F1, GP Cina 2019: le pagelle di Shanghai

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Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
I promossi e i bocciati di Shanghai nelle pagelle del Gran Premio di Cina 2019
  • Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
15 aprile 2019

A volte vincere è anche questione di riflessi, come quelli di Hamilton che beffa Bottas allo spegnersi dei semafori e s’invola in una prima posizione che non perderà più. Detta così sembra una gara un po’ noiosa e in effetti così è stato, per chi stava a guardare, però è difficile fare una colpa all’inglese di avere guidato ancora una volta in modo perfetto. Mai un errore, un’incertezza o anche solo la sensazione che Bottas potesse riprenderlo. Cuore, testa e ritmo, come in grandissimi. Ed Hamilton nel GP numero 1.000 conferma ancora una volta di esserlo. Voto 9.

Troppo forte, l’inglese, anche per il compagno di squadra, che pure al sabato gli aveva fatto un bello scherzetto, ma un conto è tirare fuori dal cilindro un giro magico, un altro ripetersi per 56 volte di fila. Bottas ha corso bene, ma per battere un Hamilton così ci vogliono altre risorse. Intanto voto 8, anche e soprattutto per averci provato al sabato.

Per Vettel quello in Cina è stato il primo podio della stagione, alla terza gara, e già qui c’è tutto un inizio di stagione molto più tribolato del previsto, proprio nell’anno in cui la monoposto sembrava promettere ben altro. Stavolta però poche storie, a mancare è stata l’auto, alla voce prestazione: il tedesco si è qualificato 3° ma contro queste Mercedes non c’era niente da fare. Una menzione d’onore per il modo in cui ha vinto il duello con Verstappen, scacciando i fantasmi dello scorso anno e chissà, speriamo anche quelli che lo accompagnano da troppo tempo. Certo però che se fai il fenomeno e via radio dici che ne hai di più del tuo compagno di squadra, quando questo ti lascia passare dovresti andar via, anche se le tue gomme sono ormai andate, altrimenti fai solo la figura del bambino capriccioso… E poi viene un ultimo pensiero maligno: ma questa monoposto sulla carta velocissima ma evidentemente difficile da mettere a punto, chi dovrebbe sistemarla se non il quattro volte campione del mondo? Voto 7,5 di incoraggiamento, ma la sensazione è che qualcosa si stia pericolosamente rompendo nel rapporto d’amore tra la Ferrari e Vettel.

Terza posizione per Vettel in Cina
Terza posizione per Vettel in Cina

Anno nuovo, motore nuovo, ma la Red Bull rimane la terza forza di campionato, e chissà che Verstappen non decida di cercare soddisfazioni maggiori altrove… nel frattempo l’olandese continua a fare la differenza con una monoposto buona ma non vincente, restando per tutta la gara una spina nel fianco per i ferraristi e asfaltando ancora una volta il compagno di squadra. Voto 8 per la tenacia.

Solo 5°, ma poteva essere 3° Leclerc, per la verità più fortunato che bravo a trovare il corridoio giusto alla partenza. Poi effettivamente sembrava che Vettel ne avesse leggermente di più, ma proprio il monegasco aveva mostrato in Bahrein che se davvero è così, semplicemente sorpassi e vai via. Invece ha dovuto far passare Vettel con il risultato di rovinare le proprie gomme, per poi fare da cavia in una strategia che era abbastanza facile capire che difficilmente avrebbe portato a qualcosa di buono. Voto 7,5, frenato.

6° posto e giro veloce per Gasly, ma c’è poco da entusiasmarsi perché con un pit stop a fine gara sono capaci un po’ tutti. Piuttosto questa è stata la gara migliore del francese da quando corre in Red Bull, ma gli oltre 8 decimi (!) beccati da Verstappen in Q3 fanno capire che c’è ancora molto da fare. Voto 6, in progresso ma che fatica…

Buon 7° posto per Ricciardo, finalmente al traguardo e finalmente a punti con la Renault, oltre che “primo degli altri” che in questo momento è il massimo a cui può ambire con la monoposto francese, e nemmeno sempre. Voto 7 di incoraggiamento.

Alle sue spalle, fa ancora una volta la differenza Perez, con una Racing Point che quest’anno è semplicemente una discreta monoposto ma niente di più: il messicano però in gara recupera con mestiere, lottando con piloti sulla carta meglio attrezzati di lui. Voto 7,5, mastino.

Ancora a punti anche Raikkonen, tre volte su tre, anche se stavolta è solo un 9° posto: che fosse una gara difficile però si era capito già dalle qualifiche più tribolate del solito, ma il finlandese lotta come un leone, tiene un ritmo sempre elevato per il mezzo a disposizione e porta a casa un altro bel risultato. Voto 8, perché a quell’età e con quel conto in banca lottare così per un 9° posto non è roba da tutti.

A punti in Cina anche Kimi Raikkonen
A punti in Cina anche Kimi Raikkonen

Chiude la zona punti Albon, dopo il gran botto del sabato mattina che lo costringe, tra le altre cose, a saltare le qualifiche: come sottolineato anche da altri, forse l’impresa più bella della gara è stata la sua, anche considerando il mezzo - discreto ma niente di più - a disposizione. Voto 9, sorprendente.

Fuori dai punti, voto 5 a Stroll che dopo un bel inizio di campionato in Cina è tornato a perdersi, mentre il suo compagno dimostrava a tutti che il potenziale dell’auto sarebbe ben altro.

E voto 5,5 a Giovinazzi, sul quale sembra davvero accanirsi la sfortuna. Per un problema tecnico perde parte delle prove e pure le qualifiche, e in gara la squadra per punta su una strategia che lascia a dir poco perplessi. Fino a qui il libro delle scuse. Però va anche detto che nei primi giri era vicino a Raikkonen, solo che il finlandese è riuscito a risalire, l’italiano no. Certo, strategia sbagliata e mancanza di riscontri non aiutano, specie se non hai una grande esperienza dalla tua, però occorre una svolta, anche psicologica.

Voto 5, soprattutto, alla Ferrari, che dà l’impressione di avere realizzato un’auto velocissima che però nessuno sa bene come mettere a punto... E poi francamente anche a livello di strategie le idee sono parecchio confuse. Di sicuro, a Maranello dovranno capire come gestire i due piloti, perché il teatrino di Shangai è servito solo a far perdere tempo a entrambi. Nel frattempo Hamilton e la Mercedes sono in fuga e, salvo ribaltoni clamorosi, la verità è che alla terza gara il Mondiale è già compromesso.

La Ferrari delude in Cina
La Ferrari delude in Cina

GP Cina 2019, le pagelle

Hamilton 9

Albon 9

Bottas 8

Verstappen 8

Raikkonen 8

Vettel 7,5

Leclerc 7,5 

Perez 7,5

Ricciardo 7

Gasly 6

Giovinazzi 5,5 

Stroll 5 

Ferrari 5 

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