altre variabili di spessore, ma intanto è possibile dire che sia Audi che BRX sono equilibratamente competitive. Al netto delle vicende di oggi appare strana la posizione di Al Attiyah, strano che lui e Baumel si siano persi, e che probabilmente ha voluto risparmiare la meccanica sulle pietraie della Speciale, e spunta una apparente superiorità delle Audi, visto che nella vittoria di Sainz c’è anche il peso di tre minuti persi per cambiare una ruota forata. Di Peterhansel indietro sulle prime battute, il recordman della Dakar è ottavo a quasi nove minuti, non ci si deve preoccupare. Il fuoriclasse francese non fa altro che il suo meglio, e aiuta a capire la strategia di Al Attiya in condizioni evidentemente non troppo rassicuranti. Tutto da vedere, insomma.

Appassionati dalla Gare delle assolute, certo, a innamorati di certi solo apparenti comprimari, esaltiamo qui la corsa dei “nostri” Laia Sanz e Maurizio Gerini. La loro Astara 01 Concept, “belva calma” spinta dal potente respiro del 7 litri aspirato di GM, sta mostrando i denti. Meno performante dei mostri T1 Plus e T1 Ultimate, la T1.2 sembra essere la macchina ideale per scalare l’olimpo. Sanz e Gerry sono 24mi, una ventina di minuti di ritardo, non di più, nonostante una foratura. Il che vuol dire, considerato l’ovvio margine di miglioramento dei due “cadetti”, che è già una gara interessantissima.

Dakar tutta molto interessante, si direbbe. Finalmente e definitivamente sdoganati dal ruolo di Macchine di Serie B, gli SSV, soprattutto nella versione Prototipi Leggeri, stanno diventando la classe grande di una disciplina che forse ha oltrepassato certi limiti. Le piccole e agili 4 ruote sono divertenti e competitive, probabilmente se non strette nel regolamento capaci di valori assoluti. Oggi è tornato al “lavoro” anche il Campione in carica, Francisco Chaleco Lopez, che sostituisce nella marcia inarrestabile dei Can-Am Maverick di South Racing, la vittoria al Prologo di Cristina Gutierrez, oggi pesantemente attardata da due forature, il che significa, senza più ruote di scorta,m rallentare vistosamente. “Chaleco” ha battuto Guillaume De Mevius, OT3, e Seth Quintero, Can-Am, e si installa ovviamente al comando in difesa di un Titolo che, in fondo, è suo!

© Immagini ASO Media, Red Bull Content Pool, DPPI

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