F1, in Ungheria torna lo spettro del Budget Cap. E la FIA invia una nota ufficiale

F1, in Ungheria torna lo spettro del Budget Cap. E la FIA invia una nota ufficiale
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Silvia Giorgi
  • di Silvia Giorgi
Nel paddock di F1 tornano ad insinuarsi sospetti riguardo all'infrazione del Budget Cap relativo al 2022. La FIA invia una nota ufficiale per fare chiarezza
  • Silvia Giorgi
  • di Silvia Giorgi
23 luglio 2023

Il Budget Cap della stagione 2022 torna ad essere un argomento scottante in F1. E lo fa nel paddock del GP dell'Ungheria.

Stando alle prime voci che circolano nel paddock, alcuni team non avrebbero rispettato il tetto massimo di spese previste. Già l'anno scorso si era scoperto che Red Bull aveva commesso una violazione, seppur di natura minore, per quanto riguarda la stagione 2021 mentre Aston Martin era stata ritenuta colpevole di una violazione procedurale. Ora, invece, emergono dei sospetti legati al 2022: vediamo di chi si parla e perchè.

Partiamo da Aston Martin. Secondo la stampa francese, il team sarebbe colpevole di aver speso ben più dei 36 milioni a dispozione per migliorare le infrastrutture, cifra relativa al quadriennio 2022-2025. Red Bull, invece, sarebbe sotto l'occhio attento della FIA perchè gli avversari avrebbero chiesto delucidazioni sulla qualifica di Helmut Marko per la posizione dirigenziale che occupa all'interno della squadra di Milton Keynes.

Le squadre devono avere un okay dalla Federazione e dei rumours avrebbero detto che sette team lo avrebbero già ricevuto. La FIA non ha ignorato le richieste di chiarimenti e dopo il GP di F1 d'Ungheria 2023 ha diffuso una nota ufficiale sulla questione.

"Alla luce delle news recenti vogliamo ribadire che il processo che precede la certificazione del processo finanziario dei team è ancora in corso e nessuno dei team è al corrente del proprio stato di certificazione. La revisione è ancora in corso e dovrebbe concludersi nelle prossime settimane, seguito da un periodo necessario per finalizzare la revisione, - cita la nota. - Non esiste nè è mai esistita una data di scadenza specifica per la certificazione e qualsiasi accenno ad un ritardo di questo processo o potenziali violazioni è del tutto infondato".

"L'Amministrazione del Cost Cap comunicherà formalmente i suoi risultati secondo la procedura stabilita dal Regolamento Finanziario. Le scadenze non sono state fissate volontariamente delle scadenze per non pregiudicare la solidità e l'efficacia nella revisione".

In poche parole, la saga del Budget Cap e le sue violazioni, reali o presunte, continua e a breve ci sarà un altro capitolo.

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