F1 ai fornelli: la ricetta del GP di Ungheria

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Per la nostra rubrica "F1 dietro ai fornelli", il cuoco dello staff Pirelli ci spiega come cucinare gli gnudi di cinghiale
25 luglio 2013

Budapest è una bellissima che si affaccia sul danubio e ricca di storia. Quando arriviamo qui siamo tutti carichi perché siamo consapevoli di essere al giro di boa e vicini ad andare a casa e goderci le ferie di agosto.

 

Qui riesco a recuperare molti prodotti ma quello che più mi ricorda casa è il cinghiale che qui si trova bene.

Vengo da una famiglia dove molti miei parenti sono cacciatori e pescatori e da buon toscano il cinghiale è un piatto forte della mia cucina.

 

Gli gnudi mi ricordano molto la domenica, quando mia nonna li faceva per me. Si chiamano cosi perché sono il ripieno del classico tortello maremmano, però senza la pasta, per questo vengono chiamati gnudi, in quanto sembrano dei canederli, ma non lo sono nel sapore. In alternativa vi darò anche la ricetta per fare le pappardelle.

Ingredienti per le pappardelle:

300 gr di farina

3 uova

Preparazione:

Mettete la farina a fontana sulla spianatoia e fate al centro un incavo col pugno.
 Rompete le uova al centro della farina e mescolate il tutto per bene, fino a che lentamente non vengono completamente assorbite. 
Impastate ora il tutto per almeno 15 minuti fino ad ottenere un composto liscio ed elastico.

Se le uova non bastassero ad amalgamare la farina aggiungete un cucchiaio o due di acqua e lasciatela riposare qualche minuto sulla spianatoia quindi dividetela in pezzi e stendetela con un matterello fino a tirare una sfoglia sottile.
 A questo punto, lasciate asciugare la sfoglia per qualche minuto: una volta asciutta, arrotolate ogni sfoglia su se stessa e tagliatele a fettine larghe 2 centimetri. 
Allargate le tagliatelle su un piano asciutto e lasciatele asciugare per qualche ora prima della cottura. Fatele cuocere in abbondante acqua salata. Una volta scolate conditele con il sugo di cinghiale.

Ingredienti per il sugo di cinghiale:

gr 500 di cinghiale

gr 500 di passata di pomodoro
vino rosso
1 cipolla
3 coste di sedano
4carote
2 foglie di alloro
olio sale e pepe

Preparazione:

Tagliate il cinghiale a piccoli pezzi, quindi ponetelo in una bacinella molto capiente. Aggiungete: la carota, la cipolla, il sedano e l'alloro, ricoprite il tutto con il vino rosso e lasciate marinare per 12 ore. Terminata questa operazione, recuperate gli odori usati, lavateli accuratamente e tritateli. Versate un filo d’olio in una pentola fate soffriggere il trito di odori. Quando saranno ben rosolati aggiungete la carne del cinghiale tritata.

Fate cuocere per 10 minuti, e di tanto in tanto date un'aggiustatina di sale e di pepe, poi aggiungete mezzo bicchiere di vino rosso, fatelo evaporare, quindi versateci il passato di pomodoro. Coprite e fate bollire per 3 ore. Passate le 3 ore, fate finire di cuocere senza coperchio fino a quando, come diceva la mia nonna, l’olio non viene a galla. L'importante è cuocerla a fuoco lento e dovrà essere bella densa, rossa e corposa, dopodiché lasciate il tutto "a riposare".

Gnudi. Ingredienti per 4 persone:

gr 300 di ricotta

gr 300 di spinaci
gr 100 di parmigiano
3 uova
sale e pepe
noce moscata

Preparazione:

Mettete sul fuoco una pentola con acqua e portate a ebollizione. Salatela. Mondate gli spinaci, lavateli e lessateli con la sola acqua rimasta attaccata alle foglie. Scolarteli, strizzateli e tritateli finissimi. Mescolate la ricotta sbriciolata in una terrina con gli spinaci, il parmigiano, sale, pepe, un pizzico di noce moscata e le uova.

A questo punto fate delle palline di circa 3cm di diametro e 3 per ogni persona. Infarinatele leggermente e passartele nell'acqua bollente (come cuocere una normale pastasciutta), quando verranno a galla gli gnudi saranno pronti. Mettete poi questi sul piatto e versateci in abbondanza il sugo di cinghiale ancora caldo. In alternativa agli gnudi le pappardelle saranno delle ottime sostitute.

Per questo piatto cult della mia regione è importante cuocere il cinghiale a fuoco lento girandolo di tanto in tanto, oltre naturalmente alla qualità del prodotto, cioè del cinghiale. Anche la manualità è molto importante, ma armati di pazienza e di un bel bicchiere di vino rosso mentre lo cucinate tutto andrà per il meglio. Il vino che vi consiglio da accompagnare a questo piatto è un rosso corposo, con uvaggio misto di cabernet sauvignon e merlot meglio se toscano e della doc di Bolgheri.

 

Da Moto.it

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