F1 Corea 2013: le pagelle del GP di Yeongam

F1 Corea 2013: le pagelle del GP di Yeongam
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Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
Il GP di Corea porta a galla nuovamente la superiorità inscalfibile di Vettel, ma anche la grinta dei piloti Lotus e il talento del giovane Hulkenberg. Weekend nero per le Ferrari, bocciata la Direzione Gara
  • Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
7 ottobre 2013

Il suo unico difetto è di essere... perfetto. Vettel domina anche in Corea, dimostrandosi ancora una volta una spanna sopra a tutti. Per lui quindi voto 10, perché va bene che ha in mano la macchina più competitiva del Mondiale, ma come abbiamo già ribadito più volte solo lui riesce a fare certi tempi, in prova - dove rimane velocissimo - ma soprattutto in gara, dove alla velocità unisce costanza e totale assenza di errori. Semplicemente devastante.

Hulkenberg: è lui la rivelazione del weekend

Voto 10 però anche a Hulkenberg, che per il prossimo anno è senza volante ma pensiamo ancora per poco (in Lotus pare debbano decidere tra lui e Massa e la scelta non dovrebbe essere poi così ardua...). Porta una Sauber modesta (ma comunque migliorata nelle ultime gare) in Q3 e poi in gara lotta alla pari con Hamilton e Alonso, conquistando uno strepitoso quarto posto. Meriterebbe un top team.

Ottima la prestazione delle Lotus

Voto 9 a Grosjean, che dopo una qualifica magnifica in gara è l'unico che si getta all'inseguimento di Vettel, anche se a debita distanza. La sua gara è impeccabile: contro il sorpasso di Raikkonen può poco, anche perchè non avrebbe avuto senso lanciarsi in una lotta in famiglia; senza la safety car, comunque, il francese avrebbe sicuramente concluso al secondo posto. Il talento c'è sempre stato, la testa meno, ma il francese sembra avere fatto tesoro finalmente degli errori del passato.

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L'entrata in pista della Safety Car in Corea ha consentito ad alcuni piloti di avvantaggiarsi, mentre altri, come Grosjean, hanno perso il vantaggio accumulato


Voto 8 a Raikkonen, che si qualifica ancora una volta male ma in gara come sempre sa fare la differenza, anche se stavolta un bel aiuto gli arriva dalla safety car. Pochi piloti però in gara hanno il suo mix di velocità, costanza di ritmo, gestione delle gomme e grinta nei sorpassi.


Voto 7 a Webber, che finchè Sutil non gli si getta addosso fa una bella gara di rimonta dopo una penalizzazione assurda. In qualifica è vicino a Vettel, anche se ancora una volta dietro. Per essere un quasi ex, però, l'australiano sa ancora correre ai livelli più alti.

Mercedes: alti e bassi

Voto 7 anche ad Hamilton, strepitoso come sempre in qualifica e combattivo nei duelli in gara, ma ancora una volta in difficoltà con la gestione delle gomme. Un problema che riguarda la Mercedes, ma anche il suo stile di guida e i suoi assetti, dal momento che Rosberg dimostra di risentirne molto meno. Voto 7,5 quindi per il compagno di squadra Nico, che mostra pregi e difetti speculari rispetto all'inglese: più lento in qualifica, in gara gestisce meglio le gomme, supera Hamilton ma poi il suo alettone collassa, vanificando ogni speranza di podio.

Vedere Alonso incapace di superare una Sauber (con lo stesso motore, tra l'altro) e uscire fuori traiettoria da ogni curva dava l'idea dell'inferiorità tecnica della monoposto di Maranello su questa pista

Ferrari: desolante

Solo ora arriviamo a parlare delle Ferrari e non è un caso, perchè la squadra italiana si è vista molto nelle inquadrature, ma sul piano prestazionale non è mai esistita in Corea: vedere Alonso incapace di superare una Sauber (con lo stesso motore, tra l'altro) e uscire fuori traiettoria da ogni curva dava l'idea dell'inferiorità tecnica della monoposto di Maranello su questa pista. Perfino lo spagnolo, forse per la prima volta nella stagione, non è riuscito a fare la differenza in gara: per lui quindi un misero voto 6, desolante come tutta la Ferrari in questo fine settimana.


Voto 4 invece a Massa, che alla seconda staccata arriva lungo, forse smanioso di far vedere di cosa è capace. E infatti il brasiliano ci riesce benissimo: si gira da solo e per miracolo non fa strike sul gruppone (tra cui la vettura di Alonso, che sfiora). Poi in gara passa una vita dietro a Gutierrez (comunque in crescita: per lui voto 7), che non ha certo il "mestiere" di Hulkenberg. Finisce a punti per una combinazione di safety car e disgrazie altrui, ma il bilancio del suo week end - è proprio il caso di dirlo - è in rosso.

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Le prestazioni della Ferrari in Corea sono state davvero deludenti

Pirelli e Direzione Gara: insufficiente

Spiace dirlo, ma voto 5 anche alla Pirelli, che spiega il cedimento alla gomma di Perez come l'effetto del bloccaggio in frenata molto vistoso fatto dal messicano alla curva precedente. Anche prendendo per buona la spiegazione, però, viene un dubbio: siccome non è infrequente che un pilota sbagli una staccata, è possibile che poi il pneumatico si disintegri in questo modo? Anche perchè il detrito poteva colpire un'auto che seguiva, con conseguenze anche molto pericolose.


Voto 4 infine alla Direzione Gara e ai Commissari, che mandano in pista un mezzo di soccorso esattamente davanti al gruppo lanciato in piena velocità mentre la safety car esce... in coda a tutti. Visibilità, distanza e intelligenza dei piloti (che tra l'altro erano tutti molto vicini, essendo appena ripartiti dopo un'altra fase di penalizzazione) hanno reso l'episodio niente di più di un'immagine buffa, ma le conseguenze anche in questo caso potevano essere ben altre.

 

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