F1, Gp Ungheria 2016: le ultime nuove dall'Hungaroring

F1, Gp Ungheria 2016: le ultime nuove dall'Hungaroring
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Paolo Ciccarone
Le ultime notizie dal paddock magiaro direttamente dal nostro inviato in Ungheria, Paolo Ciccarone
23 luglio 2016

Il fantasma di Brawn agitava Maranello

E’ un po’ il segreto di Pulcinella, ovvero che nella lista dei desideri della Ferrari ci sia il ritorno di Ross Brawn ma anche stavolta il tecnico inglese ha rifiutato l’offerta. Era già successo ai tempi in cui Mattiacci aveva sostituito Domenicali, è successo anche adesso. Il bello è che organi di stampa che avevano parlato della trattativa si sono poi smentiti dicendo che non c’era mai stata, come dire che la confusione regna sovrana. Poi a precisa domanda sia Jock Clear sia Raikkonen hanno ammesso che in pubblico non ne parlano. In privato sì, però. Il guaio è che James Allison non ne vuole sapere di restare e pare proprio che Marchionne, oltre ad aver chiesto spiegazioni per un progetto che non si è rivelato vincente, ha voluto andare a fondo. Automoto.it è stato il primo, GP Montecarlo (26 maggio) a raccontare i problemi del tecnico inglese e la ricerca della Ferrari di qualcuno in grado di dirigere il reparto corse progettando una vettura competitiva. Adesso che la faccenda è venuta a galla ecco che le voci si rincorrono. Brawn aveva rifiutato le offerte precedenti perché non voleva la direzione tecnica, voleva la gestione totale della GES Ferrari! E mancando questo requisito il resto cadeva da sé. Infatti Brawn non è un progettista, ma un coordinatore che sa dove indirizzare le scelte sugli sviluppi e con la mente fine che si ritrova, se ci fosse un buco nelle regole, saprebbe sfruttarlo. Invece ora a Maranello hanno un Allison persona per bene, onesta, con un gran problema familiare. Un capo, Arrivabene, che deve coordinare un gruppo e decidere dove indirizzare gli investimenti, ma manca l’anello di congiunzione fra chi ci mette i soldi e chi poi deve fare la macchina vincente.

Manor di nome maxi di fatto

Anche se la Manor è la più piccola delle scuderie presenti in pista, lavora ad alto livello. A Budapest i due piloti Wehrlein e Haryanto hanno ricevuto le nuove tute della Sparco. Queste sono state sviluppate dopo che il comandante Samantha Cristoforetti ha usato materiale della azienda torinese nella sua missione spaziale, su input della Nasa. Ebbene, le doti di leggerezza e anti incendio necessarie al comandante Cristoforetti, sono state usate anche per la F.1 al punto che ora la tuta di Pascal pesa solo 680 grammi! E la Sparco ha dovuto aggiungere del peso (una ottantina di grammi) per le bandelle colorate rosse blu del team che la squadra ha voluto appositamente applicabili e non colorate come si poteva fare. Insomma, la ricerca in F.1 arriva a un punto tale che anche la formazione più piccola ha qualcosa di tecnologicamente avanzato, anche se poi resta un mistero la differenza di tempi sul giro coi top team, eppure hanno lo stesso motore, lo stesso cambio e le stesse gomme…

Ricciardo balla Kvyat picchia

Per scaldare i muscoli ognuno ha un proprio sistema. Daniel Ricciardo, ad esempio, balla la break dance nei box col suo preparatore e si muove a scatti, agitando la testa come se fosse Michael Jackson vecchia maniera, invece Daniil Kyat fa il pugile, nel senso che il suo preparatore, guantoni di box inforcati, gli fa le finte e il russo prova a colpire il centro del guantone. Divertente davvero, come vedere i meccanici della Ferrari agitarsi a tempo di musica con gli elastici nella corsia box prima di fare le prove del pit stop. Una bella musichetta classica, con gli uomini in red che si muovono, darebbe un senso alla cosa…

Freemont o Maserati? Meglio BMW…

Divertente vedere nel retro paddock le scelte dei piloti per le auto di servizio. Vettel il primo giorno è arrivato con lo scooter, il secondo con un Freemont targa italiana mentre Raikkonen ha scelto una Maserati Ghibli di un bel blu metallizzato. Più familiare Sebastian più sportivo Kimi. I due della Red Bull usavano ovviamente Aston Martin ultima generazione, mentre i due Renault le nuove Clio RS (una blu e una gialla per Magnussen). Hamilton ha preferito una GLE AMG 6.3 nera mentre Rosberg una GLC 250, ma ha stupito Alonso, con una BMW serie 5 invece delle Honda che in Ungheria si vede non sanno cosa siano (se è per questo anche in Italia visto il mercato scarso che si ritrovano…). Per cui Fernando, tanto per non sbagliare, per strada ha scelto il made in Germany.

Piove, il pubblico fischia la safety car

In prova è venuto giù un bel temporale di quelli con grandine e le qualifiche sono state ritardate, dopo cinque minuti sono state interrotte ed è entrata la safety car, a quel punto il pubblico in tribuna ha cominciato a fischiare sonoramente contestando la decisione di fermare il tutto. I piloti si erano lamentati via radio che la pista fosse scivolosa, e la direzione gara ha sospeso tutto. “Vergognoso che ogni istante entri la safety car – dice Jo Ramirez ex team manager McLaren – a Silverstone si è sfiorato il ridicolo, tutti quei giri fuori e poi appena la tolgono i piloti vanno ai box a cambiare le gomme estreme, si vede che hanno problemi politici che ai miei tempi non c’erano”.

La coppia che non scoppia

Divertente sondaggio della tv spagnola Movistar che ha chiesto ai proprio ascoltatori quale squadra avesse la miglior coppia di piloti, fra simpatia, velocità e risultati. Secondo questo sondaggio i meglio assortiti (48 per cento) sono Alonso e Button (vabbè è TV spagnola…) seguita dal duo Mercedes Hamilton e Rosberg (30 per cento) con la Red Bull che ha preso il 16 per cento delle preferenze. Ultima la Ferrari, la cui coppia Vettel Raikkonen soddisfa il 6 per cento degli ascoltatori. E voi chi preferite?

Si è rivisto Federico Gastaldi in Renault

Era sparito di colpo dopo il GP di inizio stagione, ora Federico Gastaldi, manager della Renault F.1, è tornato in azione. Dimagrito di oltre venti kg, ha subito a fine marzo un triplo by pass cardiaco dovuto a una disfunzione che lo ha tenuto lontano dal lavoro per tutto questo periodo. Federico non ha mai bevuto e fumato, era allenato e conduceva una vita integerrima. Eppure… “la prossima volta fumo e faccio casino, mica voglia di morire sano” ha scherzato con gli amici che sono andati a trovarlo nel motor home.

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