F1, GP Abu Dhabi 2019: Ferrari, sguardo al futuro

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Paolo Ciccarone
La Ferrari chiude la stagione 2019 con il giallo della benzina di Charles Leclerc, ma lo sguardo ora è verso il futuro
1 dicembre 2019

Aggiornamento - Alla Ferrari è stata comminata una multa da 50.000 euro per non aver comunicato il quantitativo di benzina effettivamente imbarcato sulla vettura di Charles Leclerc. Il monegasco mantiene così il podio conquistato in pista ad Abu Dhabi.

ABU DHABI - Cominciamo col dire che benzina o meno, verifiche a parte, la Ferrari non c'è stata affatto. E' mancato quel qualcosa che in estate ci aveva fatto sognare e i problemi tipici di questa monoposto, sono emersi anche negli Emirati. Il terzo posto di Leclerc e il quinto di Vettel sono lo specchio di una vettura poco competitiva nei confronti di Mercedes e Red Bull. Almeno una, quella di Verstappen, perché Albon non è mai stato in grado di inserirsi nella lotta al vertice. Il problema delle lungaggini dopo gara riguardano una norma tecnica del regolamento.

La Ferrari di Leclerc, prima di schierarsi, è stata verificata dai commissari che hanno voluto controllare quanta benzina ci fosse a bordo, svuotando il serbatoio e poi controllando i pesi. Il risultato era diverso rispetto a quanto dichiarato dalla squadra prima della gara. Per questa ragione il dossier è stato inviato ai commissari sportivi che qualche ora dopo la gara non avevano ancora preso una decisione. La differenza di peso fra quanto dichiarato e quanto riscontrato potrebbe far pensare a un consumo superiore ai 110 kg previsti dal regolamento. Ovvero, ne dichiaro di meno, ne imbarco di più e quindi aggiro il limite. Questo secondo lo spirito della verifica che tende a escludere che accada una cosa del genere.

Probabile che si sia trattato solo di una svista o di un errore nel dichiarare la quantità a bordo, come lo fu per la Mercedes che per 1 grado di differenza in meno si beccò 5 mila euro di multa. Siccome è la prima volta che questo controllo viene fatto e i commissari la tirano per le lunghe dopo la gara, il messaggio è più politico che pratico. Ovvero non facciamo sconti a nessuno e controlliamo tutti allo stesso modo. A partire dal team più blasonato. Ovvero un bel messaggio chiaro a tutti i team partecipanti al mondiale. Se invece torniamo alla gara, poco da dire. Il pit stop disastroso di Vettel (e non è il primo quest'anno) lo ha relegato in quinta posizione finale, ma se anche fosse filato liscio, non sarebbe andato oltre il quarto posto dietro al compagno di squadra che in classifica generale ha superato Vettel concludendo al quarto posto.

Ecco, fra le note positive dell'anno, la crescita di Leclerc è senza dubbio la più evidente: 24 punti in più di Vettel, due vittorie contro una, sette pole position. In un mondiale dove Hamilton ha vinto 11 gare, Bottas 4 e Verstappen 3, i ferraristi sono stati gli unici in grado di portare a casa qualcosa in più di un semplice piazzamento. Ora lo sguardo è al futuro. "Abbiamo programmato la presentazione della nuova macchina a febbraio - ha detto Mattia Binotto - pensiamo di aver capito e risolto i problemi della vettura di quest'anno anche se teniamo conto dei miglioramenti fatti da Mercedes e sopratutto da Red Bull che probabilmente saranno i principali rivali del prossimo anno". E a questo punto, sipario, saluti e arrivederci al prossimo anno..

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