F1 2023: Ferrari, quanto è davvero incoraggiante il podio di Leclerc a Baku?

F1 2023: Ferrari, quanto è davvero incoraggiante il podio di Leclerc a Baku?
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Quanto è davvero incoraggiante il terzo posto di Charles Leclerc nel Gran Premio dell'Azerbaijan 2023 di Formula 1 a Baku?
1 maggio 2023

Per la prima volta nella stagione 2023 di Formula 1, Charles Leclerc nel Gran Premio dell'Azerbaijan ha portato la sua Ferrari SF-23 sul podio. Dopo aver conquistato due partenze al palo e aver concluso la Sprint di sabato in seconda posizione, il monegasco della Rossa si è aggrappato al podio, nonostante nelle fasi finali della corsa di Baku Fernando Alonso si fosse portato alle sue calcagna. Un risultato che pare soddisfacente, visto l’avvio di campionato della Ferrari. Ma quanto è davvero incoraggiante il risultato della Rossa?

Per capirlo, conviene partire dalla fine della corsa, quando Leclerc, Alonso e i piloti della Red Bull hanno ingaggiato una lotta a distanza per il giro più veloce della gara. Guardando solamente alla conclusione della gara, però, non si tiene conto di quanto Leclerc si sia risparmiato nel suo stint con le hard, per poter conservare le gomme e poi sfruttarle nell'ultima parte della gara, in cui, finalmente, ha tenuto il ritmo di Perez e Verstappen. Lo dimostra, banalmente, il distacco di una ventina di secondi con cui Leclerc ha terminato il GP.

Dimostrando di aver ampiamente superato quello che era uno dei suoi talloni d’Achille, la difficoltà nel gestire le gomme, Leclerc ha coccolato i suoi pneumatici, replicando la stessa strategia che ha adottato anche Fernando Alonso, ma con maggiore efficacia, visto che alla fine è riuscito a stargli davanti. Ma ci sono due elementi di cui tenere conto. Il primo, sottolineato dallo stesso Alonso, è che a Baku si sono viste “la miglior Ferrari e la peggiore Aston Martin”.

Charles Leclerc ha colto il terzo posto nel GP dell'Azerbaijan 2023 di F1
Charles Leclerc ha colto il terzo posto nel GP dell'Azerbaijan 2023 di F1

La pista di Baku, problema al DRS a parte, non era nelle corde della scuderia di Silverstone. E lo stesso vale pure per la Mercedes, fortemente penalizzata dal drag sul dritto, come ampiamente evidenziato dalla lotta tra Carlos Sainz e Lewis Hamilton. Pur avendo passato giri su giri tallonando lo spagnolo, il sette volte campione del mondo non è riuscito nemmeno ad effettuare un tentativo di sorpasso. I demeriti delle altre scuderie, però, non vanno a sminuire il buon lavoro svolto dalla Ferrari, quantomeno in termini di assetto.

Il secondo fattore è il degrado sostanzialmente nullo delle hard, dimostrato dal fatto che Ocon e Hulkenberg le abbiano usate per l'intero GP, fermandosi solo all'ultimo giro. Una condizione, questa, che ha livellato le prestazioni al termine della corsa, andando ad alterare la percezione dei valori in campo e del presunto superamento di un problema, l'eccessivo degrado delle gomme, che la Ferrari patisce ancora. Lo si è visto nel primo stint con le medie, terminato anzitempo per la Safety Car causata dal ritiro di Nyck De Vries.

Tornando al set-up - e, nello specifico, all'altezza da terra - appare sempre più evidente una caratteristica assai impattante della Ferrari SF-23. La monoposto offre performance decisamente migliori non solo sul giro secco, ma anche nella fase finale della gara. Che cosa abbiano in comune questi due momenti è facilmente intuibile. La SF-23 si esalta con poco carburante a bordo. Verrebbe da pensare che il carico di benzina vada ad influenzare l’altezza da terra, facendo uscire la SF-23 da quella “stretta finestra di utilizzo” di cui ha parlato Leclerc in Azerbaijan.

Due pole position per Charles Leclerc a Baku
Due pole position per Charles Leclerc a Baku

Trovare la quadra su questo fronte potrebbe essere cruciale, di concerto con gli aggiornamenti attesi nelle prossime gare. Sul risultato di Baku, in ogni caso, ha pesato un altro fattore: Charles Leclerc. Charles ha un feeling speciale con la pista azera, su cui ha saputo distinguersi sin da quando militava nelle categorie minori. Vederlo sfiorare il limite in qualifica, arrivando a un nonnulla da un bacio con le barriere, rende l’idea della sicurezza che Leclerc ha nel correre su questa pista.

Su un tracciato cittadino, spesso questa fiducia fa la differenza. Non solo sul giro secco, ma anche in gara. Vista la prestazione di Carlos Sainz a Baku, non facciamo un torto alla Ferrari se diciamo che c’è moltissimo di Leclerc nel podio colto in Azerbaijan. Ma se nelle mani di Charles la SF-23 dovesse accendersi di nuovo come successo a Baku, vorrebbe dire che sta nascendo un altro connubio speciale tra un pilota di grande talento e una monoposto di cui riesce a toccare le corde giuste. E la Ferrari farebbe bene a tenere a mente questa scintilla per intraprendere la direzione ideale per la SF-23. Perché, a nostro avviso, il miglior Leclerc è superiore al miglior Sainz. 

Nel GP dell'Azerbaijan 2023 di F1 è arrivato il primo podio stagionale per Leclerc
Nel GP dell'Azerbaijan 2023 di F1 è arrivato il primo podio stagionale per Leclerc
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