F1 GP Italia 2016: le “ali” di Monza

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Andiamo a vedere nel'analisi del nostro Gabriele Pirovano quali specifiche aerodinamiche hanno portato a Monza Mercedes, Ferrari e Red Bull
2 settembre 2016

Punti chiave

Monza, il tempio della velocità, è la pista che richiede minor carico aerodinamico dell’intero Mondiale di Formula 1. Andiamo a vedere come Mercedes, Ferrari e Red Bull hanno deciso di affrontare questo imperativo categorico analizzando l’ala posteriore.

Le Frecce d’Argento non sconvolgono minimamente un progetto plurivincente. La W07 Hybrid mantiene l’ala a cucchiaio vista a Spa settimana scorsa, anche se il monkey seat posto sopra lo scarico è stato eliminato. Non è stata testata un’altra ala, con un “cucchiaio” meno pronunciato e lievemente bombato nella parte centrale.

Ferrari, invece, ha impiegato due differenti profili posteriori. Ad essere utilizzato maggiormente è stato quello a minor carico visto per tutta la mattina e per parte del pomeriggio. Quello più carico, ricco di soffiature sulle paratie laterali, è stato scartato nella seconda sessione di prove libere.

Red Bull, dal canto suo, stupisce ancora: ala posteriore estrema e a bassissimo carico aerodinamico. Le paratie laterali sono completamente chiuse e prive di qualsivoglia feritoia, con flap dalla corda estremamente ridotta. 

Disegni: Gabriele Pirovano

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