Ford Puma Gen-E: l’elettrica che copia (bene) Tesla, ma solo su una cosa…[VIDEO]

Ford Puma Gen-E: l’elettrica che copia (bene) Tesla, ma solo su una cosa…[VIDEO]
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Con la nuova Ford Puma Gen-E, la best-seller del marchio americano si presenta in una veste 100% elettrica, mantenendo il family feeling dell’originale termica, ma aggiornandosi nei contenuti e nel cuore pulsante
23 giugno 2025

La Ford Puma Gen-E non cambia molto esteticamente rispetto alla sorella termica, ma ha davverso senso? E quant'è la vera autonomia? L'ho messa alla prova in un percorso standard che va da Padova a Tonezza del Cimone, per scoprire non solo i consumi, ma anche la sua dinamica di guida. 

 

 

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Design: resta Puma, ma con dettagli “Gen-E”

Esteticamente, la Puma Gen-E rimane fedele alla sorella termica. Le dimensioni non cambiano: 4,21 metri di lunghezza, 1,81 di larghezza e 1,55 in altezza. La differenza più evidente è nel frontale: scompare la classica calandra per far posto a una superficie piena e lucida in nero, mentre al posteriore debutta un diffusore specifico. I cerchi vanno da 17 a 19 pollici, mentre due nuovi colori – Electric Yellow e Digital Aqua Blue – arricchiscono la palette.

La praticità è uno dei suoi punti forti: il bagagliaio arriva fino a 428 litri, con in più la GigaBox da 145 litri (utile per oggetti sporchi o bagnati), e abbattendo i sedili si superano i 1.280 litri. Presente anche un frunk da 48 litri, perfetto per riporre i cavi di ricarica.

Interni: migliorabili, ma connessi

Dentro l’abitacolo, la Puma elettrica punta tutto sulla tecnologia. Spicca la doppia strumentazione digitale con un quadro strumenti da 12,8 pollici e un infotainment touchscreen da 12 pollici con SYNC 4Apple CarPlay e Android Auto wireless. Non mancano l’assistente vocale Alexa, luci ambientali personalizzabili e una buona dotazione ADAS.

I materiali? Più funzionali che premium: molte plastiche rigide - soprattutto nel pannello porta posteriore - e la qualità percepita è nella media del segmento, nonostante ci sia qualche scricchiolio proveniente dal montante centrale . Menzione d’onore al tetto panoramico disponibile come optional ad un prezzo di 1.250 euro (la tendina parasole è manuale), anche se l’ergonomia del tasto d’emergenza vicino all’apertura è discutibile.

Dietro si sta bene, merito del passo di 2,58 metri, mentre la telecamera a 360° aiuta molto nelle manovre urbane. Inoltre, per quanto riguarda i sedili anteriori, la parte lombare viene sostenuta molto bene. Tuttavia, nonostante si stia comodi sui sedili posteriori, l'angolo delle ginocchia è rialzato per colpa della batteria.

Su strada: sorprende più di quanto ti aspetti

La vera sorpresa arriva alla guida. La Puma Gen-E si guida davvero bene. Precisa, solida, piacevole anche tra le curve. Il peso di 1.563 kg è ben distribuito e il comportamento è neutro, anche in appoggio, senza imprecisioni.

Il motore elettrico anteriore da 168 CV e 290 Nm garantisce uno 0-100 km/h in 8 secondi: non da sportiva, ma più che adeguato per il segmento. E anche divertente, complice una gestione della trazione che – a volte – lascia slittare le ruote anteriori, in pieno stile della prima generazione della Hyundai Kona elettrica.

Una vera sorpresa è stata, tuttavia, la frenata rigenerativa. Infatti, nella modalità "normale" rimane come nella maggior parte delle elettriche presenti sul mercato (per farvi un esempio: pari alla modalità "b" delle Stellantis), ma quando viene scelta l'impostazione "One Pedal" dall'infotainment, cambia tutto

La Puma Gen-E è una delle poche elettriche ad avvicinarsi molto alla connazionale Tesla: appena si lascia l'accelleratore, la vettura ha una frenata decisa e, anzi, all'inizio ci si deve abituare a modulare, per non arrestarsi diversi metri prima del semaforo, ma soprattutto per non far star male i passeggeri (per non creare l'effetto "taxi"). 

Il consumo medio rilevato nel test (urbano, extraurbano e autostradale) è stato di 14,6 kWh/100 km*, per un’autonomia reale di 294,5 km. Insomma, nelle media delle autonomie, considerando sopratutto che la capacità netta sfruttabile della batteria al Nichel Manganese Cobalto (NMC) è di 43 kWh (lordi sono ben 54 kWh, un delta importante).

Per completare il capitolo consumi, entrando più nello specifico, i dati rilevati sono stati:

  • Urbano: 7-10 kWh/100km, pari a 614 - 430 km di autonomia (considerando 0-100% di batteria). 
  • Extraurbano: 15 kWh/100 km, pari a 286 km di autonomia.
  • Autostrada: 19 kWh/100 km, pari a 226 km di autonomia. 

*La media è stata considerata con il consumo di 10 kWh/100 km in ambito urbano.

Il comparto ADAS è completo e preciso, anche se il lane centering non sempre mantiene la vettura perfettamente centrata. Promossi invece i segnali acustici, ben calibrati e mai fastidiosi. Inoltre, per quanto riguarda la ricarica, l'elettrica accetta fino a 11kW in AC e fino a 100 kW in DC. Nel consueto test dei 5 minuti alle colonnine veloci, partendo con il 17% di batteria sono riuscito a raggiungere il 33% di ricarica, arrivando ad una potenza massima di 98 kW.

Ford Puma Gen-E: ha senso?

La Ford Puma Gen-E è una delle novità più interessanti nel panorama dei crossover elettrici compatti. Scattante il giusto, ben rifinita e con consumi reali abbastanza contenuti, si propone come una valida alternativa urbana alla sempre più affollata concorrenza. Tra i punti di forza spiccano la tecnologia di bordo – completa di Android Auto, Apple CarPlay wireless e un sistema infotainment SYNC 4 ben strutturato – e una capacità di carico invidiabile ad altre vetture.

Ma non è tutto oro ciò che luccica... La batteria da 43 kWh netti risulta sottodimensionata rispetto a molte rivali, limitando l’autonomia a circa 300 km reali. Esteticamente, il pacco batteria visibile sotto il pianale ne sbilancia leggermente la linea laterale, e alcuni materiali interni – seppur ben assemblati – rimandano a una qualità percepita non sempre all’altezza del prezzo.

Ed è proprio il prezzo il vero nodo della questione: si parte da 29.250 euro, fino a 31.500 per l’allestimento Premium. Una cifra non così distante dalla Puma mild hybrid, che parte da 22.650 euro e arriva fino a 32.400 euro nella versione più performante ST. Dunque, ha senso spendere cifre simili per una versione elettrica con un’autonomia ridotta e una batteria più piccola?

La risposta dipende da cosa si cerca: chi usa l’auto prevalentemente in città, ha la possibilità di ricaricare con regolarità (soprattutto a casa) e apprezza una guida brillante e ben insonorizzata, potrebbe trovare nella Puma Gen-E un buon compromesso. Ma se si cercano viaggi più lunghi o una maggiore versatilità, forse serve qualche incentivo in più – o qualche migliaio di euro in meno – per renderla davvero competitiva.

 

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