F1, il bello e il brutto del GP di Montecarlo 2017

F1, il bello e il brutto del GP di Montecarlo 2017
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Paolo Ciccarone
I top e i flop del Gran Premio di Montecarlo 2017 secondo il nostro inviato F1, Paolo Ciccarone
28 maggio 2017

IL BELLO

Vettel. Vince a mani basse, regola il compagno di squadra sui tempi e strategie, la pole di Kimi era dovuta a un Sebastian sotto tono altrimenti... In testa al mondiale, riporta un successo storico a Maranello, più di così non poteva.

Ricciardo. Ci dà dentro con la strategia, di guida e con la concentrazione, ma più di tanto non se ne esce per cui il podio è il massimo raggiungibile oggi con quella macchina. Bravo e modesto.

Sainz. Non ha una macchina al vertice ma guida bene, ha stile e classe, bastava vederlo fra le curve e i rail, se appena trova un volante competitivo, il ragazzo ha tutto per essere il nuovo idolo dei giovani.

Ferrari. Ha vinto con autorevolezza, ha corso bene al di là delle strategie e quanto altro ancora. Ha indovinato tutto, quindi perfezione allo stato puro.

Haas. Non ha i soldi dei top team ma lavorano bene, due macchine a punti a Monaco è oro colato viste le finanze generali. Bravi alla Dallara per gli sviluppi.

Foto: Magni
Foto: Magni

IL BRUTTO

Button. Il ritorno per lui è stato un calvario, prima del via dai box per via della solita penalizzazione, ha scherzato con Alonso: non rovinarmi la macchina ha detto lo spagnolo. Tranquillo, ci piscio dentro ha detto l'inglese. Invece l'ha attaccata al muro. Era una Sauber ma cambia poco...Dimenticavamo: tre gare di posti in griglia in meno prossima gara. Ma lui non le fa più...

Wehrlein. Sfortunato nel botto con Button, ma pare abbonato ai cappottamenti...tutto il week end sotto tono, macchina poco competitiva, un disastro totale, eppure due settimane fa era un mezzo eroe...

Ericsson. Ha tirato la staccata alla safety car ma gli è andata male, è uscito di pista a gomme fredde. Un disastro, patetiche le prestazioni. Forse in F.1 non è a suo agio, potrebbe dedicarsi ad altro e permettere a Giovinazzi di fare esperienza. Ah, porta i soldi? Allora mi sa che non molla...

Mercedes. Sconfitta in pista e nelle strategie, la panzer division non c'è più. Peccato per loro non per il mondiale. Bottas ci mette una pezza ma...

Hamilton. Circondato da gnocche da sogno (chiamalo scemo) dopo prove in locali notturni (chiamalo scemo) dopo gara con modelle al seguito (chiamalo scemo) ma dovrebbe fare il pilota di F.1 e a Monaco ha toppato tutto. Ecco perché lo chiamiamo scemo. Solo stavolta e con tanto affetto perché Gino è uno che va.

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