La sigla Byd per molti significa davvero poco nel 2020, al massimo se si è appassionati di moto viene in mente la Yamaha di un tempo glorioso, quella italiana con base a Lesmo, la Byrd dei tempi di Pirovano che rischiava di vincere il Mondiale Superbike, oltre all’Italiano. Invece di Byrd però questa è Byd, è cinese e produce auto (ma anche bici e van) con motori elettrici che sbarcheranno in Europa. Con tanto di stile curato dal designer Wolfgang Egger.
Ecco il punto, il perché rapidamente si impara ad associare il nome Byd alle vetture elettriche: sono proprio belline viste da fuori staticamente, non certo dei "byd-oni" come verrebbe facile dire ai critici della Cina. Perché il signor Egger lavora anche nella base olandese della Byd e ha curato in passato il design di marchi come Alfa Romeo e Audi. Modelli da fine anni Novanta in poi, come Nuvola e 8C competizione lasciano a bocca aperta, ma anche stradali “per tutti” come la 147. In Audi poi, Egger ha seguito dei succosi concept come e-tron e quattro.
Tesla economica?
Il modello Han EV dovrebbe in qualche modo posizionarsi sul segmento berline che è ora di Tesla, con la Model 3. Ovviamente la Byd costerà un po’ meno, oltre che apparire più vicina ai gusti europei. Insieme al SUV Tang EV600 la berlina vanta batterie denominate Blade con autonomia (Nedc) di oltre 600 km e prestazioni ottime, sulla carta. Staremo a vedere, soprattutto a provare se realmente le Byd integreranno pure buone tecnologie di assistenza guida, il 5G pronto uso con “DiPilot” che realmente funzioni bene, per quello che promette. Già Tesla, pur forte di grandi numeri e blasone globale, ha dovuto patire infinite critiche e polemiche, circa l’efficacia di tecnologie troppo invasive sulla guida.
Intanto le Byd arrivano in Norvegia, mercato più consono al debutto europeo, mercato dove conoscono bene le Tesla (se ne vedono per strada più che di nuove Alfa da noi) e si posiziona anche Polestar, altro brand papabile per la leadership tra gli EV.
