F.1: GP Australia 2016, il punto sui top team

F.1: GP Australia 2016, il punto sui top team
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Paolo Ciccarone
Quanto valgono oggi Mercedes, Ferrari, Red Bull, Williams, McLaren e Renault? Azzardiamo qualche pronostico
17 marzo 2016

Il bello dei pronostici è che vengono smentiti dalla realtà, ma a bocce ferme è ancora bello ipotizzare come potrebbe andare il mondiale e visto che da domenica si fa sul serio con il primo Gran Premio della stagione 2016, il GP d'Australia, dalla teoria alla pratica, abbozziamo una ipotesi in base a quel poco che si è visto finora. 

Mercedes

Pro: macchina affidabile, hanno percorso la distanza di 19 GP accusando solo un problema al cambio nei test invernali. Quanto vada forte lo si scoprirà in qualifica, ma anche con gomme medie, meno veloci, e benzina a bordo, ha impressionato, dimostrando di avere migliorato le (poche) carenze della passata stagione. Rosberg appare in forma e concentrato, Hamilton ha goduto di una vacanza in giro per il mondo che dovrebbe averlo ricaricato.

Contro: quanto vale davvero la Mercedes? Non si sa, non hanno mai tirato al massimo forse peccando di presunzione e il rischio è che si debbano svegliare con una doccia fredda. C’è poi il problema interno dei due piloti: Rosberg non può permettersi di farsi battere ancora e visto che in pista non ci riesce sta lavorando dietro le quinte. Avere un ambiente difficile potrebbe aiutare gli avversari e conoscendo i tedeschi, vedere Rosberg mondiale non dispiacerebbe, perché sarebbe il simbolo di superiorità della macchina con la quale tutti vincono…Con la scelta delle mescole delle gomme e del nuovo formato qualifica, probabile che vadano in confusione facendo disastri. 

Ferrari

Pro: hanno migliorato tutto il possibile, prendendosi dei rischi aerodinamici e quindi temperature più alte di esercizio che potrebbero mandare in tilt l’elettronica. Motore più potente, aerodinamica rivista, sospensioni adeguate, soldi quanti bastano e ambiente sereno, Vettel carico e lucido, Raikkonen sa che è l’ultima occasione, quindi ingredienti giusti.

Contro: affidabilità da scoprire, prestazioni in qualifica forse non all’altezza, tanti dubbi da risolvere e poi Raikkonen, sempre più lento dei compagni di squadra e poco incisivo. La sua sostituzione a fine anno potrebbe far nascere discussioni e tensioni nel team, lui ormai è così e non cambia. Se poi la macchina non va come dovrebbe, occhio alle tensioni interne e allo scaricabarile delle responsabilità. 

Red Bull

Pro: gran macchina, fatta bene, bei piloti aggressivi e veloci, struttura collaudata, gente seria che ci sa fare, poi l’accordo Aston Martin apre possibilità inedite nel mondo delle auto (leggi Mercedes partner degli inglesi di Aston…), soldi ce ne sono ancora ma fino a quando?

Contro: motore poco potente rispetto ai rivali, Renault non è all’altezza di Ferrari e Mercedes e inoltre fornisce motore clienti non ufficiale, per cui difficile emergere, poi in casa Red Bull si minaccia sempre di uscire dalla F.1. Se Aston Martin arriva vuol dire che i proclami sono solo il preludio di una scusa per mollare tutto e in questo modo il clima interno non aiuta. 

Williams

Pro: motore potente, squadra sostanziosa, piloti affidabili ed esperti, soldi giusti grazie a Martini e Rexona, ma anche a una politica aziendale che sir Frank Williams porta avanti da tempo, fornisce tecnologia, e che mette i conti in attivo al di là della F.1. Saranno la terza forza del mondiale? 

Contro: si perdono nello sviluppo, non hanno i soldi o non li vogliono spendere come un top team, per cui dopo un certo punto della stagione ci si ferma e si vivacchia, molta sostanza poco cinema ma così non si decolla. Per un team privato è già un ottimo livello, ma occorre fare meglio. Problemi con Bottas per rinnovi contrattuali, fino a quando il finnico sarà calmino e senza nervosismi? 

McLaren

Pro: piloti esperti, struttura adeguata, esperienza nelle corse, macchina da guerra implacabile. Honda ha investito nei motori e nel team (sganciano quasi 200 milioni di euro), gli ingredienti ci sono tutti. 

Contro: la gestione personalistica di Dennis potrebbe non essere all’altezza dei tempi, così come la Honda che non ha capito le difficoltà della F.1 e inoltre ci sono problemi economici da superare. Che la macchina non sia un fulmine di guerra si è capito e per i piloti, bravi veloci ma anche disillusi al punto che oltre un certo limite magari non ci vanno. 

Renault

Pro: ritorno in grande stile con immagine soldi e pubblicità adeguata, struttura esperta ad Enstone e quindi esperienza da vendere. Il tutto si ferma qui

Contro: piloti poco esperti, quindi saranno un alibi perfetto per i risultati inferiori alle attese e se dovesse andare bene merito della macchina e non di chi la guida. Motore poco potente rispetto ai rivali e gestione alla francese: ovvero tanti capitani, pochi soldati. E non si è ancora capito chi comanda, come e in che settore. 

 

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