F1, GP Baku 2019: Leclerc, dagli errori si impara

Pubblicità
Paolo Ciccarone
Charles Leclerc ha commesso un errore grave nelle qualifiche del Gran Premio dell'Azerbaijan. Ma dagli sbagli si impara
27 aprile 2019

BAKU - Succede. A volte succede di sbagliare e sprecare tutto in un lampo. E' successo a Charles Leclerc durante le qualifiche e quella che poteva essere una pole che avrebbe lanciato verso una giornata trionfale, è diventata l'occasione per darsi dello stupido. Lo ha detto via radio e poi ai box. Ragazzo onesto, poco da dire. Uno che dagli errori impara e quindi, alla luce del futuro, è un errore che gli farà bene. Ma da tutto questo sono usciti ancora gli uomini in grigio, con Bottas davanti ad Hamilton per appena 59 millesimi. E c'è da dire che su questa pista Bottas è sempre andato bene, anche se poi ha vinto Lewis. La speranza è che non accada anche in gara stavolta, ma a complicare le cose ci sono un paio di elementi.

Vettel, terzo, e Verstappen quarto, ovvero una seconda fila da maneggiare con cura. Perché Sebastian non sembra essere in palla. Certo, non ha sbattuto ma nel week end è sempre stato dietro a Leclerc, come dire che il potenziale della Ferrari non è quello mostrato da Vettel. Altro elemento, Verstappen non ha un missile sotto alle chiappe ma è sempre lì, se la gioca di classe, è quel valore aggiunto nella F.1 di oggi che merita attenzione. Ecco, con un passo gara della Ferrari decente e competitivo, con un Leclerc che dalla quinta fila può inserirsi al vertice (ci sarebbe da scommettere sulla sua vittoria vista la determinazione del ragazzo) e un Verstappen che se è davanti chiude tutti i varchi possibili, la corsa si preannuncia davvero sfiziosa. Al di là dei tombini che saltano (successo già in passato e pure in posti al top, leggi Montecarlo) errori incredibili come Leclerc e prima ancora di Kubica nello stesso punto, ovvero la curva 8, quella in cui nella prima edizione, a mezzanotte inoltrata, si limava e si usava la fiamma ossidrica per allargare di qualche centimetro una idiozia chiamato tracciato da GP (in gara ci sarà la bandiera gialla fissa, non si può sorpassare).

Questo per quanto riguarda davanti, invece da Baku, almeno in prova, è rinato Antonio Giovinazzi. In qualifica ha segnato l'ottavo tempo, davanti a Raikkonen e per uno che finora era sempre dietro, è un bel segnale. Sarebbe stata una quarta fila, davanti a Leclerc, ma la terza centralina montata sul suo motore lo farà partire 10 posizioni più indietro. Se il passo gara sarà quello mostrato in prova, Antonio sarà un protagonista del GP perché ha le basi per fare bene. In fondo qui ha vinto partendo ultimo e lo ha fatto due volte di fila, sta a vedere che ha dimenticato come fare. Comunque, al di là di tutto e di come andrà, per lui è stato positivo lottare per le prime posizione e scavalcare il compagno di squadra. Serviva una scossa, speriamo sia la rinascita del pilota pugliese.

Pubblicità