Alonso: «Siamo in testa al mondiale non per caso»

Alonso: «Siamo in testa al mondiale non per caso»
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  • di Maurizio Tanca
Le qualifiche hanno beffato Alonso con un problema tecnico, ma il Presidente contava sulla pole e chiede maggior legame tra le corse e la produzione di serie| <i>P. Ciccarone, Monza</i>
  • di Maurizio Tanca
8 settembre 2012

Monza – Unica consolazione, tutto quello che poteva rompersi sulla Ferrari di Alonso lo ha fatto nei due giorni di prove. Con la “lista” della spesa ormai esaurita, la speranza è che per la gara tutto fili liscio. Vedere Lewis Hamilton con Jenson Button davanti a tutti e la Ferrari di Massa all’inseguimento, fa presagire una battaglia già dalla prima curva, con una staccata mozzafiato che potrebbe ricordare (sperando in bene) quella del Belgio di sette giorni prima, quando Grosjean, sospeso per un turno, ha fatto filotto.

Alonso: «siamo ancora i leader del Campionato»

Insomma, è stata una qualifica beffa per Alonso che più di tanto non se la prende: «Ha ceduto qualcosa nella sospensione posteriore, un pezzo che la Ferrari usa da 15 anni e non aveva mai dato problemi, ho capito subito che qualcosa non andava in Q3, son tornato ai box, ma ho riprovato per vedere se c’era margine, non c’era e ho avvisato via radio il box che tornavo.»

«Siamo in testa al mondiale non per caso, ma alla fine fortuna e sfortuna si bilanciano e in due giorni ho avuto guai totali che spero siano finiti, se fosse successo in gara, avevo zero punti all’attivo, meglio che sia capitato in prova. Dopo la gara di Monza, da 6 che eravamo in lotta per il titolo, penso che questo gruppo si restringerà.»

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Montezemolo: «Chiediamo regole certe, senza sofisticazioni, non è possibile lavorare in galleria del vento 24 ore al giorno solo per portare alla gara seguente una bandella di tre centimetri che alla gente non interessa»

Montezemolo: «la Formula 1 deve avere più legami con la produzione»

Se Fernando la prende con filosofia, il Presidente Montezemolo l’ha presa male davvero, sferrando un pugno contro un tabellone nel box: «Non mi è smaltita la rabbia perché ho visto che avevamo la pole nel mirino e vederla sfumare così spiace, per fortuna ho visto un Massa deciso, veloce che parte dal lato pulito della pista, quindi lui sa cosa si aspetta la Ferrari da questa gara.»

Mentre nei box è tutto un parlare del futuro, col Presidente Todt a colloquio con i vari responsabili del team, Montezemolo prende l’occasione per ribadire alcuni concetti già espressi e che negli ultimi tre anni sono stati disattesi: «Chiediamo regole certe, senza sofisticazioni, non è possibile lavorare in galleria del vento 24 ore al giorno solo per portare alla gara seguente una bandella di tre centimetri che alla gente non interessa, chiedo che ci sia un legame fra corse e produzione e la Ferrari non è uno sponsor, è una Casa che corre e che vende 7500 auto all’anno, per cui dobbiamo trovare una continuità fra quanto accade in pista e la strada.»

Porte aperte per Massa ma anche per altri candidati

«I motori del futuro, i turbo 1600 cc, sono costosi e qua sappiamo che il mondo è in crisi, quindi dobbiamo capire cosa fare e come. E per attirare i giovani dobbiamo fare qualcosa perché la F.1 è uno sport con un seguito “vecchio”, gli under 30 non la seguono e allora, cambiamo pure gli orari delle gare e magari accorciamole.»

Concetti già espressi, ma in F.1 non si vede nessuna novità in merito e quindi ci sarà ancora da discutere. E per Massa? «Se resta alla Ferrari sarà contento, se arriverà un nuovo pilota sarà uno che sarà contento di venire da noi. Non abbiamo fretta di rinnovare e non ci insegue nessuno.»

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Hamilton rende omaggio ai tifosi italiani con un casco arricchito dal tricolore

Hamilton domina libere e qualifiche col casco tricolore

Intanto la pista fa capire come per Alonso sarà una corsa di recupero e per Massa la grande occasione per riscattare due stagioni deludenti, senza dimenticare che in McLaren fra Hamilton e Button c’è qualcosa da sistemare e la prima curva non è detto che scorra via liscia…«No, siamo due professionisti, la macchina qua va bene e credo che possiamo fare una grande corsa  - dice Hamilton – dopo lo stop in Belgio voglio assolutamente portare a casa un risultato di rilievo» ha concluso l’inglese che per questa gara e in omaggio ai tifosi italiani, ha dipinto il tricolore sul suo casco.

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