F1, GP Gran Bretagna 2019: le pagelle di Silverstone

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Giovanni Bregant
  • di Giovanni Bregant
I promossi e i bocciati di Silverstone nelle pagelle del Gran Premio di Gran Bretagna 2019
  • Giovanni Bregant
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15 luglio 2019

Pronostico rispettato a Silverstone: sulla pista di casa “doveva” vincere Hamilton e così è stato, anche se un po’ aiutato dalle circostanze. Ma chiariamolo subito: niente complotti, semplicemente la fortuna aiuta gli audaci e Lewis - che comunque aveva dimostrato subito di “averne di più” in gara - si è trovato al posto giusto al momento giusto. E allora voto 9 ad Hamilton, sempre più lanciato verso il suo 6° titolo mondiale, ma ancora abbastanza affamato da arpionare il giro veloce in gara all’ultima tornata, e stavolta senza artificiosi cambi gomme. Bravo e fortunato.

Voto 9 però anche a Bottas, perché senza quella sciagurata safety car forse avrebbe vinto, ma soprattutto per la pole position strappata al sabato e per la grinta mostrata nei primi giri nel contenere - e risuperare - un Hamilton in quel momento più veloce di lui. L’unico dubbio, al solito quando il finlandese disputa una gran gara, è perché non riesca a correre sempre così…

Voto 10 senza e se senza ma a Leclerc, invece, perché al sabato con una Ferrari recalcitrante ha sfiorato la pole position e in gara è stato semplicemente fenomenale per come si è difeso da Verstappen prima, per poi risuperarlo cogliendo l’attimo giusto appena uscito dai box e quindi per il sorpasso inventato su Gasly. Il monegasco non è solo il futuro, è già il presente della Ferrari, il suo pilota di punta, sperando che anche le strategie del muretto rosso inizino a capirlo… Immenso.

A proposito di Gasly, in Inghilterra ha disputato la sua miglior gara dell’anno: per la prima volta è rimasto nei pressi di Verstappen, anche se la grinta dell’olandese era di un’altra categoria. Bravo però a sorprendere Vettel. Voto 7,5 di incoraggiamento.

La Red Bull di punta, comunque, rimane di gran lunga quella dell’olandese: per le Ferrari è ormai un incubo, più che altro perché per tutta la gara si dimostra più veloce e solo il muro invalicabile di Leclerc riesce ad arginarlo. Splendido il suo duello prolungato con il monegasco, è vittima innocente della foga di Vettel. Altrimenti il podio sarebbe stato suo e lo avrebbe meritato. Voto 8, spina nel fianco.

Facendo le dovute proporzioni con il mezzo a disposizione, però, voto 8 anche a Sainz, ancora una volta un po’ indietro in qualifica ma bravo a rinvenire nel corso della gara, facendo valere la sua esperienza. 6° e “primo degli altri”. Una certezza.

Generosa come sempre anche la gara di Ricciardo, che a centro gruppo ha battagliato un po’ con tutti, fino a portare la sua Renault al 7° posto. Lo spirito è quello dei giorni migliori, peccato che non lo sia anche il mezzo. Voto 7,5, trascinatore.

Ancora a punti, con un gran 8° posto, Raikkonen: la Sauber dà l’impressione di avere già “finito la benzina” dopo le prime bellissime gare, ma il finlandese ancora una volta ci mette una pezza con l’esperienza. Voto 7, valore aggiunto.

A punti di esperienza anche Kvyat, che pure era rimasto tagliato già in Q1 al sabato, ma in gara il russo non si arrende e piano piano recupera posizioni, complice anche una safety car che a centro gruppo ha aiutato più di qualcuno. In ogni caso porta a casa due punti preziosissimi per la Toro Rosso, che aggancia così la Racing Point nella classifica Costruttori. Voto 7, rigenerato.

Chiude la zona punti Hulkenberg, che dopo un inizio di gara brillante ha via via perso ritmo. Il tedesco forse per la prima volta in carriera si trova a confrontarsi con un compagno non solo più veloce sul giro secco, ma anche più redditizio in gara. Voto 6,5, benino ma per entusiasmare ci vuole ben altro.

Fuori dai punti, voto 6,5 comunque a Norris, penalizzato dalla tempistica della safety car ma autore ancora una volta di una bellissima qualifica e di una prima parte di gara senza timori reverenziali. Del resto ormai hanno capito tutti di che pasta è fatto l’inglese…. Ci saranno altre occasioni.

Voto 4 invece a Vettel, bastonato al sabato da Leclerc, in gara sembrava poter cogliere un podio insperato grazie alla safety car, ma poi con la tamponata a Verstappen distrugge la sua gara e forse un altro po’ di morale. E già si era addormentato sul sorpasso subito da Gasly… A Silverstone il confronto con Leclerc è stato semplicemente impietoso, urge voltare pagina rapidamente, o ragionare seriamente sul futuro perché a correre così Vettel ha solo tutto da perdere.

Voto 5 comunque al muretto Ferrari, perché se la scelta giusta era fermare entrambe le vetture durante la safety car, dovevano richiamare per primo Leclerc. Autolesionisti.

E nel frattempo la Red Bull - voto 9 per i progressi - ha ormai raggiunto la Ferrari e può ormai puntare apertamente al 2° posto nel campionato costruttori, specie se Gasly inizierà a viaggiare come tutti si aspettano da lui.

Voto 5 alla Haas: al di là delle beghe con lo sponsor, non solo la monoposto sembra diventata improvvisamente lenta, ma i suoi piloti hanno avuto la brillante idea di scontarsi al primo giro di gara. Senza bussola.

Nel frattempo, lassù in cima alla classifica, voto 10 alla Mercedes non tanto per la superiorità tecnica, ma perché dopo le brutte pagine dello scorso anno stavolta stanno davvero lasciando Bottas libero di battagliare con Hamilton: i primi giri sono stati bellissimi, per i tifosi e sicuramente anche per i diretti interessati…

Voto 5 infine a certi giornalisti che cercano di guadagnare facili consensi polemizzando ancora sulle decisioni dei commissari di gara. Così capita anche, offuscati dal tifo, di dire qualche sciocchezza di troppo. Imbarazzanti.

GP Silverstone 2019, le pagelle

Leclerc 10

Mercedes 10 

Hamilton 9

Bottas 9

Red Bull 9 

Verstappen 8 

Sainz 8

Ricciardo 7,5 

Gasly 7,5 

Raikkonen 7 

Kvyat 7 

Hulkenberg 6,5 

Norris 6,5 

Ferrari 5 

Haas 5 

Vettel 4 

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