F1, GP Austria 2022: le pagelle del Red Bull Ring

F1, GP Austria 2022: le pagelle del Red Bull Ring
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Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
I promossi e i bocciati del Red Bull Ring nelle pagelle del Gran Premio d'Austria 2022 di Formula 1
  • Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
11 luglio 2022

Ha vinto ancora una Ferrari, ma stavolta ha vinto la Ferrari giusta, puntualizzerebbero molti tifosi. Tuttavia la strada da percorrere in classifica è ancora tanta e tutta in salita, perché anche quando non vince, Verstappen limita i danni come solo i campionissimi sanno fare. E allora, voto 10 a Leclerc, come sempre velocissimo in qualifica e un martello in gara: bravo a sorpassare per ben tre volte Verstappen in pista, soprattutto nel primo tentativo si conferma abilissimo nel corpo a corpo. Resta l’ombra del duello di sabato con Sainz, ma anche quello forse è servito per chiarire alcune cose internamente, o almeno così si spera. L’auto rossa su cui puntare è lui.

Voto 8,5 a Verstappen, fenomenale nel prendersi la pole position, bravo a gestire nella Sprint Race, intelligente domenica a non insistere troppo quando capisce di essere in inferiorità tecnica: alla fine mantiene 38 punti di vantaggio consapevole che ancora una volta poteva andare peggio. Un po’ Senna, un po’ Prost, e scusate se è poco.

Soprattutto, poteva andare peggio per l’olandese se il motore di Sainz non fosse andato a fuoco quando lo spagnolo stava per attaccarlo. Effettivamente rispetto a inizio campionato Carlos jr. ha un altro passo, molto più vicino a Leclerc e a Verstappen e questo progresso è un merito assoluto. Di conseguenza si capisce anche che ora non si senta di correre da “seconda guida”. Anche in Austria però, ritiro a parte, ha dato l’impressione di essere complessivamente meno brillante del compagno di squadra. Voto 8 comunque per il recupero di prestazioni.

Ancora a podio Hamilton: fateci caso, ma da quando la Mercedes ha imbroccato un paio di aggiornamenti l’inglese ha ritrovato il ritmo anche rispetto al compagno di squadra. Comprensibile che la competitività del mezzo influisca anche sulla sua motivazione, anche se non lo ammetterà mai. In ogni caso è bello vederlo nelle prime posizioni, tanto più dopo una doppia gara tutta in rimonta per rimediare all’incidente in Q3. Voto 8, ben tornato.

Gran 4° posto anche di Russell, che rimedia nel migliore dei modi ad un contatto iniziale con Perez, con tanto di penalità. Sarà interessante vedere il giovane in inglese disputare un gran premio “pulito” con la monoposto aggiornata. Nell’attesa voto 7,5.

Ottimo anche il 5° posto di Ocon, con una Alpine veloce in rettilineo e dunque abbastanza a suo agio sulla pista austriaca. Per il francese un fine settimana sempre nelle zone alte della classifica: voto 8, resta da capire perché non corre sempre così.

Sesto posto per Schumacher, che dopo Silverstone ci ha preso gusto: in Austria ha disputato un fine settimana perfetto, centrando la Q3 il venerdì e il 9° posto il sabato (ma ne aveva per passare Magnussen) dopo un gran duello con Hamilton, poi la domenica ha rotto gli indugi superando anche il compagno di squadra e disputando una gara di grande spessore. Resta da vedere se d’ora in avanti saprà sempre esprimersi su questi livelli, intanto voto 8.

Salva il salvabile Norris con un 7° posto sudatissimo, cosa che la dice lunga sulla competitività tecnica della McLaren: l’inglese passa buona parte della gara dalle parti di Magnussen, sperando di salvare la carrozzeria. Ci riesce: voto 7,5 anche per questo.

Ottavo il pilota danese della Haas, tornato a essere veloce e consistente, anche se stavolta complessivamente meno rapido del compagno di squadra: in ogni caso mantiene il sangue freddo nei tanti duelli che lo vedono protagonista e porta a casa altri punti preziosi. Voto 7,5.

A punti anche Ricciardo, ed è davvero triste pensare che questa sia quasi una notizia: dopo una qualifica orrenda il venerdì, il sabato l’australiano risale piazzandosi alle spalle di Norris: la domenica però mentre il compagno di squadra va all’attacco, pur con una monoposto spuntata, Ricciardo dà l’idea di perdersi un po’ nel ritmo di gara, anche se alla fine il risultato lo premia. Voto 6,5, premio di consolazione.

Chiude la zona punti Alonso, dopo una gara tutta in rimonta per colpa di un problema tecnico: ancora una volta lo spagnolo non si risparmia nel lottare a centro gruppo: come sempre voto 8 per l’infinita tenacia, non male per uno che già qualche anno fa diceva che la F1 non gli interessava più…

Fuori dai punti, voto 7,5 ad Albon che ha accarezzato a lungo il sogno di un altro arrivo a punti: il thailandese riesce sempre a metterci del suo rispetto ad una monoposto che pur evoluta non è improvvisamente diventata un cigno. Meritava di tornare in F1, è giusto dirlo anche quando non riesce ad andare a punti.

Voto 7 a Bottas, che sfiora la zona punti dopo essere partito dai box: come si dice, a volte l’importante è provarci.

Voto 5 all’AlpaTauri e ai suoi piloti Gasly e Tsunoda: la monoposto sembra mancare di sviluppi, forse il budget è inferiore a quello che la proprietà del team farebbe pensare, ma non è che i suoi piloti stiano facendo molto per ribaltare la situazione. Demoralizzati.

Voto 5 anche a Vettel, per due volte spedito fuori pista da un avversario, ma perché tentare un sorpasso così rischioso all’esterno su una pista dove passare non è poi così difficile? L’esperienza dovrebbe portare consiglio…

Per lo stesso motivo, voto 4 a Perez, toccato da Russell mentre cercava un difficile soprasso all’esterno. In quella curva un po’ tutti si sono trovati nel corso degli anni in entrambi i ruoli, imparando che passare all’esterno è possibile ma solo con un netto vantaggio e un po’ di collaborazione da parte dell’avversario. Era proprio il caso di rischiare tutto al primo giro? Sul messicano pesa inoltre l’aggravante di essersi fatto anche annullare la Q3 per un taglio di pista in Q2 non rilevato subito. Assente per il fine settimana.

Ecco, i famigerati track limits: sì dirà che la regola è chiara, è uguale per tutti e la rilevazione è automatica e dunque non opinabile, ma al limite i piloti fanno oggettivamente fatica a capire se sono rimasti dentro o fuori e sono pagati per andare appunto al limite, della macchina e della pista. Perché si fanno dei cordoli così indulgenti se poi i piloti non possono sfruttarli? Per ragioni di sicurezza dirà qualcuno, ma stranamente certe cose capitano solo su alcune piste. Misteri della FIA, nel dubbio voto 0 sperando che prima o poi qualcuno trovi una soluzione. Dai, non può essere così difficile.

GP Austria 2022, le pagelle

Leclerc 10

Verstappen 8,5

Sainz 8

Hamilton 8

Ocon 8

Schumacher 8

Alonso 8

Russell 7,5

Norris 7,5

Magnussen 7,5

Albon 7,5

Bottas 7

Ricciardo 6,5

Gasly 5

Tsunoda 5

Vettel 5

Perez 4

Track limits 0

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