F1, GP Emilia-Romagna 2021: le pagelle di Imola

F1, GP Emilia-Romagna 2021: le pagelle di Imola
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Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
I promossi e i bocciati di Imola nelle pagelle del Gran Premio del Made in Italy e dell'Emilia-Romagna 2021 di Formula 1
  • Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
19 aprile 2021

Comunque vada a finire, sarà un grande duello. È questa la conferma più bella arrivata da Imola, perché ormai non ci sono più dubbi: per la prima volta in carriera Verstappen ha la macchina per puntare al bersaglio grosso, quel titolo mondiale che sente di meritare già da un po’. Ma l’auto da sola non basta e infatti da parte sua l’olandese, dopo avere pasticciato un po’ in qualifica ( per sua stessa ammissione), in gara non ha sbagliato niente: una partenza fulminante infilandosi in modo millimetrico tra Hamilton e l’erba bagnata (dieci cm più a sinistra e sarebbe stato un disastro, come Russell avrebbe poi illustrato chiaramente), una chiusura sull’inglese dura ma non scorretta, quindi una volata costruita giro dopo giro, decimo dopo decimo, su una pista difficile già di suo e resa insidiosa dalla pioggia, mentre dietro di lui succedeva un po’ di tutto. Voto 10, favorito con merito.

Per certi versi opposto il week end di gara di Hamilton, che sabato ha conquistato una pole position da incorniciare, l’ennesima, anche stavolta con la sensazione che fosse merito più del pilota inglese che della macchina. In gara invece una partenza così così e una riconcorsa determinata, fino ad un’ingenuità che poteva essere fatale; poi la bandiera rossa, una seconda occasione e una rimonta feroce. Voto 8,5 per la determinazione: quando devi inseguire è dura anche per il Re, ma sospettiamo che Hamilton sotto sotto non aspettasse altro.

Sul podio con merito anche Norris, velocissimo già in qualifica salvo penalizzazione, quindi in gara una rimonta favorita dalla bandiera rossa ma non per questo meno entusiasmante, con tanto di sverniciata al compagno Ricciardo. Voto 9, forse il suo momento migliore in carriera.

Subito dietro, avrebbe meritato il podio anche Leclerc per come ha tirato sempre, senza sbagliare praticamente niente, volando sui cordoli al sabato, non mollando mai per tutta la gara. La bandiera rossa ha annullato il vantaggio che aveva costruito e quindi è diventato preda facile di Norris ed Hamilton, ma l’ennesima dimostrazione di talento rimane. Voto 9, certezza.

Dietro di lui Sainz, nemmeno molto lontano dal compagno di squadra sotto la bandiera a scacchi, ma a volte le classifiche mentono: lo spagnolo pasticcia in qualifica e anche in gara commette troppi errori nella foga di rimontare. Forse al suo primo gran premio in Italia con la Ferrari lo spagnolo ci ha messo fin troppo cuore, lui solitamente così razionale. Voto 6 perché alla fine è arrivato comunque 5° in una giornata in cui in tanti hanno combinato disastri ben maggiori, ma può fare molto di meglio.

Un altro che può e deve fare di più è Ricciardo: va bene l’adattamento alla nuova squadra, ma dopo il Bahrein anche a Imola Norris ha mostrato ben altro passo rispetto a lui. Voto 6 con la stessa motivazione di Sainz, ma qui urge immediato risveglio.

7° Stroll, che anche a Imola ha dimostrato di essere un pilota veloce e consistente: voto 7,5. Per il canadese l’apprendistato probabilmente è stato più lungo del dovuto (e di quello che sarebbe stato concesso a molti altri), ma ancora una volta è stato lui il pilota di punta in Aston Martin, anche se stavolta ad azzoppare Vettel (voto 6 di incoraggiamento) sono state più che altro la partenza dalla pit line e quindi la penalità in gara (per colpa della squadra), fino al ritiro nelle fasi finali.

Alla fine anche Gasly è andato a punti, 8°, dopo avere tentato la carta delle full wet a inizio gara: la classica mossa che se il tempo gira a tuo favore sei un genio, altrimenti diventi una chicane mobile. Sappiamo tutti come è andata a finire, ma di questo il francese non ha colpe: semmai la squadra avrebbe potuto e dovuto richiamarlo qualche giro prima. Voto 7, vittima delle circostanze.

Primi punti stagionali per Ocon, anche se per il francese probabilmente conta di più essere sempre stato davanti ad Alonso, anche e soprattutto in qualifica. Con questa Alpine, per il momento, qualche punticino e vincere il duello con il box accanto è il massimo che si possa sperare: voto 7,5, in crescita.

Discorso opposto per Alonso: va bene il primo punto stagionale, ma ad Imola Ocon si è dimostrato globalmente più competitivo di lui e sicuramente lo spagnolo non sarà stato in vena di festeggiamenti a fine gara. Voto 6,5, capita anche ai migliori.

Fuori dai punti, voto 5 a Perez: ammettiamo che il messicano ci sta simpatico e dopo anni a scrivere che meriterebbe una vettura di vertice dopo l’occasione bruciata in McLaren eccolo finalmente sulla Red Bull nell’anno buono. Perfetto al sabato, in gara però prima perde la posizione su Leclerc per una sbavatura e quindi finisce nel sabbione a pista ormai asciutta, buttando punti preziosi. Con la sua esperienza e con l’auto che ha a disposizione le attese sono ben altre.

A proposito di attese: Tsunoda aveva incantato in Bahrein, ma su una pista vecchio stile come Imola il giapponese ha semplicemente mostrato di dover fare ancora tanta esperienza, come è naturale che sia. Nelle barriere in Q1 al sabato, nella sabbia anche lui la domenica mentre inseguiva la zona punti. Voto 5, giusto per ricordarsi che in F1 non c’è niente di facile.

Avrebbe concluso 9° Raikkonen, invece per un’ingenuità nella procedura di ripartenza si ritrova 13° nella classifica ufficiale: la bella gara rimane, però certe ingenuità si pagano care. Voto 6,5 per quello che comunque ha mostrato in pista.

Con la stessa motivazione, voto 7 a Giovinazzi, dietro (di poco) a Raikkonen, ma solido a punti finché un detrito non lo ha costretto ad una sosta in più: mezzo voto in più del compagno di squadra perché tanto per cambiare Antonio non ha colpe. Ma perché capitano tutte a lui?

Voto 4 a Bottas, e l’incidente non c’entra: qualifica opaca e una gara se possibile ancora peggio, quando Hamilton ha mostrato chiaramente nel finale che con questa Mercedes è possibile superare anche a Imola. Certo, nella prima metà di gara la pista era viscida fuori traiettoria, però non è così che il finlandese conserverà il posto in squadra.

Unica consolazione per lui, il principale candidato a sostituirlo ha disintegrato con un’unica manovra azzardata la sua Williams e la Mercedes che vorrebbe tanto guidare il prossimo anno: non proprio il modo migliore per richiamare l’attenzione di Toto Wolff, anche se sicuramente così si è fatto notare… Voto 0 a Russell quindi, con la sensazione che al suo terzo anno sulla Williams gli manchi ormai un po’ di serenità.

E voto 0 anche alla FIA, che insiste nel complicare anche le cose più semplici, come ad esempio i limiti del tracciato: sensori annegati nell’asfalto, moviole, spettatori e telecronisti che ormai hanno perso la vista guardando i replay, giri esaltanti cancellati dopo pochi secondi… E pensare che un sistema per risolvere tutto ci sarebbe: la vecchia, economica ghiaia. A Imola in alcuni punti c’era mentre in altri si sono affidati alla tecnologia: bene, così è stato chiaro per tutti quale dei due sistemi è più efficace. Per tutti tranne che per la FIA.

Nonostante la FIA, voto 10 a questo mondiale di F1: in inverno ci eravamo quasi rassegnati ad un replay dell’ennesimo trionfo Mercedes, invece sta uscendo il campionato più bello da un sacco di anni a questa parte. Ad Imola, sabato, i primi tre piloti erano raccolti in un decimo, i primi 8 in mezzo secondo. Non vediamo l’ora di assistere alla prossima gara, ed era davvero tanto, troppo tempo che non capitava.

GP Imola 2021, le pagelle

Verstappen 10

Mondiale F1 10

Norris 9

Leclerc 9

Hamilton 8,5 

Ocon 7,5

Stroll 7,5

Giovinazzi 7 

Alonso 6,5

Raikkonen 6,5 

Sainz 6

Ricciardo 6

Vettel 6 

Perez 5

Tsunoda 5

Bottas 4 

Russell 0

FIA 0

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