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La Francia rilancia e raddoppia. Dopo il clamoroso successo del 2024, quando oltre 50.000 richieste hanno mandato in tilt un programma pensato per sole 20-25.000 auto, Parigi torna alla carica con un'iniziativa ancora più ambiziosa: 50.000 veicoli elettrici in leasing sociale per le famiglie con redditi bassi.
Non si tratta di un semplice incentivo all'acquisto, ma di una vera rivoluzione della mobilità sostenibile accessibile. E questa volta il governo vuole farsi trovare pronto.
Il meccanismo è tanto semplice quanto efficace. Le famiglie che soddisfano specifici requisiti di reddito possono accedere a un'auto elettrica nuova con rate mensili inferiori a 200 euro. L'offerta più economica? Solo 95 euro al mese per un contratto di almeno tre anni.
Ma attenzione: il prezzo non include optional, assicurazione o manutenzione. Si tratta del leasing puro, pensato per rendere la mobilità elettrica accessibile anche a chi finora l'ha considerata un lusso irraggiungibile.
Non tutti possono accedere al programma. I criteri sono precisi e pensati per chi ha realmente bisogno di un'alternativa economica. Innanzitutto, bisogna essere maggiorenni e residenti in Francia. Il vincolo economico è altrettanto chiaro: il reddito imponibile di riferimento deve essere pari o inferiore a 16.300 euro per unità, una soglia che rappresenta un aumento rispetto ai 15.400 euro richiesti nel 2024. Ma non basta: serve anche dimostrare una reale necessità di mobilità, percorrendo più di 15 km tra casa e lavoro oppure superando gli 8.000 km annui con l'auto personale per motivi professionali.
Novità importante: il programma si estende anche ai territori d'oltremare e non è necessario non aver già beneficiato dell'iniziativa nel 2024. Sul sito del Ministero della Transizione Ecologica è disponibile un simulatore online per verificare in pochi clic la propria idoneità.
Il governo francese non scherza. Ha stanziato circa 370 milioni di euro per finanziare l'operazione, cifra che sarà coperta dai certificati di risparmio energetico (CEE), basati sul principio "chi inquina paga" rivolto ai fornitori di energia.
Di questi 50.000 veicoli, ben 5.000 sono riservati esclusivamente a chi vive o lavora nelle zone a basse emissioni (LEZ), le aree urbane dove la circolazione dei veicoli inquinanti è sempre più limitata.
L'elenco dei modelli disponibili, pubblicato sul portale ecologie.gouv.fr, include una dozzina di marchi prevalentemente europei. Tra questi figurano i colossi francesi Peugeot, Citroën e Renault, affiancati da nomi tedeschi come Volkswagen e Škoda, oltre all'italiana Fiat e all'americana Ford. Una scelta che privilegia la produzione europea e garantisce ai beneficiari veicoli moderni, affidabili e con ampia rete di assistenza sul territorio francese.
Le previsioni sono chiare. Guillaume Sicard, CEO di Renault Francia, stima che ci vorranno "da cinque a dieci giorni lavorativi" per raggiungere il traguardo delle 50.000 unità. La casa francese ha già registrato "diverse migliaia" di richieste pre-approvate presso le concessionarie ancor prima del lancio ufficiale della piattaforma.
L'unica incognita? La tenuta del sistema informatico governativo nei primi due giorni, quando è previsto "un afflusso significativo" di richieste.
Un déjà-vu del 2024, quando il programma si è esaurito in appena sei settimane, costringendo il Ministero delle Finanze a interromperlo prematuramente per gli elevati costi.
La risposta è semplice, secondo Grégory Caret, direttore dell'osservatorio dei consumatori di UFC-Que Choisir: i prezzi delle auto nuove sono diventati "scoraggianti". L'elettrico, poi, è percepito come ancora più inaccessibile dalle fasce meno abbienti.
Ma i numeri raccontano un'altra storia. Secondo uno studio di Charge France, l'associazione degli operatori di ricarica, il passaggio da un veicolo a combustione o ibrido a uno elettrico genera un risparmio di 1.600 euro all'anno. Un potere d'acquisto recuperato che fa la differenza per le famiglie con budget limitati.
Anche gli operatori di ricarica come Fastned accolgono "molto positivamente" il ritorno del programma, vedendolo come un acceleratore per lo sviluppo dell'infrastruttura e della domanda.
Per i cittadini francesi interessati, il processo è semplificato al massimo. Il primo passo consiste nel verificare l'idoneità tramite il simulatore sul sito del Ministero, dopodiché ci si reca presso una concessionaria di uno dei marchi aderenti per pre-approvare la richiesta. Una volta ottenuto il via libera dal concessionario, basta convalidare definitivamente la domanda sulla piattaforma governativa online.
La piattaforma è attiva e la corsa è già iniziata. In un mercato automobilistico in trasformazione, il leasing sociale francese si conferma un esperimento audace per democratizzare l'accesso alla mobilità del futuro.
Resta da vedere se altri paesi europei seguiranno l'esempio di Parigi, trasformando quello che oggi è un programma-pilota in un nuovo standard continentale per l'inclusione nella transizione ecologica.
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