F1. Ben Sulayem, Presidente FIA, scagionato dal Comitato Etico

F1. Ben Sulayem, Presidente FIA, scagionato dal Comitato Etico
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  • di Mara Giangregorio
Il Comitato Etico della FIA ha ufficializzato che il Presidente Ben Sulayem, dopo un mese di indagini, è stato prosciolto da tutte le accuse
  • di Mara Giangregorio
20 marzo 2024

La Federazione Internazionale dell’Automobile ha ufficializzato l’esito dell’indagine interna aperta sul Presidente Mohammed Ben Sulayem. Il Comitato Etico della FIA ha confermato che le presunte interferenze del Presidente sull’esito del Gran Premio dell’Arabia Saudita 2023 e l’omologazione della pista di Las Vegas non sono mai esistite, dunque è stato prosciolto. L’inchiesta è stata svolta dal Compliance Officer della FIA ed è stata valutata anche da un organismo etico di sei persone, per un totale di 30 giorni di lavori, dedicati anche all’ascolto di undici testimoni ritenuti rilevanti nei fatti di Las Vegas e Jeddah.

La comunicazione ufficiale della Federazione riporta le seguenti parole “Il Dipartimento di conformità della FIA, supportato da consulenti esterni, ha condotto indagini approfondite sulle accuse relative ad una potenziale interferenza nelle decisioni sportive durante gli eventi di Formula Uno nel 2023. Dopo aver esaminato i risultati delle indagini, il Comitato Etico è stato unanime nel decidere che non c'erano prove a sostegno delle accuse di interferenze di qualsiasi tipo che coinvolgevano il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem”. La nota continua poi con “Le accuse contro il presidente della FIA si sono rivelate infondate e sono state presentate prove evidenti oltre ogni ragionevole dubbio a sostegno della decisione del Comitato Etico. Il Presidente della FIA è stato prosciolto da ogni illecito riguardante le accuse di aver interferito con la decisione del Collegio dei Commissari Sportivi (in servizio nel Gran Premio d’Arabia Saudita) al fine di annullare un'ulteriore penalità sulla vettura 14 (Fernando Alonso) a seguito di una appello presentato dell'Aston Martin Aramco Cognizant F1 Team al Gran Premio dell'Arabia Saudita 2023, così come in merito alle accuse di aver tentato di interferire con il processo di certificazione della pista per il Gran Premio di Las Vegas 2023. La certificazione è stata completata e approvata a tempo debito. La totale collaborazione, trasparenza e conformità del Presidente durante tutto il processo durante questa indagine è stata molto apprezzata”.

Il Presidente Ben Sulayem potrà dunque continuare a svolgere normalmente il suo lavoro, mettendo un punto definitivo ad una vicenda venuta a galla grazie ad un informatore della BBC Sport che ha riportato l’avvio delle indagini. La Formula 1 può tirare un sospiro di sollievo in seguito ad un periodo che ha visto la massima categoria mettere fortemente a rischio la propria reputazione. La situazione, infatti, si era fatta doppiamente pesante data la bufera mediatica che è stata innescata anche dal caso Horner, prosciolto dalle accuse di un possibile comportamento inappropriato nei confronti di una dipendente che l’ha denunciato alla società madre della Red Bull. La FIA dovrà adesso, invece, gestire l’esposto che la donna ha presentato al Comitato Etico della Federazione in seguito alla sua sospensione dal team, accusandolo di aver coperto Horner.

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