F1, GP Ungheria 2018: la nostra analisi [Video]

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Analizziamo il Gran Premio di Ungheria, dodicesima prova del mondiale di Formula 1, con il nostro inviato, Paolo Ciccarone
31 luglio 2018

Lewis Hamilton ha vinto il Gran Premio di Ungheria 2018: un successo, questo, maturato grazie alla magistrale pole sul bagnato di sabato. Dopo un buono spunto in partenza, Hamilton ha gestito agevolmente la corsa, che ha concluso al comando. Si tratta di una vittoria pesante: con il risultato di ieri, l'inglese si porta a 24 lunghezze di vantaggio su Vettel in classifica piloti. Certamente il modo migliore di andare in vacanza.

Il grande sconfitto di giornata è Sebastian Vettel: la débâcle in qualifica - il tedesco si è classificato solo quarto sul bagnato dietro a Raikkonen - lo ha penalizzato anche in gara. Un buono spunto in partenza gli ha consentito di sopravanzare il compagno di squadra. L'allungamento dello stint con le soft non ha sortito i suoi effetti: negli ultimi giri prima di rientrare ha perso terreno da Bottas e il colpo di grazia è stato dato dal problema nel montaggio dell'anteriore sinistra nella sosta. Sul finale il sorpasso su Bottas, con annesso contatto. Il secondo posto, però, gli sta stretto, visto che la Ferrari è la macchina più veloce del lotto.

Terzo posto per il suo compagno di squadra, Kimi Raikkonen. Autore di una prestazione migliore di quella del compagno di squadra in qualifica, il finlandese è stato sacrificato con una strategia a due soste rispetto alla singola dei rivali: una scelta, questa, vanificata già in partenza, visto che Raikkonen non si è inserito tra le due Mercedes allo start. Sul finale Raikkonen ha approfittato del contatto tra Vettel e Bottas per sopravanzare quest'ultimo. 

Gara da gregario, invece, per Valtteri Bottas, chiamato a marcare ad uomo i rivali di Hamilton. In difficoltà evidente con le soft a fine gara, Bottas è arrivato al contatto su Vettel prima e su Ricciardo dopo. Il secondo incidente, avvenuto con ala anteriore già danneggiata, gli è costato una penalità di dieci secondi. Bottas si è dimostrato un uomo di squadra, ma restano dei dubbi sulla liceità di una strategia di questo tipo. 

Grande rimonta di Daniel Ricciardo: partito dodicesimo, ha perso quattro posizioni dopo essere stato speronato da Ericsson allo start. Ricciardo non si è perso d'animo, e ha recuperato a suon di sorpassi. L'incidente con Bottas non ha compromesso il suo ottimo risultato. Ritiro, invece, per Max Verstappen: i ripetuti problemi al motore Renault dopo il perfezionamento dell'accordo tra Red Bull e Honda per il prossimo anno fanno pensare. Bene Pierre Gasly e Fernando Alonso, a punti nel giorno del suo trentasettesimo compleanno; convincono Carlos Sainz, specie in qualifica sul bagnato, e la Haas, con entrambi i piloti nella top ten. 

Parliamo di questo e molto altro nell'ultima puntata di DopoGP F1 con il nostro inviato, Paolo Ciccarone. 

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