“Sono piccola, simpatica, ecologica, economica ma anche parente delle Mercedes più cool…. Tutta tua quando serve, in città, grazie a una semplice App: click e via”. Già, ma se dei brutti ceffi “taroccano” le App e si impossessano della gestione di non una sola, ma dell’intera flotta di auto Smart in sharing, Car2Go, in quel di Chicago.. Succede qualcosa di molto negativo che i fautori dell’auto condivisa non volevano di certo, meno di tutti il nostro amato Dieter Zetsche, che si presta sempre a delle belle recite per video promozionali Daimler.
Qui, ad avere momentaneamente la meglio sulla tecnologia, sono i delinquenti. Servizio di car-sharing Car2Go bloccato in tutta Chicago mentre vi scriviamo. Un centinaio di auto fuori controllo, che la polizia sta recuperando (oltre 15 le persone già fermate) e i vertici della società che rassicurando i clienti “buoni”, registrati, sulla sicurezza del loro dati personali e strumenti di pagamento elettronico.
Nuovi rischi
In effetti questo episodio, il primo di grande portata mediatica, porta alla luce problemi inediti a cui ci dovremo abituare, forse. Soprattutto problemi apparentemente piccoli per la massa mondiale, circoscritti ora alle grandi città regine dello sharing in questo caso, ma grandi per le informazioni potenzialmente sottraibili a chiunque e i danni seri, arrecabili alla società da molti mezzi presi in possesso liberamente da malintenzionati, nello stesso momento.
Car2Go negli USA non è solo la smartina, ForTwo, ma anche CLA e GLA Mercedes, per un totale globale a oggi di circa 14000 veicoli. Quanto più si diffonde un servizio con una tecnologia quanto più lo si conosce, malfattori inclusi. Serve forse un serio controllo, una certificazione di sicurezza e aggiornamento costante obbligatorio, per gli operatori che vantano certe flotte numerose.
Il fatto che però sia accaduto questo proprio negli USA (Illinois) a una società leader, con proprietà tedesca, di quelle che l'auto l'hanno inventata loro (a breve pure in società - di sharing - con BMW)... Fa pensare che gli altri nel mondo non siano meno vulnerabili.
OMF
