Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
“I’m stupid”. È una frase che tutti gli appassionati di Formula 1 – soprattutto quelli più recenti – ricordano bene. Fu pronunciata da Charles Leclerc dopo un errore nelle qualifiche del Gran Premio di Baku del 2019, quando finì con la sua Ferrari contro le barriere che costeggiano il castello della Città Vecchia. Quella tendenza ad assumersi sempre la colpa è una caratteristica che, secondo Frédéric Vasseur, rappresenta allo stesso tempo un punto di forza e un nervo scoperto del pilota monegasco.
Nonostante la pausa di due settimane, in Ferrari non si è rimasti con le mani in mano: la squadra ha infatti completato una due giorni di test al Mugello. Prima un TPC con la SF-23, poi un filming day con Charles Leclerc e Lewis Hamilton che si sono alternati al volante della SF-25. Un’occasione utile non solo per registrare contenuti a fini promozionali – come previsto dal regolamento – ma anche per testare la nuova sospensione posteriore. Visto che il prossimo appuntamento in calendario, il Gran Premio del Belgio, prevede il format Sprint e quindi una sola sessione di prove libere, il team di Maranello ha voluto sfruttare i 200 km a disposizione per analizzare il comportamento dell’ultimo aggiornamento previsto.
Nel weekend austriaco la Scuderia aveva già introdotto un nuovo fondo e un nuovo estrattore posteriore, propedeutici all’arrivo della sospensione aggiornata. Quest’ultima dovrebbe contribuire a risolvere la cronica sensibilità della SF-25 nei confronti dell’altezza da terra, permettendo così al team di adottare un assetto più stabile e performante. A Silverstone, i segnali di miglioramento non sono mancati: sia Leclerc che Hamilton hanno mostrato un passo gara competitivo e buone prestazioni nel time attack. Tuttavia, le qualifiche del monegasco non si sono concluse al meglio, con un modesto sesto posto, frutto di un “problema cronico della vettura nel Q3” e di alcune sbavature decisive.
In gara, poi, è arrivato il disastro. La scelta di rientrare al termine del giro di formazione per passare dalle intermedie alle slick non ha pagato, complice anche la pista in condizioni miste. Un contatto con Carlos Sainz ha poi aggravato la situazione, portando Leclerc a chiudere solamente in quattordicesima posizione. Di fronte ai media presenti a Silverstone – tra cui noi di Automoto.it – Leclerc si è assunto tutte le responsabilità, rimproverandosi duramente anche via team radio, sfogando la sua frustrazione con pugni sul volante al termine della qualifica. Un atteggiamento non nuovo, considerato che in passato si è fatto carico di colpe non sue, imputabili piuttosto a strategie sbagliate del team o a una vettura poco competitiva.
A commentare questo aspetto è stato lo stesso Frédéric Vasseur: “Per circa dieci anni, una delle qualità di Charles è stata quella di saper incolpare sé stesso, mentre uno dei suoi difetti è che a volte lo fa un po' troppo”, ha spiegato il team principal. “Come squadra, apprezzo molto quando i piloti dicono: 'Ok, ho sbagliato io'. È positivo, perché non porta il team fuori strada, e ricordiamoci che sono umani: sbagliano come tutti. È importante che lo riconoscano”.
Sulle difficoltà che Leclerc sta vivendo nel mettere insieme tutti i pezzi durante il weekend, Vasseur ha aggiunto: “Ha fatto un vero passo avanti in termini di ritmo gara, forse anche grazie all’assetto della vettura. Tutto, però, sta andando nella direzione di rendere più difficile la qualifica. Ma ricordo perfettamente che due anni fa gli dicevamo: ‘Charles, concentriamoci sulla domenica, perché è lì che si fanno i punti’”.