Via col verde: arrivano i taxi elettrici

Via col verde: arrivano i taxi elettrici
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Inizia a Roma l’era dei taxi moderni ed ecologici: grazie all’accordo con Renault Italia, dalla prossima primavera sarà possibile scegliere anche un veicolo a zero emissioni per gli spostamenti in città
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
21 dicembre 2012

Alberto Sordi ne sarebbe fiero: il tassinaro romano, così pittoresco al punto da essere spesso protagonista di sketch comici, scopre di avere un’anima ecologica. Non ci riferiamo all’arbre magique, spesso l’unica attenzione all’ambiente rintracciabile a bordo di un’autotaxi, quanto all’avvio della sperimentazione sul territorio dell’innovativo progetto firmato da URI (Unione Radiotaxi d’Italia) e Renault Italia.

Una flotta di taxi elettrici a Roma

L’iniziativa è una costola di “Via col verde”, programma lanciato a luglio 2012 per un’evoluzione del servizio dei taxi verso una mobilità più sostenibile.

 

Dalla primavera 2013, una flotta di taxi full-electric, che per l’occasione avranno un look rivisto in ottica green, con tetto dipinto in verde rispetto al classico bianco della carrozzeria, si muoverà per le strade della Capitale: protagoniste saranno 20 Zoe, la compatta berlina plug-in di Renault, cui si aggiungeranno anche alcuni Kangoo in speciale configurazione da auto di servizio ed anche le Prius Plug-in, la berlina ibrida di Toyota.


Il progetto non si limita solo all’introduzione di veicoli a zero emissioni nella flotta taxi del 3570, la più grande cooperativa radiotaxi d’Europa: sono stati già lanciati programmi di formazione e training per gli “eco-tassisti” grazie alla collaborazione con il Master in Eco mobilità dell’Università LUISS e con Telecom Italia.

renault zoe taxi 2
La Renault Zoe taxi protagonista del progetto Via col Verde

Ogni giorno i taxi della Capitale percorrono 550.000 km!

Secondo un sondaggio presentato in occasione della conferenza stampa, ben 3 italiani su 4 richiedono veicoli non inquinanti nelle aree urbane: visto che a Roma i radiotaxi del 3570 percorrono circa 550.000 km al giorno (pari a 13 volte il giro del mondo!), che in media una vettura di cilindrata medio/piccola emette 150 g di CO2 per ogni chilometro percorso e che un taxi convenzionale emette in un anno nell’atmosfera oltre 8 tonnellate di Co2, è facile intuire quali possano essere i vantaggi derivanti da un tale programma per l’ambiente e per i polmoni di tutti.

 

Con un valore di autonomia media dichiarato di 210 km, fra i più elevati tra i modelli elettrici di serie, Zoe appare compatibile con le percorrenze dei taxi a Roma che, come ha spiegato Luciano Ciabatti, Direttore Marketing di Renault Italia, «Nell’80% dei casi non superano i 150 km al giorno. Zoe inoltre, grazie al connettore Chamaleon brevettato da Renault, si ricarica in soli 30 minuti se collegata ad una centralina a 43kW o in un’ora ad una da 22, abbattendo drasticamente i tempi di attesa ed annullando così  uno dei principali ostacoli alla diffusione delle auto elettriche».

Una centrale fotovoltaica da 130 kW/h

Il programma “Via col verde” ha avuto inizio lo scorso luglio con l’inaugurazione della centrale di ricarica fotovoltaica presso la centrale operativa del 3570, in via del Casal Lumbroso, nella zona ovest della capitale: sono 20 le vetture che nello stesso momento possono fare il pieno di energia elettrica e ripartire.

Con un valore di autonomia media dichiarato di 210 km, fra i più elevati tra i modelli elettrici di serie, Zoe appare compatibile con le percorrenze dei taxi a Roma

 

L’impianto non è costato un centesimo al settore pubblico, visto che i 700.000 euro sono stati messi sul piatto da sponsor privati; arriva a produrre 130 kW/ora e permette di risparmiare diverse tonnellate di Co2 ogni anno. «Ci auguriamo – ha spiegato Loreno Bittarelli, Presidente del 3570 e di URI – che questa svolta sia colta come un segno d’impegno da parte di tutti affinché le istituzioni possano realizzare al più presto un impianto fotovoltaico a Fiumicino dove sarebbe strategica anche una postazione con un serbatoio di gas metano a disposizione di tutti i taxi della Capitale, in modo che i colleghi siano motivati all’adozione di vetture non inquinanti».

I dossi frenanti che producono e immagazzinano energia elettrica

E molto si può ancora fare, a partire dall’installazione sui punti di maggior traffico dei dossi frenanti che producono ed immagazzinano energia elettrica, la cui efficienza operativa è addirittura maggiore dei pannelli fotovoltaici: proposti dalla Underground Power, che ne detiene il brevetto, forniscono energia solo sfruttando il passaggio dei veicoli su di essi.

 

L’investimento si ripaga in pochi anni, e poi si produce energia per ricaricare veicoli elettrici o per venderla al gestore. Amministratori pubblici capaci di guardare lontano potrebbero prendere in considerazione l’idea di installarli, offrendone i vantaggi all’intera popolazione. Ma ce ne sono ancora, in Italia?

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