F1, ecco il fattore che potrebbe influenzare la gara della Ferrari a Imola

F1, ecco il fattore che potrebbe influenzare la gara della Ferrari a Imola
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Nella Sprint di Imola, la Ferrari ha mostrato una debolezza inaspettata, cruciale da risolvere in vista della gara di domani
23 aprile 2022

“Abbiamo le potenzialità per lottare per la vittoria”, ha spiegato Charles Leclerc dopo il secondo posto colto nella Sprint di Imola, davanti all'adorante pubblico di casa. Ma c’è una conditio sine qua non che pesa sulle potenzialità della Ferrari per il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna di domani. “Dobbiamo lavorare sul graining”, puntualizza Leclerc, vittima del fenomeno nell’ultima fase della gara.

"Sono partito bene – spiega il leader della classifica piloti - e poi mi sono focalizzato sulla mia gara. Ho cercato di accumulare un piccolo vantaggio per essere più sicuro, ma l'ho pagata al termine della corsa”. E non è una questione di una differenza nell’approccio alla gara lampo da 100 km, perché Verstappen sostiene di aver spinto per tutta la Sprint. Una notizia che fa venire meno l’ipotesi, balenata durante la corsa, che Verstappen avesse optato per un approccio più conservativo a inizio corsa per beneficiarne successivamente.

“Sono partito male – ammette candidamente Verstappen -. Inizialmente Charles sembrava allontanarsi, ma a fine gara avevo più passo. Con queste gomme, sapevamo sarebbe stato difficile sul finire della corsa. Ma è andata bene". La forza che la Ferrari ha mostrato nelle prime gare, un’impeccabile gestione degli pneumatici, è venuta meno nel weekend di casa della Rossa a Imola. 

Viene da pensare che la Rossa, convinta di avere un vantaggio sulla Red Bull in questo ambito, abbia optato per un assetto che portava a un degrado più pronunciato. O che siano state le condizioni atmosferiche, con il cielo coperto e, di conseguenza, una temperatura dell’asfalto inferiore, a poter influire. Le previsioni meteo – in tutta franchezza, poco affidabili per questo weekend variabile – nel momento in cui scriviamo suggeriscono condizioni simili a quelle di oggi.

Ora la palla passa alla Ferrari, chiamata a trovare una soluzione che minimizzi la probabilità di graining e che consenta così a Leclerc di poter fronteggiare una Red Bull che sul finale di gara si è fatta minacciosa anche con Sergio Perez. Una cosa, comunque, è ormai evidente. Red Bull e Ferrari, con progetti molto diversi, presentano una convergenza prestazionale tale da rendere cruciale anche il minimo dettaglio. Che si tratti dell’assetto o del meteo.

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