F1, GP Azerbaijan 2023: le pagelle di Baku

F1, GP Azerbaijan 2023: le pagelle di Baku
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Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
I promossi e i bocciati di Baku nelle pagelle del Gran Premio dell'Azerbaijan 2023 di Formula 1
  • Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
1 maggio 2023

Chi sono i promossi e i bocciati del weekend di gara di Baku? Scopriamolo insieme, sfogliando le pagelle del Gran Premio dell'Azerbaijan 2023 di Formula 1.

Sergio Perez, 10 e lode

Ha vinto sabato, “ma tanto era la garetta”, ha rivinto domenica con merito assoluto, perché va bene che la safety car lo ha aiutato, ma provate voi a sfrecciare a 300 km/h tra i muretti cercando di scappare da un mostro famelico come Verstappen. Perez a Baku ha disputato uno dei migliori fine settimana della sua carriera, veloce e concentrato dal primo all’ultimo giro di pista. Ora però smettiamo di stupirci ogni volta che sale sul gradino più alto del podio, perché ormai ha dimostrato ampiamente di averne tutto il potenziale. Voto 10 e lode, bravissimo.

Charles Lecerc, voto 10

Voto 10 invece a Leclerc, perché con una Ferrari appena discreta su una pista che premia più di altre l’abilità e il coraggio di osare dei piloti il monegasco ha saputo conquistare un’incredibile pole position (va beh, due considerando le miniqualifiche per la sprint race). Certo in gara con un rettilineo infinito e due Red Bull alle spalle si sapeva già come sarebbe andata, ma l’impresa resta, così come la voglia di lottare e questo al momento è la cosa più importante per resistere alle pressioni, dentro e fuori il box. Fenomeno vero.

Max Verstappen, voto 9

Alle sue spalle uno stranamente arrendevole Verstappen, dove arrendevole va inteso come complimento, perché l’olandese ha ormai capito che non serve sempre prendere rischi assurdi per conquistare il Mondiale, men che meno quello di quest’anno. Certo, se la safety car fosse uscita 10 giri dopo probabilmente oggi staremmo parlando della sua ennesima vittoria, ma le corse sono anche questo. Voto 9 per la visione a lungo termine, voto 5 per la doppia morale che ha tentato di rifilare a Norris dopo la sprint race. “Da che pulpito” etc. etc.

Fernando Alonso, voto 8,5

Fuori dal podio, ma sempre protagonista Alonso: in difficoltà in qualifica per i capricci del DRS, in gara lo spagnolo ha come sempre tirato dal primo all’ultimo giro, con la perla del sorpasso su Sainz condotto con precisione millimetrica. Voto 8,5, lo standard è sempre altissimo.

Lewis Hamilton, voto 7,5

Solo 6° Hamilton, ma l’inglese ha dato spettacolo risalendo dopo una brutta qualifica e poi nuovamente dopo essere stato penalizzato dall’ingresso della safety car (si era appena fermato ai box). A Baku la Mercedes non valeva la Ferrari, ma il campione inglese ha confermato ancora una volta di esserci. Meriterebbe una monoposto migliore, intanto voto 7,5.

Lando Norris, voto 7,5

A punti Norris e chissà se è un caso o un primo segnale di risveglio per una McLaren troppo brutta per essere vera: ancora una volta l’inglese tira fuori una magia in qualifica (7°), poi in gara perde qualche posizione ma tiene duro. Voto 7,5 per l’impegno.

Esteban Ocon, voto 7

E voto 7 a Ocon, che porta a casa l’ultimo punticino in palio, dopo una qualifica non brillante ma decorosa (12°).

Carlos Sainz, voto 6,5

Lo standard non è stato invece così alto per Sainz, non a suo agio con la monoposto su una pista dove al contrario occorre guidare in simbiosi perfetta prendendosi anche qualche rischio. Il distacco da Leclerc in qualifica è pesantissimo (8 decimi) e anche in gara il passo è tutt’altro, anche se lo spagnolo è sempre rimasto nei paraggi. Si fa fregare da Alonso, ma era attento a non toccarsi con il compagno di squadra. Voto 6,5. Ci saranno sicuramente gare migliori.

Lance Stroll, voto 6,5

Discreta la gara di Stroll, che perde la posizione su Hamilton per un errore forse nell’unico punto a Baku dove si può sbagliare senza troppe conseguenze. Al di là di questo, il canadese porta a casa altri punti, ma Alonso con la stessa auto fa un altro mestiere. Voto 6,5, compitino.

George Russell, voto 6,5

Dalle stelle alle stalle Russell: splendido 4° nella Sprint del sabato, anonimo 8° la domenica, nonostante la safety car avesse giocato a suo favore: nel restart però l’inglese perde posizioni e non riesce più a riprendersi. Anche per lui arriveranno gare migliori, intanto 6,5.

Logan Sargeant, voto 5

Voto 5 invece a Sargeant, che per una toccata a muro deve addirittura saltare la gara del sabato: allora perché con lui siamo più clementi? Perché lo statunitense continua a mostrare insospettabili sprazzi velocistici e siamo curiosi di vederlo in un fine settimana in cui riesca a mettere tutto in fila per un buon risultato.

Valtteri Bottas, voto 5

Per motivi ben diversi, voto 5 anche a Bottas, sprofondato in gara dopo una qualifica nemmeno terribile: il finlandese sembra l’ombra del pilota ritrovato visto all’inizio della scorsa stagione.

Pierre Gasly, voto 4

Fuori dai punti, voto 4 a Gasly che rovina tutto andando a muro durante le qualifiche del venerdì, e voto 4 pure a De Vries che “chiude” troppo una chicane colpendo un muretto in interno curva in gara. Va bene che a Baku è facile sbagliare, però sono errori che pesano: per il francese perché come dimostra Ocon poteva lottare per i punti, per l’olandese perché il suo avvio di stagione è stato davvero pessimo finora.

Nuovo format, voto 4

Ma a Baku c’era grande curiosità anche per il nuovo format di gara doppia, con la novità della mini qualifica per la sprint race. A costo di passare per nostalgici, voto 4 per quella che sembra una pessima idea, per tanti motivi. Tanto per cominciare una sola ora di prove libere in un campionato dove già è impossibile provare è ridicola: poi non stupiamoci se chi a inizio anno azzecca il progetto cavalca indisturbato fino a fine stagione nella noia più assoluta. Inoltre al netto di occasionali colpi di scena, non è ben chiaro per quale motivo la mini-qualifica e la mini-gara dovrebbero andare tanto diversamente dalla qualifica e dalla gara principale, con il risultato di vedere il sabato una sintesi di quella che avverrà la domenica. Non proprio una cosa emozionante come capirebbe chiunque con un po’ di buon senso. Se spettacolo deve essere, perché ormai il circo della velocità è diventato un circo e basta, tanto varrebbe forse optare per una griglia invertita al sabato rispetto alle qualifiche per la gara della domenica.

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