F1: chi è Carlos Sainz, il pilota che sostituirà Vettel in Ferrari

F1: chi è Carlos Sainz, il pilota che sostituirà Vettel in Ferrari
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Scopriamo di più su Carlos Sainz, il pilota che sostituirà Sebastian Vettel in Ferrari per la stagione 2021 di Formula 1
13 maggio 2020

Il suo nome era sulla bocca di tutti come probabile sostituto di Sebastian Vettel alla Ferrari, e ora è arrivato l'annuncio ufficiale dell'ingaggio per due stagioni: ma chi è Carlos Sainz? Carlos Sainz Vázquez de Castro, meglio conosciuto come Carlos Sainz Junior, classe 1994, è figlio d'arte: suo padre, Carlos Senior, è una leggenda dei Rally. Papà Carlos, vincitore di due titoli mondiali con Toyota, nel 1990 e nel 1992, non ha certo appeso il volante al chiodo, visto che a 57 anni suonati si è aggiudicato l'edizione 2020 della Dakar in coppia col navigatore Lucas Cruz. Un lignaggio notevole, quello di Carlos Sainz Junior, che però ha deciso di non seguire le orme del padre, ma di indirizzarsi sulla via delle monoposto. 

Merito di un certo Fernando Alonso, grandissimo idolo d'infanzia di Sainz: il piccolo Carlos, bambino all'epoca dei successi mondiali di Alonso con la Renault nel 2005 e nel 2006, decise di emulare l'asturiano cimentandosi con i kart. Nel 2008 vinse il campionato KF3 della regione Asia-Pacifico, mentre l'anno successivo si impose nella Junior Monaco Kart Cup, prestigiosa gara organizzata dalla FIA che nel 2001 era stata vinta da Sebastian Vettel. Sempre nel 2009 ottenne il secondo posto nell'Europeo KF3. I tempi erano maturi per un passaggio alle monoposto, arrivato nel 2010 in Formula BMW con il supporto della Red Bull. 

Sotto l'egida del Junior Programme della Red Bull, Sainz vinse il titolo in Formula Renault 2.0 Nord Europa nel 2011. Negli anni successivi corse nell'Europeo F3, in GP3 e in Formula Renault 3.5, prima di aggiudicarsi il campionato di quest'ultima categoria nel 2014, quando già vantava nel CV un test con la Red Bull F1 a Silverstone. La vittoria del titolo in Formula Renault 3.5 convinse la dirigenza della Red Bull, talent scout Helmut Marko in testa, ad offrirgli un sedile in Toro Rosso per la stagione 2015, accanto all'enfant terrible Max Verstappen. Per Sainz l'esperienza in Toro Rosso culminò con il quarto posto a Singapore nel 2017, uno dei migliori risultati del team di Faenza dai tempi della vittoria di Vettel a Monza nel 2008. 

Un risultato, questo, che aprì a Sainz le porte della Renault: la casa della Losanga lo scelse per sostituire un deludente Jolyon Palmer a partire dal GP degli USA del 2017. L'esperienza alla Renault, concretizzata grazie al prestito della Red Bull, continuò fino al termine della stagione 2018, quando passò alla McLaren, subentrando al suo idolo Fernando Alonso. In McLaren Sainz si è dimostrato un pilota solido, capace di racimolare punti importanti per la squadra, e, soprattutto, di capitalizzare le occasioni che gli si presentano davanti. La grande chance per Sainz arrivò nel rocambolesco GP del Brasile del 2019, in cui, dopo 100 GP, colse il suo primo podio in carriera. 

Il primo podio in carriera di Sainz in Brasile nel 2019, festeggiato in ritardo con tutto il team
Il primo podio in carriera di Sainz in Brasile nel 2019, festeggiato in ritardo con tutto il team

La capacità di ottenere risultati muovendosi quasi in sordina che gli è valsa il soprannome di smooth operator (volpone in inglese, ndr) è risultata la caratteristica chiave per approdare in Ferrari. C'è chi potrebbe storcere il naso, pensando che un solo podio su 102 gare non sia un palmares sufficiente per meritarsi un sedile alla Ferrari, ma non bisogna dimenticare la costanza di Sainz, lo scorso anno spesso e volentieri best of the rest dello schieramento alle spalle dei piloti dei top team. Visti i punti persi nel mondiale costruttori dalla Rossa negli ultimi anni per errori dei piloti, c'è bisogno di un alfiere che sia in grado di racimolare piazzamenti importanti, senza costituire, almeno sulla carta, un ostacolo ai sogni di gloria di Leclerc.

L'acrimonia tra Vettel e Leclerc nel corso della stagione 2019 deve aver ricordato alla Ferrari che non è facile gestire due galli nel pollaio. Visto che la Rossa ha deciso di puntare con decisione su Leclerc dopo un campionato convincente, blindandolo fino al 2024, serve al suo fianco un gregario che, più che ad acuti, punti al portare a casa il massimo numero di piazzamenti possibili, senza creare una rivalità potenzialmente esplosiva come quella che avrebbe potuto innescare l'arrivo di un pilota come Daniel Ricciardo, che in F1 ha già vinto. Dalla parte di Sainz c'è anche l'aspetto economico: lo spagnolo è sicuramente meno costoso dell'australiano, e, come quest'ultimo, parla già piuttosto bene l'italiano, un plus per entrare nel cuore dei tifosi della Rossa. Gli ingredienti ci sono tutti, resta solo da vedere la resa della ricetta. 

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