F1, Gp Germania 2016: vince Hamilton

F1, Gp Germania 2016: vince Hamilton
Pubblicità
Vittoria per Lewis Hamilton nel Gran Premio di Germania, davanti a Daniel Ricciardo e Max Verstappen. Quinto e sesto posto, rispettivamente, per Vettel e Raikkonen
31 luglio 2016

Mercedes sugli scudi nella gara di casa, ad Hockenheim: ad aggiudicarsi il Gran Premio di Germania, giunto alla sessantaduesima edizione, è stato Lewis Hamilton. Quella in terra tedesca è la sesta vittoria stagionale e la quarantanovesima in carriera per il pilota inglese. Si tratta del terzo successo in Germania per l’alfiere della scuderia di Brackley, giunto a sole due vittorie da Alain Prost nella classifica dei piloti più vincenti di tutti i tempi. Hamilton va in vacanza con diciannove punti di vantaggio nel mondiale sul rivale, il compagno di squadra, Rosberg, beffato proprio nella sua gara di casa. Un altro successo pesante in ottica mondiale, quello di Hamilton, in grande forma nelle ultime gare di questa stagione 2016, che diventa sempre più nel segno del tre volte campione del mondo britannico.

Hamilton ha preso la testa della corsa approfittando della partenza sotto le aspettative di Rosberg, e ha guadagnato un margine discreto – 5 secondi – sul secondo classificato, Verstappen. Hamilton ha poi effettuato la sua sosta al termine del tredicesimo giro, scegliendo gomme soft e rientrando al comando della corsa. È stata poi la volta del ritorno alla supersoft, per il terzo stint. Dopo aver montato la mescola soft per l’ultima fase di gara, Hamilton ha gestito sapientemente la corsa fino alla bandiera a scacchi.

Seconda posizione per il pilota della Red Bull, Daniel Ricciardo. Ricciardo, terzo grazie alla partenza lentissima di Rosberg, è riuscito a difendersi sapientemente dagli attacchi del tedesco nei primi giri della corsa. Gomme soft per l’australiano nel secondo stint, e supersoft nel terzo. Dopo il valzer dei pit stop, Ricciardo si è ritrovato in quarta posizione. L’australiano si è lanciato all’inseguimento del compagno di squadra, Verstappen, e lo ha superato nel corso del trentanovesimo giro. Dopo la sosta per montare gomme supersoft, Ricciardo è rientrato in terza posizione, e si è dovuto vedere dall’avvicinamento di Verstappen. Ricciardo, secondo dopo la sosta di Rosberg, ha spinto ulteriormente, riuscendo a guadagnare terreno sul compagno.

Ricciardo ha preceduto il compagno di squadra, Max Verstappen. Verstappen, balzato in seconda posizione al via, sopravanzando Rosberg e il compagno di squadra, Ricciardo, all’esterno in curva 2, con la solita baldanza. Verstappen, rientrato ai box al termine del decimo giro, ha scelto pneumatici supersoft: una scelta che non ha pagato in termini prestazionali. Dopo essere rientrato ai box per montare gomme soft, Verstappen è stato sorpassato da Rosberg in pista: il tedesco ha staccato tardi in curva 6, spingendo l’olandese fuori pista. Verstappen ha poi subito il sorpasso da parte del compagno di squadra, Ricciardo. Il pilota olandese ha montato pneumatici supersoft al termine del quarantaquattresimo giro, e si è lanciato all’inseguimento di Ricciardo, senza però riuscire ad impensierirlo.

È notte fonda, invece, per Nico Rosberg, quarto al traguardo. Partenza orribile, di nuovo, per Rosberg, che stavolta ha pagato un conto più salato del solito: l’alfiere della Mercedes è scivolato in quarta posizione. Il pilota tedesco ha cercato di sopravanzare Ricciardo all’esterno in curva 6, dovendosi però arrendere di fronte alla strenua difesa dell’australiano. Rosberg ha effettuato la prima sosta per montare gomme supersoft al termine del decimo giro, rientrando alle spalle di Alonso, poi superato, e rimanendo dietro ai due alfieri della Red Bull. Il pit stop è stato lento, per problemi nel montaggio della posteriore sinistra. Rosberg si è poi lanciato all’inseguimento di Ricciardo, invano: il tedesco non è riuscito ad avvicinarsi all’australiano abbastanza da superarlo, ed ha accorciato lo stint con le supersoft, rientrando ai box dopo 16 giri, per montare gomme supersoft.

Rosberg si è ritrovato vicinissimo a Verstappen dopo la sosta dell’olandese, e lo ha sorpassato in curva 6, finendo, però, sotto investigazione per aver costretto l’olandese ad uscire fuori pista. A Rosberg, salito in seconda posizione dopo la sosta di Ricciardo, è stata comminata una penalità di cinque secondi per questa manovra. Il pilota tedesco, non particolarmente veloce in questa fase di gara, ha visto avvicinarsi Ricciardo, subentrato a Verstappen in terza posizione. Il tedesco è rientrato ai box – scontando la sua penalità – al termine del giro numero 43, rientrando alle spalle dei due piloti della Red Bull e dei due della Ferrari, in sesta posizione, diventata quarta dopo le soste dei due alfieri della Rossa.

Ha chiuso la corsa in quinta posizione il pilota della Ferrari, Sebastian Vettel. Vettel, dopo aver sopravanzato Raikkonen in partenza, ha cercato di attaccare Rosberg, senza riuscirci. Vettel ha effettuato la sua prima sosta per montare gomme soft al termine del dodicesimo giro. Il tedesco ha scelto gomme supersoft per il suo terzo stint, e ha superato Bottas per salire in quinta posizione. Vettel ha preferito allungare lo stint, nonostante l’invito a rientrare ai box da parte del muretto. Una volta montati pneumatici soft, Vettel si è trovato in quinta posizione, dietro a Rosberg.

Segue il compagno di squadra di Vettel, Kimi Raikkonen. Raikkonen, sorpassato da Vettel in partenza, ha scelto pneumatici soft per il suo secondo stint, così come il suo compagno di squadra. Raikkonen ha accusato problemi nell’inserimento della prima marcia al termine del suo pit stop, perdendo tempo, e ha successivamente scelto la mescola supersoft per il suo terzo stint. Gomme gialle, invece, per l’ultima fase della gara del finlandese, rimasto in sesta posizione. La Ferrari è diventata la terza forza di questo mondiale 2016: la Red Bull, infatti, con il risultato di oggi ha perfezionato il sorpasso in classifica costruttori, alla prima gara sotto l’egida del nuovo direttore tecnico della Rossa, Mattia Binotto.

Settima posizione per uno degli idoli di casa, Nico Hulkenberg, della Force India, che ha preceduto l’alfiere della McLaren, Jenson Button. Completano la top ten il pilota della Williams, Valtteri Bottas, e Sergio Perez, della Force India. Undicesimo è il pilota della McLaren, Fernando Alonso, che ha preceduto l’alfiere della Haas Racing, Esteban Gutierrez. Alonso è stato autore di un sorpasso deciso ai danni del suo ex compagno di squadra, Massa, nelle prime fasi di gara, e su Gutierrez, nel corso del suo secondo stint.

Seguono il compagno di squadra di Gutierrez, Romain Grosjean, e l’alfiere della Toro Rosso, Carlos Sainz, autore di un bel sorpasso ai danni di Massa ad inizio gara. Quindicesima posizione per Danill Kvyat, della Toro Rosso, davanti al pilota della Renault, Kevin Magnussen, e all’alfiere della Manor, Pascal Wehrlein, protagonista di un contatto con Haryanto ad inizio gara. Chiudono lo schieramento Marcus Ericsson, della Sauber, Jolyon Palmer, in forza alla Renault, e il pilota della Manor, Rio Haryanto.

Gara da dimenticare, quella dell’alfiere della Williams, Felipe Massa: il pilota brasiliano, protagonista di un contatto in partenza, è poi precipitato in classifica, complice anche il danneggiamento della sospensione posteriore sinistra ad inizio gara, prima del ritiro, nel corso del trentottesimo giro. Ritiro anche per Felipe Nasr, della Sauber.

La corsa minuto per minuto

15.33 Lewis Hamilton vince il Gran Premio di Germania!

15.32 Button su Bottas.

15.28 Perez in pressing su Alonso. Ha la meglio il messicano.

15.25 Hulkenberg su Bottas.

15.23 Ritiro per Nasr.

15.20 Forse potrebbe arrivare la pioggia...

15.16 Wehrlein su Ericsson per la diciassettesima posizione. 

15.10 Questa la top ten dopo 53 giri: Hamilton, Ricciardo, Verstappen, Rosberg, Vettel, Raikkonen, Bottas, Hulkenberg, Button e Alonso.

15.07 Verstappen è vicino a Ricciardo.

15.07 Pneumatici soft per Hamilton. Anche Raikkonen ai box, per montare gomme gialle.

15.06 Sosta anche per Ricciardo e Vettel: supersoft e soft, rispettivamente, per il tedesco.

15.04 Pit stop per Verstappen: gomme supersoft per l'olandese.

15.03 Sosta - con penalità annessa - per Rosberg: gomme soft per il tedesco.

15.02 Vettel viene chiamato ai box, ma chiede di aspettare.

15.01 Ricciardo è in zona DRS su Rosberg.

15.00 Giro molto lento per Rosberg.

14.59 Sottosterzo per Verstappen.

14.58 Rosberg dovrà vedersi da Ricciardo. 

14.55 Lotta tra Verstappen e Ricciardo: l'australiano ha superato l'olandese.

14.54 Ritiro per Massa.

14.52 Giro più veloce per Ricciardo. 

14.50 Sosta anche per Hamilton: supersoft per l'inglese.

14.49 Sosta per Ricciardo: supersoft per l'australiano.

14.48 5 secondi di penalità per Rosberg.

14.47 Vettel su Bottas, mentre Raikkonen torna ai box per montare gomme supersoft.

14.45 Gomme supersoft per Vettel.

14.44 Rosberg è sotto investigazione per aver spinto Verstappen fuori pista.

14.42 Rosberg aggressivo su Verstappen: l'olandese, però, non ci sta, lamentandosi del fatto che il tedesco lo ha spinto fuori pista.

14.40 Pit stop per Verstappen: pneumatici soft anche per l'olandese, rientrato davanti a Rosberg.

14.39 Sosta per Rosberg: gomme soft per il tedesco, rientrato in sesta posizione, alle spalle dei due alfieri della Ferrari.

14.38 Sosta per Palmer, con annesso cambio dell'ala anteriore.

14.36 Le prestazioni appaiono più livellate del solito al vertice.

14.35 Rosberg si trova ad un secondo da Ricciardo.

14.34 Perez sorpassa il connazionale Gutierrez.

14.33 Bagarre tra Alonso e Gutierrez per la decima posizione: ha la meglio lo spagnolo.

14.32 Molto, ma molto più indietro, Massa subisce sorpassi da parte di Sainz e Grosjean. Il paulista della Williams è sedicesimo. 

14.31 Verstappen commenta così le performance della supersoft: "Non è certo una gomma da gara".

14.29 Problema nell'inserimento della prima marcia da parte di Raikkonen nel suo pit stop. 

14.27 I primi dieci montano tutti gomme gialle, ad eccezione di Rosberg, quarto, e Verstappen, secondo, con gomme supersoft.

14.25 Questi i primi dieci dopo 17 giri: Hamilton, Verstappen, Ricciardo, Rosberg, Vettel, Raikkonen, Bottas, Hulkenberg, Button e Gutierrez. 

14.24 Giro più veloce per Rosberg, all'inseguimento di Ricciardo.

14.23 Soft anche per il leader della corsa, Hamilton. Si ferma anche Raikkonen, per montare gomme soft.

14.22 Gomme soft per Vettel.

14.21 Rosberg su Alonso. 

14.20 Gomma gialla per Bottas e Ricciardo.

14.19 Verstappen su Button; Rosberg è alle sue spalle.

14.17 Sosta per Verstappen e Rosberg: supersoft per entrambi i piloti. Sosta lenta per Rosberg.

14.16 Sainz e Massa ai box: soft per lo spagnolo, supersoft per il brasiliano. 

14.15 Magnussen approfitta della lotta tra Sainz e Massa per infilare il paulista. 

14.14 Pit stop anche per Perez: pneumatici soft per il messicano. Sainz su Massa.

14.13 Sosta per Kvyat, per montare gomme soft.

14.11 I replay ci mostrano il contatto tra le due Manor: ad avere la peggio è stato Haryanto, che ha perso parte dell'ala posteriore.

14.09 Massa contro Alonso: la spunta l'asturiano, ora decimo.

14.07 Questi i primi dieci dopo quattro giri: Hamilton, Verstappen, Ricciardo, Rosberg, Vettel, Raikkonen, Bottas, Hulkenberg, Button e Massa.

14.05 Strenua difesa di Ricciardo su Rosberg.

14.04 Bagarre tra Vettel e Rosberg, a sua volta negli specchietti di Ricciardo.

14.03 Malissimo Rosberg in partenza. Hamilton prende la testa della corsa, davanti a Verstappen e Ricciardo.

14.00 La tensione sale: al via il giro di formazione.

Vincere la propria gara di casa è una grandissima emozione; riuscirci per due volte consecutive è una soddifazione importante, che nessun pilota tedesco, nemmeno la leggenda Michael Schumacher, è riuscito a prendersi finora. Se Nico Rosberg, splendido poleman di ieri, dovesse imporsi nel Gran Premio di Germania di oggi ad Hockenheim, farebbe suo questo particolare primato. Il successo in terra natia, però, significherebbe ben altro: salendo sul gradino più alto del podio, Rosberg strapperebbe la vetta della classifica del mondiale piloti a Lewis Hamilton, godendosi la pausa estiva al comando. Dopo aver perso la testa della corsa ai danni di Hamilton in partenza in Ungheria, oggi Rosberg dovrà rifarsi con lo start perfetto, anche perché la statistica premia i vincitori del Gp di Germania in ottica mondiale. In sei occasioni nelle ultime dieci edizioni disputate, infatti, chi ha vinto la corsa è riuscito anche a fare suo il mondiale piloti. Sarà così anche per Rosberg?

Accanto a Rosberg in prima fila, Lewis Hamilton scalpita: insoddisfatto del suo giro lanciato nella Q3, il campione del mondo in carica, attuale leader della classifica piloti, cercherà di bissare la partenza dello scorso weekend in Ungheria. L'obiettivo è cercare di allungare in ottica mondiale sul compagno di squadra, beffandolo a casa sua. L'ultima vittoria di Hamilton ad Hockenheim risale al lontano 2008; è tempo di tornare sul gradino più alto del podio. A chi gli chiedeva dopo le qualifiche della concorrenza di chi lo segue in griglia, Hamilton ha risposto deciso: «Io guardo solo davanti a me». Dove si trova, guarda caso, il rivale di sempre, Rosberg.

Hamilton non si curerà di chi lo segue, ma si tratta di rivali da non sottovalutare. La seconda fila, infatti, è tutta ad appannaggio della Red Bull. Daniel Ricciardo si è imposto in qualifica sul giovane compagno di squadra, Max Verstappen, e i due piloti della scuderia di Milton Keynes hanno a disposizione una RB12 ben bilanciata, che li aiuta ad affrontare con grande precisione le curve, sia veloci, che lente, come quelle che circondano il Motodrom, di cui è composto il circuito di Hockenheim, percorso in meno di 80 secondi dagli alfieri in lizza. La curva 6, dove i piloti subiscono una decelerazione di 6G passando da 330 a 75 km/h, è il punto cruciale in cui poter effettuare sorpassi, vista la brusca frenata e le diverse interpretazioni del cambio di direzione da parte dei piloti. Riusciranno Ricciardo e Verstappen a dare spettacolo in questo punto della pista?

La grande delusa della qualifica di ieri, però, è stata la Ferrari. L'obiettivo di essere best-of-the-rest alle spalle delle Mercedes non è stato raggiunto, e i due piloti della Rossa di Maranello occuperanno la terza fila dello schieramento in partenza. Kimi Raikkonen - quinto - e l'idolo di casa, Sebastian Vettel - sesto - potranno sfruttare il buon passo gara della Ferrari per cercare di risalire la china. Ne va del secondo posto in classifica costruttori: la Red Bull, infatti, si trova ad un solo punto dalla scuderia del Cavallino Rampante, grazie all'ottima forma mostrata nelle gare estive del calendario di Formula 1. Urge una reazione da parte della rossa, per non scivolare in classifica.

Rosberg e Vettel non sono gli unici due piloti tedeschi in lizza ad Hockenheim: ci sono anche il pilota della Force India, Nico Hulkenberg, e l'alfiere della Manor, Pascal Wehrlein. Hulkenberg, vincitore della 24 Ore di Le Mans lo scorso anno, ha colto un ottimo settimo posto nelle qualifiche di ieri, riuscendo ad imporsi sulle due Williams di Bottas e Massa e sul compagno di squadra, Perez. Se l'è cavata egregiamente anche Wehrlein, campione DTM in carica, arrivato ad un solo decimo dalla qualificazione alla Q2 al volante della modesta MRT05. Hulkenberg e Wehrlein faranno di tutto per ben figurare davanti al pubblico di casa.

Hulkenberg, però, non scatterà dalla settima posizione in griglia, bensì dall'ottava, per via di una penalità comminatagli per un errore commesso dalla Force India in qualifica. Il team di Silverstone avrebbe dovuto riconsegnare alla Pirelli un treno di gomme al termine della terza sessione di prove libere, ma è stato comunicato il bar code identificativo sbagliato, che non corrispondeva al set di pneumatici effettivamente riportato. Il treno incriminato, della stessa mescola di quello riconsegnato, è stato usato da Hulkenberg nella Q1. Il tedesco non è l'unico pilota incappato in una penalità: Carlos Sainz dovrà retrocedere di tre posizioni in griglia per aver ostruito Massa in qualifica; Romain Grosjean, invece, ne scalerà cinque, per via della sostituzione del cambio sulla sua VF-16.

La gara prenderà il via alle 14.00 italiane.

Pubblicità