F1, addio a Nanni Galli: timido nella vita, un leone al volante

F1, addio a Nanni Galli: timido nella vita, un leone al volante
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Paolo Ciccarone
Se n'è andato a 79 anni Nanni Galli, ex pilota di Formula 1: il ricordo del nostro Paolo Ciccarone
13 ottobre 2019

Erano rimasti in pochi a ricordarsi di Nanni Galli, uno dei piloti più forti degli anni 70 quando con le sport o le monoposto se la giocava ad altissimo livello nel mondiale marche o ai GP. Nanni Galli è morto a 79 anni dopo lunga malattia ma non aveva smesso di seguire quel mondo che tanto amava. Per le cronache sportive è stato pilota Alfa Romeo nei prototipi, ha corso (senza qualificarsi) a un GP d'Italia con una McLaren Alfa Romeo quando nel 1970 e 71 la Casa di Arese forniva i motori ai team privati. Poi la grande occasione, sostituire Clay Regazzoni infortunato sulla Ferrari F.1 lasciata libera dallo svizzero. Accade in Francia, ma non ottenne un risultato all'altezza della situazione.

In F.1 Nanni Galli non ha avuto la fortuna che avrebbe meritato, ebbe però il merito di portare in pista la Tecno col motore dodici cilindri. Era una sfida tutta emiliana, fra la Ferrari e i suoi boxer e la Tecno che da Bologna replicava. E per giunta colorata di rosso col logo Martini Racing. E poi quel casco giallo, un po' fuori dalle righe per l'epoca, visto che di caschi colorati così non ne giravano molti. Di Nanni Galli si è sempre apprezzata l'educazione, la classe, la timidezza nei rapporti umani, poi in pista si trasformava. Pilota eclettico, corretto, mai una parola fuori posto, una dichiarazione cattiva o una polemica. Questo l'aspetto esterno.

Di lui si è ricordato Fulvio Ballabio, che lo aveva coinvolto in una nuova avventura con la Montecarlo Automobile. Nanni Galli doveva correre con una vettura alimentata a GPL nel campionato energie alternative. L'operazione era stimolante, era il modo per tornare al volante e riprendere quel filo interrotto da tempo. Al Mugello aveva dimostrato di avere ancora le qualità di una volta, poi la malattia e la grande soddisfazione, a Monza lo scorso settembre, di vedersi assegnato il premio alla carriera per quello che aveva mostrato in pista con auto diverse e avversari di altissimo livello. Doveva intervenire ma non stava bene. Aveva apprezzato però il trofeo MotorSport Passion che sul palco aveva ritirato per lui Fulvio Ballabio.

Di Nanni Galli si è sempre apprezzata l'educazione, la classe, la timidezza nei rapporti umani, poi in pista si trasformava

L'anno scorso, durante il Minardi Day a Imola, Nanni Galli era tornato al volante della Tecno F.1: "E' stata una emozione incredibile, erano oltre 40 anni che non la guidavo in gara e una decina in esibizione, anzi no ci ho corso il GP storico di Montecarlo nel 2010 quindi non è molto - disse a Imola - le emozioni non le puoi descrivere, ti arrivano addosso e le senti, non puoi descriverle nulla. Ho corso con tutti i marchi, ma sono stato legato moltissimo ad Alfa Romeo, con l'ingegner Carlo Chiti che è stato un punto di riferimento importante per me". Furono le sue parole a Imola, seduto sulla sua Tecno F.1 nel mondo che più amava: "siamo qua tutti fra amici, è il bello di questo mondo". Per sempre amici, lo slogan di Nanni Galli, un signore fuori e dentro le piste.

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