Alonso: «Sei punti di ritardo vogliono dire ben poco»

Alonso:  «Sei punti di ritardo vogliono dire ben poco»
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  • di Maurizio Tanca
Alonso è ora secondo in campionato staccato di sei punti da Vettel, ma si dichiara ottimista mentre un Massa ritrovato aiuta la squadra a conquistare il 2° posto nel campionato Costruttori| P. Ciccarone, Yeongam
  • di Maurizio Tanca
14 ottobre 2012

Yeongam - Stavolta non parla di bicchieri pieni o vuoti, Fernando Alonso, che sul podio aveva la faccia scura di chi non era per niente felice, analizza così il GP di Corea: «Era una gara difficile e, alla fine di questo fine settimana, sono contento di come sono andate le cose. Partivo dal lato sporco della griglia, avevamo dei dubbi sulla durata degli pneumatici e su quello che sarebbe stato il ritmo di gara dei nostri avversari: con così tante preoccupazioni riuscire a salire sul podio è stato un bel sospiro di sollievo. Vero, qui le Red Bull sono state più veloci per tutto il fine settimana ma il nostro obiettivo era quello di essere immediatamente alle loro spalle e lo abbiamo centrato.»

Secondi in campionato Costruttori

«Vero, non sono più il leader del campionato ma i sei punti di ritardo vogliono dire ben poco così come volevano dire poco i quattro di vantaggio che avevo fino a questa gara. Inoltre, è molto significativo aver ripreso la seconda posizione nel campionato Costruttori: vuol dire che la squadra c’è e sarà questo il nostro punto di forza da qui alla fine della stagione. Essere in questa posizione pur avendo praticamente saltato due gare delle ultime quattro vuol dire molto. Ci sono cento punti in palio e tutto dipenderà da quanto riusciremo a migliorarci nelle prossime corse.»

formula 1 corea 2012 (13)
«Essere in questa posizione pur avendo praticamente saltato due gare delle ultime quattro vuol dire molto. Ci sono cento punti in palio e tutto dipenderà da quanto riusciremo a migliorarci nelle prossime corse.»

 

«Qui siamo stati molto più vicini rispetto alla vetta di quanto non lo fossimo stati a Singapore e più vicini rispetto a Suzuka: dobbiamo continuare in questa direzione. Vettel ha ottenuto tre vittorie consecutive? Beh, hanno avuto lui e la Red Bull tre weekend perfetti quindi complimenti a loro ma quando va tutto liscio per tanto tempo di seguito è inevitabile che, prima o poi, qualcosa accada. Noi siamo in piena lotta per il titolo con una macchina che non è mai stata la più veloce: vuol dire che qualcosa di buono sappiamo fare anche noi, non vi sembra?»

Noi siamo in piena lotta per il titolo con una macchina che non è mai stata la più veloce - dice Alonso - vuol dire che qualcosa di buono sappiamo fare anche noi, non vi sembra?

Massa: «Ora mi diverto a guidare»

Felipe Massa, ancora una gara positiva dopo il Giappone: «Dopo Suzuka è stata un’altra gara fantastica per me. Sono riuscito ad avere un ottimo passo dall’inizio alla fine della corsa. Un po’ me l’aspettavo, perché venerdì avevo visto che sulla distanza la vettura si comportava molto bene.»

«E’ vero che poi non si possono mai avere delle certezze su come potrebbero andare le cose in gara ma tutto è andato per il meglio. Sono riuscito a sfruttare sempre il 100% del potenziale della vettura e questo mi dà molta soddisfazione. E’ stato importante passare prima Kimi e poi Hamilton, perché da quel momento in avanti sono stato in grado di fare il mio ritmo. Alla fine mi sono avvicinato a Fernando ma non è mai stata in discussione l’idea di attaccarlo: so benissimo quanto sia importante ogni singolo punto nella lotta per il titolo.»

Ora mi sento più forte - dichiara Massa - quando ci si diverte a fare il proprio lavoro è il massimo. Da qui all’India c’è tanto lavoro da fare per migliorare la vettura, soprattutto in qualifica

ferrari corea 2012 (2)
«Tutta la squadra sta facendo il massimo per aiutare Fernando e io sono a disposizione, come la squadra lo è stata per me quando anch’io mi sono ritrovato nella sua stessa situazione.»

Tutti uniti per Fernando

«Tutta la squadra sta facendo il massimo per aiutare Fernando e io sono a disposizione, come la squadra lo è stata per me quando anch’io mi sono ritrovato nella sua stessa situazione. In questa seconda parte della stagione ho probabilmente capito qual è il modo migliore per guidare questa macchina con queste gomme: ora mi diverto ed è un piacere poter sfruttare tutto quello che si ha in mano quando si è nell’abitacolo.»

«Forse c’entra anche la pressione sul futuro: ad un certo punto mi sono detto che non dovevo più pensarci troppo e, probabilmente, questo approccio mi ha aiutato. Ora mi sento più forte: quando ci si diverte a fare il proprio lavoro è il massimo. Da qui all’India c’è tanto lavoro da fare per migliorare la vettura, soprattutto in qualifica. Speriamo che gli aggiornamenti ci diano quel qualcosa in più che possa essere decisivo per la lotta per il titolo.»

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