F1 GP Canada 2013: le pagelle di Montreal

F1 GP Canada 2013: le pagelle di Montreal
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Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
In Canada si impone su tutti Vettel, mentre le Ferrari portano a casa punti con affanno. Bene ancora una volta le Mercedes, tutto da rifare invece in Casa McLaren. Bottas e Vergne astri nascenti
  • Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
10 giugno 2013

Il circuito di Montreal è, insieme a Monza, l'unica pista ad alta velocità rimasta in calendario: non proprio il terreno ideale per le Red Bull, sempre piuttosto lente in rettilineo e che ormai non possono più contare nemmeno sugli scarichi magici che ne incollavano a terra il retrotreno sparandole fuori dalle chicane come proiettili. In teoria quindi, questa non era esattamente la pista più adatta ai "bibitari".

Vettel: uno schiacciasassi

E invece Vettel ha trionfato: in prova, dove su pista bagnata ha ricordato a tutti che nel 2008 - con la piccola Toro Rosso - non fu un caso se vinse a Monza sotto il diluvio, e in gara, dove ha impresso fin dal primo giro un ritmo insostenibile per tutti. E siccome la gara di Webber è andata ben diversamente, viene da pensare che questa vittoria sia più di Vettel che di Newey. Voto 10, schiacciasassi.


A proposito di Webber, l'australiano si qualifica benino, sta lontano dai muri e porta a casa punti pesanti, dimostrandosi ancora una volta un'ottima seconda guida, però Vettel sembrava essere di un altro pianeta, e la cosa non è una novità. Per l'australiano comunque voto 7, concreto.

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Vettel accarezza il toro rosso della sua Red Bull RB9

Alonso: "solo" un 6 per le qualifiche da incubo

E voto 7, ma non di più, anche ad Alonso, che parte 6° e rimonta con tenacia fino al 2° posto, però la sua gara lascia l'amaro in bocca per quel che sarebbe potuto essere e non è stato. Perché il ritmo di gara degli ultimi 20 giri era da vittoria, ma a inizio gara il ritardo accumulato è stato davvero rilevante, troppo: in Ferrari dichiaravano ai microfoni Rai che era tutto sotto controllo, che Alonso stava andando all'85% per gestire le gomme, ma poi si è fermato solo un giro dopo rispetto all'indemoniato Vettel. Quindi a che pro girare con il freno a mano tirato a inizio gara se poi non si riescono a fare "stint" più lunghi? Tanto più che, come aveva sottolineato anche Alonso dopo le qualifiche, in Canada superare è possibile: quindi perchè non lanciarsi subito alla rincorsa di Vettel? Probabilmente in Ferrari non si fidavano della durata delle gomme tirando al massimo con il pieno di carburante. Eppure proprio la Ferrari in teoria dovrebbe essere "gentile" con le Pirelli....

Per mantenere vive le speranze del Mondiale la Ferrari deve smettere di partire dalla terza fila e di concedere secondi su secondi di vantaggio a inizio gara


Una cosa è certa però: per mantenere vive le speranze del Mondiale bisogna smettere di partire dalla terza fila e di concedere secondi su secondi di vantaggio a inizio gara. Vettel non ha bisogno di certi regali, e amministrare un piazzamento quando si deve soprattutto recuperare in classifica - e non poso - serve a poco. Anche perchè Vettel non sbaglia e le Red Bull non si rompono. La rimonta in gara di Alonso sarebbe almeno da 8, ma le qualifiche sono state ancora una volta un incubo, e non siamo sicuri che sia solo colpa della Ferrari che ci mette di più a mandare in temperatura le gomme, perchè l'esordiente Bottas ha agguantato la seconda fila con una precarissima Williams... E qui, sorge un'altra domanda: va bene l'armonia di squadra, ma a volte la sensazione è che in Ferrari siano fin troppo pronti ad assumersi anche responsabilità non proprie per coprire prestazioni semplicemente poco brillanti dei piloti, e non siamo sicuri che a lungo andare sia l'atteggiamento migliore.

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Alonso ha condotto una gara strepitosa risalendo dalla sesta fino alla seconda posizione. In qualifica però lo spagnolo deve migliorare radicalmente


Qualifiche ancora peggiori, riscattate solo in parte da una bella gara anche per Massa, che però finisce comunque doppiato dal suo compagno di squadra, dopo un altro incidente il sabato: per lui quindi voto 5, e per fortuna che la prossima gara si corre a Silverstone, in un ex aeroporto, dove i muretti sono piuttosto lontani....


Esce da Montreal molto deluso anche Raikkonen, che si qualifica maluccio e in gara fa anche peggio, navigando quasi a centro gruppo dove lotta con piloti e auto di ben altre ambizioni: questa evidentemente non era la pista della Lotus, ma stavolta il finlandese non è riuscito a metterci del suo. Per lui voto 5, con tanta voglia di una pronta rivincita.

Bottas: potenziale campione

Voto 8 invece a Bottas, che ha trascorso il sabato sera a fare la danza della pioggia e domenica mattina, quando ha visto il sole, ha capito subito che non sarebbe stata la sua giornata. Infatti dopo una partenza infelice è stato inesorabilmente superato giro dopo giro da tutti i piloti che disponevano di una monoposto migliore. Cioè quasi tutti. Però la sua impresa nelle qualifiche rimane: è un potenziale campione.

Voto 8 a Bottas, che ha trascorso il sabato sera a fare la danza della pioggia e domenica mattina, quando ha visto il sole, ha capito subito che non sarebbe stata la sua giornata


Voto 4 a Maldonado, che in qualifica non spicca come il compagno di squadra ma si distingue in gara, per l'ennesimo contatto evitabile. Per il sedile in Williams i suoi sponsor pagano diversi milioni l'anno: chissà se nel suo contratto di "noleggio" c'è anche una franchigia...

Hamilton 9, 8 a Vergne

Voto 9 invece a Hamilton, che in Canada torna di prepotenza davanti a Rosberg disputando un week end quasi perfetto: la pole gli sfugge di pochissimo, ma agguanta comunque la seconda fila e in gara gestisce al meglio le gomme, cedendo solo ad Alonso nel finale. Di più non poteva proprio fare.


Voto 6 a Rosberg, che in gara commette qualche errorino di troppo in frenata e in generale non mostra nè la velocità nè la capacità di gestire le gomme di Hamilton. Sarà per la prossima volta. Il tedesco potrebbe imparare l'arte da Di Resta, che con la Force India risale dal fondo grazie ad una strategia ad un solo pit stop: non sarà stata una gara spettacolare, la sua, ma è stata comunque un'impresa. Voto 8, meritatissimo, per lo scozzese.

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Le Mercedes hanno dimostrato di essere molto competitive


E voto 8 anche a Vergne, che si qualifica nella top ten e in gara rimane stabilmente in zona punti, fino a cogliere un preziosissimo 6° posto. Il francese ha già dimostrato di non essere l'erede di Vettel nel vivaio Red Bull, ma sta comunque crescendo bene. 

McLaren: gravemente insufficiente

Voto 4 infine alla McLaren, che nemmeno in una pista atipica come quella canadese è riuscita a emergere dalla crisi tecnica di quest'anno, anzi. Per un team come quello inglese, arrivare in fondo con entrambe le monoposto senza particolari problemi tecnici e rimanere fuori dalla zona punti è indice di una situazione veramente difficile, alla quale nemmeno i piloti sembrano riuscire a sopperire, nè sul bagnato in qualifica nè sull'asciutto in gara. E negli ultimi 10 giri la depressone di Perez e Button era tale che non avevano nemmeno voglia di prendersi a ruotate per l'11° posto....

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