Hail Rally. Hail Baja 2. Si riparte ed è subito “vendetta” Sainz-Mini

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Piero Batini
  • di Piero Batini
Seconda “tranche” del Hail Toyota Rally. Dopo la vittoria di Al Attiyah nella prima Baja, ora è in testa la Mini di Sainz-Cruz. Peterhansel terzo. La gara delle Moto, invece, è fotocopia Yamaha-Van Baveren
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
15 dicembre 2020

Baqaa, dintorni di Ha’Il, Arabia Saudita, 15 Dicembre. Archiviata la prima Baja, si ricomincia con la seconda e ultima parte del programma,  Hail Baja 2, che è anche l’ultima e decisiva prova di Coppa del Mondo Cross-Country Bajas. In corsa per il Titolo Mondiale Vladimir Vasilyev, Mini, contro Bernhard Ten Brinke, Toyota. Il russo è tornato in testa ma il suo vantaggio è solo nominale e non gli permette di amministrare l’ultima Gara dell’anno. Gara e Campionato sono decisamente aperti, insomma.

In assoluto, invece, è già guerra aperta. La vittoria di Al Attiyah e di Toyota in “Gara 1”, Hail Baja 1, non è andata giù a Carlos Sainz, che è ripartito deciso ad amministrare saggiamente la meccanica che verrà poi trasferita direttamente alla partenza della Dakar, evidentemente l’ordine di Scuderia è chiaro, ma fino a un certo punto. Diventa una questione d’onore.

Così la prima delle due frazioni della Gara conclusiva, con una impegnativa Speciale tra le dune di 311 chilometri, è appannaggio della Mini X-raid numero 203 del “Matador”. Sainz ha chiuso con un piccolo ma netto vantaggio, circa due minuti e mezzo, che hanno un significato particolare, in quanto chiudono la porta all’eventuale en plein di Al Attiyah e… cambiano la musica del Hail Toyota Rally 2020.

Peterhansel e Boulanger, dal canto loro, continuano a preferire un ritmo rassicurante all’exploit, e si consacrano a quel terzo posto che sembra la “routine” di partecipazione dell’Equipaggio ufficiale della Mini John Cooper Works Buggy. In questo modo, e come è già successo varie volte, le carte di Monsieur Dakar resteranno coperte fino all’appuntamento chiave della Stagione. Dovremo far la bocca ad aspettare che il fuoriclasse francese riveli le sue vere intenzioni solo dopo la partenza della Dakar che si svilupperà in Arabia Saudita per la seconda volta. Parliamo ovviamente di carte “tecniche”, poiché è molto più facile immaginar quali saranno gli obiettivi.

Coppa del Mondo Bajas, Vasiliev è quinto alle spalle anche di Al Rajhi, due promettenti posizioni davanti a Ten Brinke che ha dovuto far passare anche il “rientrante” Przygonski con la quarta Toyota in gara.

Continua la bella gara del fratellino di Al Attiyah, Khalifa, che in equipaggio con il nostro Paolo Ceci è primo della T4 con un Can-Am Maverick, una mosca bianca alle spalle di una sfilza di prototipi T1.

La gara delle Moto riserva molte meno emozioni. Era prevedibile alla prima lettura della lista dei partenti. Adrien Van Baveren porta a spasso la Yamaha WR450F ufficiale del Team Monster Energy, o viceversa è la Moto che porta a spasso il Dio delle Sabbie. Piccole scosse di ambiente, al secondo posto non troviamo, come in Hail Baja 1, il giovane talento polacco Konrad Dabrowski, bensì un paio di agguerriti autoctoni, Anass Al-Reheyani e Mishal Al-Ghuneim, entrambi in gara con una KTM Rally Replica.

La quarta e ultima giornata di gara del Hail Rally, finale anche della ssconda Baja in programma, torna sul “circuito” di Jubbah, con un anello cronometrato di 275 chilometri. Poi si potranno tirare le somme, del Rally e della stagione, e proiettare il bilancio nella Dakar dietro l’angolo.

 

© Immagini Red Bull Content Pool, X-raid, Yamaha Racing, Hail Rally

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