F1, il bello e il brutto del GP di Monaco 2018

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Paolo Ciccarone
I top e i flop del Gran Premio di Monaco 2018 secondo il nostro inviato F1, Paolo Ciccarone
27 maggio 2018

Punti chiave

IL BELLO

Ricciardo. Ha vinto dopo la pole, ha dominato controllando la corsa con due marce in meno, ha saputo mantenersi freddo senza fare casino e tenendo sotto tensione il team che sapeva bene quali problemi avesse sulla macchina.

Verstappen. Dopo l'erroraccio delle prove libere del sabato mattina, che gli hanno compromesso la qualifica e la gara, ha dimostrato il talento e la bravura senza fare il minimo errore. Dopo la corsa diventava rosso davanti a chi gli faceva i complimenti, questo per dire che è ancora un ragazzo di appena 20 anni...

Vettel. Ha limitato i danni, è tornato sul podio ma soprattutto, anche se non ha mai dato la zampata vincente, non ha mollato che negli ultimi giri. Porta a casa punti pesanti e alla fine, per lui e per la Ferrari, è la cosa più importante.

Ocon. Bellissima gara, anche se nel sorpasso di Hamilton con la Mercedes, ha messo la freccia, ha spostato il braccio e si è quasi fermato. D'altronde, la Mercedes gli paga lo stipendio e ha appena comprato, sotto mentite spoglie, la Force India...

Gasly. Bravo a non sbagliare nulla, dimostra di aver preso le misure alla F.1 e porta a casa altri punti importanti per la Honda. Passando per giunta Alonso con la McLaren che si ritira col cambio rotto...

Hulkenberg. Bravo a resistere a Verstappen, bravo nel portare a casa dei punti importanti, bravo nei vari duelli anche se forse ci si aspettava qualcosa di più.

Grid Girls. Grandissimi a Montecarlo nell'imporre le grid girls, tra l'altro in un modo molto intelligente e social, con una coppia di ragazzi (una lei e un lui) che compensano molto bene le scelte di Liberty Media ma che fanno capire come la presenza in griglia con la cerimonia e tutto quello che ne segue, fa parte della tradizione F.1 e va ripristinata.

Gradito ritorno delle grid girl a Montecarlo
Gradito ritorno delle grid girl a Montecarlo

IL BRUTTO

Williams. Squadra inesistente, scelte sbagliate, piloti non all'altezza, gestione di papà Stroll distruttiva sotto certi aspetti anche se porta capitali. Piloti che sbagliano e team che fra penalizzazioni e altro ne aggiunge di altri... GP da dimenticare

McLaren. Alonso ritirato, Vandoorne nelle retrovie, e non è colpa del motore stavolta. Ci sono grossi problemi tecnici da risolvere, è evidente. E in questa stagione non riusciranno a farcela per cui un altro anno di sofferenza per Alonso e Vandoorne.

Leclerc. Nella gara di casa voleva finire meglio che contro la Toro Rosso di Hartley, tamponata alla staccata della chicane. Lui dice di avere avuto problemi di freni, ma se stacchi con mezza macchina sul cordolo sporco e quello davanti non può sparire, il botto è inevitabile...

Haas. Gara anonima, problemi fin dalle prove, risultato insoddisfacente per un team che aveva la macchina passo corto e che avrebbe dovuto fare ben altro.

Montecarlo. Era la vetrina per eccellenza, invece è diventata una latrina nella zona delle piscine, con discoteche all'aperto, ragazzi ubriachi e drogati, vomito e urina dappertutto, gente stramazzata al suolo peggio che nei rave party di infimo livello. E per giunta prezzi alle stelle delle tribune, 800 euro al Tabaccaio, con spazi vuoti enormi. Glamour in calo, personaggi assenti (meno male c'erano quelli del Trono Di Spade e Bella Hadid) qualche bella figliola e barche senza il minimo appeal. In compenso arrivare in circuito in auto è stato facile: traffico pari a zero...

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