F1: manca l’IMU sui motorhome

F1: manca l’IMU sui motorhome
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Paolo Ciccarone
Dietro ai motor home della Formula 1 si nasconde un vero e proprio mondo parallelo, fatto di costi stratosferici, alta tecnologia, ma anche cuochi di altissimo livello | <i>P. Ciccarone, Barcellona</i>
13 maggio 2013

A Monti e compagnia bella la F.1 fa un baffo. Ci fosse una IMU da pagare per i motor home presenti nel paddock, qualcuno sarebbe rovinato. In Spagna sono arrivati quelli nuovi che seguiranno tutta la stagione europea e si sono viste alcune novità.

Ferrari: arriva il nuovo motor home

La Ferrari ha presentato il nuovo allestimento della struttura dedicata alla stampa, che ora è altamente hi-tech con tavoli in finto carbonio, pareti multimediali con schermi picture in picture, iPad sui tavoli per la rassegna stampa e una dislocazione più razionale degli spazi per le conferenze stampa.

 

Nessuna novità alla Red Bull e McLaren mentre Pirelli ha modificato gli spazi interni. In ogni caso le dimensioni sono rimaste identiche e senza variazioni rispetto al passato, sono state solo modifiche di dettaglio, anche se in alcuni casi, costosi. Quando fu presentato il motor home McLaren fu ribattezzato da Flavio Briatore Terminal 5, come il nuovo terminal dell’aeroporto di Londra, il costo fu di 6 milioni di euro e sulla falsariga di quello McLaren anche gli altri team si sono, nel tempo, adeguati.

 

Fatto sta che una struttura per team e ospiti oggi costa proprio quella cifra se non di più. Di solito per montarli ci vuole qualche giorno, almeno tre e questo spiega perché fra un GP e l’altro accade che siano due le squadre di meccanici al lavoro con allestimenti diversi. Calcolando le gare extraeuropee in cui il materiale viene spedito per nave, alla fine della stagione ogni squadra di F.1 ha due motor home per le gare europee e due allestimenti per le extraeuropee oltre a una struttura jolly da usare in alcune occasioni, magari per i test.

motorhome mclaren
Il motor home della McLaren

Cifre da capogiro

Il tutto comporta dei costi notevoli, come detto dai 6 milioni di euro ai 4 quando va bene, moltiplicato per tutto il materiale, fa un investimento che arriva a superare i 15 milioni di euro. Il dato più incredibile è che per spendere meno nei trasporti aerei, le strutture sono ultraleggere e quindi i costi sono più alti rispetto al normale proprio perché per ogni kg di peso si spendono dai 25 ai 30 euro, ovvero meno peso si spedisce, meno si spende in trasporti aerei. Alla fine i conti tornano, di sicuro.

 

A rendere costose queste strutture ci sono altri particolari. La sezione uffici, ad esempio, comprende connessioni internet e satellitari, in collegamento diretto con la sede delle squadre, stampanti, computer, televisori ad alta definizione, collegamenti via cavo per le conferenze stampa e incontri vari. C’è poi la sezione cucine, con impianti da veri e propri ristoranti viaggianti, visto che in media ci sono 150 persone al giorno da sfamare fra meccanici e ospiti del team, stampa compresa.

Il dato più incredibile è che per spendere meno nei trasporti aerei, le strutture sono ultraleggere e quindi i costi sono più alti rispetto al normale proprio perché per ogni kg di peso si spendono dai 25 ai 30 euro, ovvero meno peso si spedisce, meno si spende in trasporti aerei

100.000 euro di costi per ogni GP

E poi una sezione bar con macchinette per il caffè, bibite e cibarie di vario genere. Quindi oltre al costo di base, ci sono quelli gara per gara che superano anche i 100 mila euro per il tutto (catering compreso). In questo caso il personale comprende cuochi, almeno un paio, camerieri che diventano meccanici per smontare e rimontare la struttura. In passato qualcuno ha anche ospitato cene di alto livello, tanto che una sera fu invitato il famoso cuoco 3 stelle Michelin Alain Ducasse che per la sola presenza prese 20 mila euro per una cena!

 

Ma in F.1 ci sono anche cuochi che prima di essere assunti in un top team fecero tre mesi di tirocinio a Parigi al ristorante di Ducasse perché il team manager della squadra era di bocca buona. Tanto non pagava mica di tasca propria…Infine, nota curiosa, il personale che opera nei motor home ha due tipi di contratto. O è assunto dal team e prende lo stipendio base da metalmeccanico, oppure fa parte di un catering che ad ogni persona garantisce le spese di trasporto e viaggio e una diaria a gara di circa 2.000 euro lorde.

red bull motorhome
Il motor home della Red Bull

Tanti i cuochi italiani...

E visto che siamo in argomento, la maggior parte dei servizi sono gestiti da Karl Heinz, un austriaco che si occupa del catering di alcune squadre, la FIA ha un servizio proprio di cucina, capeggiato dal bresciano Felice Guerrini mentre Pirelli e GP 2 fanno capo a Christian Staurenghi, bresciano anche lui, la Ferrari invece ha un catering gestito da una società umbra con cuoco italianissimo: Vincenzo Santangelo, romagnolo doc, che ha al suo fianco Salvatore Belgiovine, pugliese di origine ma trapiantato a Torino fin da bambino. Si corre all’inglese, si mangia all’italiana…

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