F1, GP Arabia Saudita 2023: Perez vince la gara su Verstappen. Alonso a podio

F1, GP Arabia Saudita 2023: Perez vince la gara su Verstappen. Alonso a podio
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Silvia Giorgi
  • di Silvia Giorgi
Perez vince davanti a Verstappen, che non ha ascoltato il team mentre Alonso è penalizzato per aver scontato la prima penalità in regime di SC. Terzo Russell. Sesta e settima le Ferrari.
  • Silvia Giorgi
  • di Silvia Giorgi
19 marzo 2023

Vietato esagerare: può essere questo il motto della pista di Jeddah, in Arabia Saudita, dove ha avuto luogo il secondo GP di F1 della stagione 2023. La gara si è da subito mostrata come ardua ed inaspettata, con la pista più veloce del campionato che si offre come teatro per la rimonta di due protagonisti della Formula 1 presente, Max Verstappen e Charles Leclerc. Il GP si è rivelato pregno di lotte interne, con Verstappen e Perez in sfida per la vittoria e l’olandese che si rifiuta di ascoltare il team e Ferrari che prova a gestire Sainz e Leclerc, il monegasco ha chiesto la posizione su Sainz ma lo spagnolo si è rifiutato. Le Rosse sono finite sesta e settima. La pista ha premiato Alonso in terza posizione ma lo spagnolo è stato penalizzato di 10 secondi perchè un meccanico era stato accusato di aver toccato ma macchina nel pit-stop durante i primi 5 secondi. La conseguenza è che il podio va a Russell. Solo dopo diverse ore che la FIA decide di ridare il podio ad Alonso.

È difficile definire la gara di Red Bull. Perez ha sofferto la pressione della partenza in pole, bruciato da Alonso quasi immediatamente, prima di riguadagnare la posizione al quarto giro. Dopo la Safety Car, Verstappen ha sfruttato la perdita di grinta di Russell, ancora terzo, per prendere la terza posizione in zona DRS, guadagnando dodici posizioni. La rimonta non era però finita, perché Verstappen ha superato anche Alonso e si è messo a caccia della prima posizione del compagno di squadra, quando ha lamentato qualche problema sulla vettura, nonostante il muretto lo tranquillizzasse. Lo stesso è capitato a Perez, il quale a sua volta, come Sainz con Leclerc, ha sfidato la gerarchia interna. Il muretto infatti gli ha chiesto di girare sull’1.33 ma lui, consapevole che Verstappen non lo stava rispettando, non l’ha fatto a sua volta. Alla fine, Perez ha conquistato la vittoria ma Verstappen gli ha soffiato il giro veloce proprio all’ultimo, restando leader del mondiale.

La Mercedes di Russell ha sofferto, nonostante il pilota abbia lottato per mantenere la terza posizione. Già al Giro 10, l’inglese ha perso strada su Alonso, penalizzato di 5 secondi mentre Hamilton è riuscito a risalire in quinta posizione superando Sainz, dopo aver perso la posizione contro Leclerc prima della Safety Car. Il suo rientro, tuttavia, ha permesso alla W14 di reggere con costanza e Hamilton su gomma Media, scelta per un miglior grip rispetto alla Hard, ha messo alle proprie spalle Leclerc, posizionandosi dietro al compagno di squadra, quarto. Russell sembrava comunque riuscito a conquistare il primo podio di stagione grazie al ricorso Mercedes, accolto dalla FIA, che ha penalizzato Alonso con 10 secondi. Dopo diverse ore, tuttavia, i commissari restituiscono il podio allo spagnolo.

La partenza ha premiato la classe e l’aggressività di Alonso, con lo spagnolo che ha bruciato Perez, anche se è stato investigato per una posizione non corretta che gli ha causato 5 secondi di penalità. Lo spagnolo l'ha scontata in regime di Safety Car e, dopo il ricorso Mercedes, il pilota Aston Martin ha ricevuto 10 secondi di penalità, lasciando il podio a Russell fino alla nuova decisione della FIA che lo premia con il podio numero 100.

A proposito di Safety Car, quella arrivata a zero rischi per la macchina di Stroll, fuori traiettoria, perché bloccava l’accesso per i mezzi di emergenza. Poco elegante il ritiro di Lance, quando ha avuto problemi, al canadese è stato chiesto dal box di fermare la macchina “On track”, causando proprio la Safety Car.

Ferrari è stata veloce ma non abbastanza: nonostante all’inizio Sainz sia riuscito a superare Russell e poi Perez per una seconda posizione e Leclerc, partito dodicesimo, avesse messo in atto una battaglia con Hamilton, alla fine la Rossa ha perso il ritmo, evidenziando un passo gara deludente. A metà gara Sainz, sesto dietro le Mercedes, ha resistito in pista alla pressione di Leclerc che voleva la posizione. Lo spagnolo ha chiesto che si Leclerc si avvicinasse, se davvero avesse nella sua SF-23 più velocità in quantità tale da passare davanti. Proprio il monegasco ha iniziato ad innervosirsi, un po’ di essere così dietro e un po’ perché Sainz non gli ha dato la posizione, scelta che non si è rivelata sbagliata, considerando che Leclerc non si è nemmeno avvicinato al DRS.

Fenomenale Magnussen, il quale ha conquistato un punto preziosissimo per Haas su Tsunoda dopo averlo inseguito per l’intera gara e averlo messo alle spalle con un sorpasso deciso.

Delusione per Piastri, il quale è stato il primo ad entrare ai box per sostituire l’ala ed è poi rientrato con gomma dura, anche se poi ha sfidato Norris in pista, per mettersi all’inseguimento di Sargeant mentre l’altra Williams si conferma in difficoltà con il ritiro di Albon.

F1 Arabia Saudita: Cronaca in diretta

19:25: Perez vince il GP dell'Arabia Saudita davanti a Verstappen, Alonso, Russell e Hamilton.

19:24: Mercedes ha chiesto a Russell di mantenersi vicino ad Alonso, magari sperando in un ricorso.

19:18: Lotta interna nelle retrovie, con Piastri che sfida Norris ma alla fine è stato Norris a farcela, un super Magnussen prende la decima posizione, che vale un punto preziosissimo.

19:12: Bello il sorpasso di De Vries su Sargeant. Nel frattempo, anche Perez sfida il team, non ascolta l'ingegnere che gli chiede di girare sull'1.33 mentre Verstappen va sull'1:32.

19:09: Magnussen ci rirpova su Tsunoda per i punto. Perez ha il pedale del freno un po' lungo.

19:07: Verstappen sta perdendo molto terreno rispetto a Perez. Bottas ha effettuato il pit-stop per mettere la Soft.

19:05: Verstappen si lamenta del driveshaft, nonostante il muretto box lo tranquillizzi.

19:01: Tensione in Ferrari, con Leclerc innervisito dietro Sainz e Verstappen che continua a provare il giro veloce. Nel frattempo, Hulkenberg ha sfiorato il muro.

18:52: Ritiro per Albon, Sainz sta reagendo sia in pista, prendendo ritmo, che con il team. Leclerc ha chiesto la posizione in pista ma non è più veloce dello spagnolo.

18:43: Alonso sta perdendo terreno e Verstappen se ne approfitta per assicurarsi la seconda posizione dietro Perez, che hai il giro veloce.

18:43: Verstappen è virtualmente sul podio, supera Russell in zona DRS.

18:41: Hamilton su gomma gialla - che ha più grip - ha passato Sainz mentre Verstappen è quarto.

18: 40: Aggressivo Magnussen alle spalle dell'Alpine, lottando per il punto della decima posizione.

18:37: Davanti hanno tutti gomma bianca e ci si prepara ad una ripartenza appena la SC rientra.

18:34: La situazione dopo il jolly della SC è questa per i primi dieci: Perez, Alonso, Russell, Verstappen, Sainz, Hamilton, Leclerc,Tsunoda, Ocon e Gasly.

18:31: Safety Car per Stroll, dopo che è stato chiesto dal box di fermare la vettura "In pista".

18:30: Velocissimo il pit di Leclerc, il quale stava perdendo terreno con Verstappen. Stroll attacca Leclerc con gomma calda. Bandiera gialla per Stroll, costretto al ritiro.

18:28: Pit per Sainz al G16, 2.7 il tempo, ha montato gomma Hard.

18:26: Arriva Verstappen alle spalle delle due Ferrari, ora sesto.

18:23: Leclerc è sesto dietro al compagno di squadra, mentre Alonso si lamenta del degrado sul lato sinistro.

18:20: La gomma dura non sta funzionando. Pit-stop per Magnussen e Bottas. Continua la lotta fra Hamilton e Leclerc per la settima posizione.

18:17: Leclerc prende la posizione su Hamilton, ora è settimo mentre la Mercedes di Russell è in difficoltà.

18:16: Verstappen supera Zhou ed è in zona punti.

18:14: Grande rischio per la Ferrari di Leclerc: ha quasi tamponato Hamilton per prendere la posizione su Gasly. Perez cerca di allungare.

18:11: Seguiamo la rimonta di Leclerc, attualmente nono. Sia lui che Gasly stanno attaccando la Mercedes di Hamilton. Verstappen è undicesimo.

18:09: Perez si riprende la prima posizione su Alonso al Giro 4, Russell in terza posizione.

18:06: Al secondo giro arriva il primo box della gara: ala rotta per la McLaren di Piastri, mentre Alonso è investigato per posizione non corretta. 5 secondi di penalità per lo spagnolo.

18:00: Parte il GP dell'Arabia Saudita, Alonso dentro su Perez, prende la prima posizione, dietro Sainz, secondo.

Il Gran Premio dell'Arabia Saudita si prospetta uno spettacolo da non perdere, come non se ne vedevano da tanto tempo in F1. La griglia di partenza stessa nasconde una serie di imprevisti che potrebbero accendere la gara, modificandone lo svolgimento in più modi.

La prima variabile è il pole-man: una Red Bull, niente di straordinario, se non fosse che la monoposto è quella di Perez. Il messicano è in possesso di una vettura quasi perfetta ma l'imprevisto meccanico che ha subito Verstappen in qualifica mantiene comunque il team di Milton Keynes con il fiato sospeso. C'è anche Alonso, che può contare su una Aston Martin velocissima e competitiva che può fargli sognare il podio e, perchè no, magari una vittoria che manca allo spagnolo da anni. L'inseguimento di Perez si complica, considerando che c'è anche la Mercedes a scattare appena dalla seconda fila, con Russell che scalpita per ottenere quei risultati che sembravano scontati prima dello scorso Mondiale di F1.

La più grande sfida, quella che tutti attendono, si cela inaspettatamente a metà classifica. Max Verstappen, dopo essere stato abbandonato nel Q2 dalla sua RB19 partirà quindicesimo ed è chiamato ad una rimonta degna di un campione del mondo, una rimonta alla Hamilton, per intenderci. Sulla sua strada, però, troverà traffico e soprattutto Leclerc, in dodicesima posizione con la sua Ferrari dopo aver conquistato la seconda piazza nelle qualifiche.

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