F1. Bearman, giovane talento della Ferrari, bocciato all’esame di guida

F1. Bearman, giovane talento della Ferrari, bocciato all’esame di guida
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  • di Mara Giangregorio
Oliver Bearman, pilota di Formula e giovane talento della Ferrari Driver Academy, è stato bocciato all’esame pratico della patente
  • di Mara Giangregorio
18 marzo 2024

Oliver Bearman è un pilota che si è fatto conoscere anche nel “mondo dei grandi” debuttando in Formula 1 allo scorso Gran Premio dell’Arabia Saudita, riuscendo anche a conquistare i suoi primissimi punti iridati grazie alla sua settima posizione alla bandiera a scacchi della gara di Jeddah. Il giovane talento della Ferrari Driver Academy, impegnato nella Formula 2 con il team Prema, è stato chiamato dalla Scuderia a sostituire Carlos Sainz, operato d’urgenza di appendicectomia. Il madrileno è già in via di recupero e pronto a tornare in pista questo weekend per l’appuntamento in Australia. Bearman ha così avuto modo di farsi conoscere anche nella massima serie, tenendosi dietro anche un sette volte campione del mondo come Lewis Hamilton e Lando Norris. Tuttavia, il 18enne dal grande talento al volante ha avuto qualche problemino a superare la prova pratica del suo esame di guida in Inghilterra.

Sarebbe un vero e proprio colmo a pensarci, no? La sua carriera nel mondo del motorsport è iniziata quando era solamente un bambino a bordo dei kart, fino a passare sulle monoposto e debuttando prima in Formula 4 tedesca ed italiana fino entrare nel programma della Scuderia Ferrari Academy in Formula 3 e Formula 2. Un pilota che ha dimostrato il suo grande talento fin da piccolo. Ma quando ha svolto l’esame pratico della patente è stato bocciato. A rivelarlo è stato il suo istruttore, David Currey, al TheSun. “Abbiamo fatto una lezione sulla sua BMW. Mi sentivo totalmente al sicuro anche se non avevo il controllo con i doppi pedali. Aveva già fallito il test pratico al semaforo. Non sono sicuro che fosse stato per una partenza prima del verde o forse non si è fermato” ha dichiarato l’istruttore.

“Quando faceva qualche errore diceva “Che diavolo!”. Voglio dire, guida da quando era bambino. Ma era così educato e voleva solo imparare a passare. Ha fatto molte domande e sembrava molto con i piedi per terra, un ragazzo eccezionale. Quando ha rifatto l’esame e l’ha passato mi ha scritto. Gli ho risposto: ‘Ben fatto, ragazzo! Mi ha inviato anche una sua foto con il certificato. Suo padre e la sua famiglia meritano tutto il meglio. La sua prova su strada è stata solo una piccola parte, ma sono orgoglioso di averlo aiutato a superarla” ha concluso David Currey.

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