F1, GP Austria 2020: Leclerc, voto 10. Ferrari bocciata

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Paolo Ciccarone
In Ferrari Charles Leclerc protagonista di una gara da 10 in Austria: il monegasco soffre e ottiene un insperato secondo posto. Sebastian Vettel, invece, pasticcia
5 luglio 2020

Leclerc voto 10, Ferrari 4. Il GP d'Austria mette in primo piano i problemi di una squadra che rispetto all'anno scorso non ha saputo migliorare. Anzi, nei tempi in qualifica, tutte le squadre con motori Ferrari hanno perso rispetto a 12 mesi prima, al contrario degli altri. E in gara questo divario si è visto tutto. Con Racing Point, McLaren, Red Bull e Mercedes nettamente davanti. Che Leclerc sia un pilota veloce era ormai assodato. In Austria, invece, ha mostrato di avere testa e intelligenza. Ha corso al meglio, senza sbavature. Ha tenuto la scia di quelli davanti, controllando e duellando con Norris e Sainz senza esclusione di colpi. Ha saputo sfruttare il momento buono e trovarsi al posto giusto nel momento giusto.

Certo, lo hanno aiutato le penalizzazioni ad Hamilton, i ritiri di Verstappen e Albon, i problemi di Perez (penalizzato per eccesso velocità in corsia box) ma alla fine se c'è stato uno che non ha sbagliato nulla è stato proprio lui, Charles Leclerc. Che a onore del vero è piaciuto più in questa gara dove ha saputo soffrire e usare l'intelligenza, rispetto a quando, con un mezzo superiore, se ne è andato a vincere senza problemi. Per la Ferrari è una buona notizia, perché avere un pilota veloce che vince quando va bene è relativamente facile. Più difficile avere un pilota che sfrutta il massimo e usa la testa. Per fortuna con Leclerc questa combinazione c'è ed è l'unica nota positiva. Il resto meglio dimenticarlo.

Vettel ha commesso il classico errore da lotta ravvicinata. Si è girato tentando un assalto a Sainz (che l'anno prossimo sarà il suo sostituto alla Ferrari). Da potenziale quarto è finito ultimo e grazie alla safety car e ai ritiri altrui è riuscito a prendere un punto. Per giunta era davanti a Giovinazzi, ma il pugliese dell'Alfa Romeo non solo lo ha ripreso ma lo ha anche distanziato. Segno che qualcosa non funziona. Manca la lucidità e i nervi saldi. Specie adesso che la storia è finita potrebbe portare a clamorosi risvolti. Fra sette giorni ci sarà la controprova sulla stessa pista e con le stesse macchine. Se è solo un problema di regolazioni, la Ferrari dovrebbe risalire la china, anche se lottare contro Mercedes e Red Bull sarà dura. Ma almeno non doversela vedere con la McLaren e la Racing Point (pure Stroll, prima del ritiro, aveva infilato Vettel...) beh, questa è altra storia non proprio digeribile per i ferraristi...

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