F1, Gp Giappone 2016: il mercato piloti e tutte le altre news

F1, Gp Giappone 2016: il mercato piloti e tutte le altre news
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Paolo Ciccarone
Tutte le ultime news direttamente dal paddock di Suzuka dal nostro inviato in Giappone, Paolo Ciccarone
8 ottobre 2016

Staurenghi e la Katana

Christian Staurenghi, responsabile catering Pirelli, ha una passione per la cultura nipponica ed è un accanito collezionista di pezzi legati alla storia dei samurai e tutto quello che viene da queste parti. Adesso avrebbe trovato una katana, una spada da samurai, che vorrebbe aggiungere alla sua collezione, ma si sa che non è facile, per cui il sogno di una vita, avere una vera spada da samurai, è lì che lo sta facendo soffrire perché, ammesso che gliela vendano, c’è poi il problema di come portarla a casa, come bagaglio a mano in aereo è escluso, potrebbero insospettirsi…

Mercato piloti e Renault da evitare…

C’è fermento fra i piloti di secondo livello per i posti liberi nella prossima stagione. Uno che potrebbe fare le valigie e lasciare la Toro Rosso è Carlos Sainz. Non è che ci siano problemi di rapporti, ma dopo due stagioni nello stesso team lo spagnolo, saggiamente, ha capito che di essere promosso in Red Bull non se ne parla per almeno due anni e in questi due anni, restare a Faenza con una squadra poco competitiva, anche se nell’orbita giusta, non serve. Sono quindi in corso sondaggi per capire dove andare.

La Renault cerca piloti di spicco con esperienza, ma in questo momento nella squadra francese c’è ancora qualcosa che non va. Nel senso che manca una idea chiara di chi comanda e che fare, a parte Vasseur, di cui tutti hanno stima, il resto del management non invoglia ad imbarcarsi nell’avventura francese, per cui l’assurdo è che ci potrebbero essere due posti liberi in una squadra con un grosso nome e finanziamenti giusti ma non ci vuole andare nessuno!

Uno che sta sondando è Hulkenberg, perché di restare alla Force India con Perez non gli passa manco per la testa, se non fosse che il messicano, deluso da promesse non mantenute, stia guardando anche lui alla Renault, così come Grosjean (che dalla Haas accompagnano alla porta per un carattere troppo insofferente, per dirla così) e lo stesso Gutierrez, che timidamente si guarda attorno per capire che fare, anche se nel confronto con Grosjean se l’è cavata bene. Fin tanto che alla Renault non si definiscono dei ruoli di vertice (Boullier rientra dalla McLaren?) e non si traccia una strada certa per il futuro, sarà sempre un team dal grosso nome da ma troppi capitani e pochi soldati.

La Renault cerca piloti di spicco con esperienza, ma in questo momento nella squadra francese c’è ancora qualcosa che non va. Nel senso che manca una idea chiara di chi comanda e che fare, a parte Vasseur, di cui tutti hanno stima, il resto del management non invoglia ad imbarcarsi nell’avventura francese

Se Sainz libera un posto alla Toro Rosso il più probabile sostituto è Gasly dalla GP2, cosa che chiuderebbe le porte a Giovinazzi, ancora alle prese con la sirena Ferrari (e di certi atteggiamenti ostici che a Maranello non si capisce da dove nascano). Kvyat dovrebbe restare ancora, anche se pure lui, dopo il trattamento Red Bull, comincia a guardarsi intorno perché farsi distruggere così non è il massimo cui un pilota ambisce, ed è anche motivo per cui Sainz pensa che andarsene sia la cosa migliore in quanto a restare c’è più da perdere che da guadagnare.

Il polipetto di Kvyat

Ha stupito sentire via radio Daniil Kvyat parlare di un polipetto che gli si era attaccato all’antenna. Il fatto è che i residui di gomma, i marble come li chiamano gli inglesi, quando passano le macchine vengono sparati in giro dappertutto e due anni fa a Kvyat uno grosso e tentacolare, come se fosse un polipo, era finito sull’antenna e sul casco, con grande fastidio. Stavolta il venerdì il residuo era piccolo e Kvyat ha detto via radio di avere un polipetto addosso da togliere da lì è venuta a galla tutta la storia e la curiosità legata ai polipi di Daniil.

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