F1. Max Verstappen riapre il mondiale con la vittoria di Baku? È lui, e non una Ferrari mediocre, a surclassare la McLaren in Azerbaijan

F1. Max Verstappen riapre il mondiale con la vittoria di Baku? È lui, e non una Ferrari mediocre, a surclassare la McLaren in Azerbaijan
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Con la sua vittoria nel Gran Premio dell'Azerbaijan 2025 di Formula 1, Max Verstappen può davvero rilanciare la sua corsa verso un mondiale piloti che ormai sembrava andare in direzione McLaren? L'analisi della gara di Baku
21 settembre 2025

Come un rabdomante capace di scovare l’acqua nel deserto, Max Verstappen trova il grip anche quando gli altri non provano nemmeno a cercarlo. Bastava vederlo con le hard all’inizio del Gran Premio dell’Azerbaijan 2025 di Formula 1, o mentre inanellava giri più veloci a fine gara, come se fosse un compito banale. A Baku è arrivata la seconda vittoria dell’era Mekies, grazie a un’ottima esecuzione e all’aggiornamento al fondo adottato a Monza sulla RB21. Verrebbe da pensare che un Max così possa pensare di riaprire i giochi per il mondiale. Ma bisogna guardare lucidamente alle circostanze.

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La Red Bull RB21 nella configurazione a basso carico necessaria a Monza e a Baku – e che rivedremo anche a Las Vegas – è con tutta probabilità la vettura più efficace. È in queste circostanze – che si vedono raramente nell’arco dell’intera stagione – che la monoposto riesce a esprimersi al meglio, come dimostra il buon weekend disputato da Yuki Tsunoda a Baku. È vero che il nuovo fondo sembra aver dato i suoi frutti, ma toccherà aspettare Singapore, pista diametralmente opposta a Monza e Baku per caratteristiche, per vedere la vera misura della RB21 rivista in un dettaglio importante.

Baku, comunque, è stata terreno di caccia anche per una Mercedes che piazza sul podio George Russell, febbricitante giovedì e indisposto anche nei giorni successivi. Su una pista che presenta analogie con il Canada per la tipologia di frenata richiesta e per le temperature rigide viste in qualifica e in gara, la W16 è ritornata a vita. Ieri è stata la monoposto che ha gestito al meglio la media. Oggi si è rivelata veloce con entrambe le mescole, in circostanze in cui la hard si è dimostrata più efficace della media. D’altronde, si tratta pur sempre della morbida C4.

Ma a rubare la scena sul podio ha pensato Carlos Sainz, capace di riportare tra i primi tre la sua Williams. È un risultato ovviamente frutto delle circostanze, ma fino a un certo punto. Ci voleva l’ottima esecuzione di ieri – sia da parte del team che dello stesso Carlos – per metterlo nelle condizioni di gestire una corsa in cui ha mantenuto un ritmo invidiabile, sfruttando l’importanza del vantaggio di posizione in pista nella F1 di oggi. Non è riuscito a tenersi alle spalle Russell, ma può togliersi la soddisfazione di aver colto un podio con la Williams prima che Lewis Hamilton lo facesse con la Ferrari.

A proposito della Rossa, anche oggi ha dimostrato il suo vero problema. La SF-25 è semplicemente mediocre. In circostanze in cui la McLaren è apparsa vulnerabile, ad approfittarne è stato ancora una volta qualcun altro. Volendo semplificare all’estremo, la Mercedes eccelle con il freddo, la Red Bull con una configurazione a basso carico. La Ferrari, invece, non ha un vero punto forte. Verrebbe da pensare che sia perché la finestra ideale di utilizzo della SF-25 sia difficile da centrare. Ma la verità è che le vere condizioni ideali non sono raggiungibili all’atto pratico, viste le regolazioni in cui deve girare la SF-25 per evitare che i problemi di controllo della piattaforma si traducano in un consumo eccessivo del fondo.

Il team principal della Ferrari, Fred Vasseur, ha attribuito parte del risultato della Rossa di oggi al peso di essere invischiati nel traffico. La verità, però, è che le difficoltà della gara nascono dalla qualifica sottotono di ieri. A questo si aggiunge – giusto perché, come dicono gli inglesi, la tristezza adora avere compagnia – il problema nel recupero dell’energia accusato da Leclerc. Al netto di tutto questo, quello che resta è una monoposto che non ha picchi, né particolari bassi. E finché i rivali, Mercedes e Red Bull, hanno perso pezzi per strada, la costanza di rendimento fatta di risultati non eccelsi bastava. Oggi, però, con il quarto posto del nostro Andrea Kimi Antonelli – autore di un weekend convincente – la Rossa perde la seconda piazza nel mondiale Costruttori.

La dominatrice del campionato, la McLaren, stecca per la seconda volta consecutiva, ma non è necessariamente un campanello d’allarme così preoccupante. Se la Red Bull splende con un assetto a basso carico, la McLaren fatica, con quella deportanza extra generata naturalmente dalla MCL39 che da vantaggio su piste in cui la velocità sul dritto è cruciale si trasforma in un handicap. Certo è che a Baku anche i piloti hanno contribuito fattivamente a un weekend sottotono. Il peggiore per distacco è stato Oscar Piastri, disastroso oggi.

Dopo aver pasticciato in modo surreale durante la procedura di partenza, è finito a muro nelle fasi iniziali della gara, concludendo anzitempo un weekend in cui ha commesso più errori che nel resto del campionato. A Lando Norris è arrivata così in dote una chance per ridurre il suo gap in classifica piloti, un’occasione che non ha potuto sfruttare per la posizione di partenza arretrata. Il drag della MCL39 sul dritto ha fatto sì che rimontare fosse difficile. E così, nel weekend in cui avrebbe potuto vincere il titolo Costruttori, la McLaren si ritrova con Norris alle spalle di una Racing Bulls.

Non è poi così sorprendente, se si pensa che Baku esalta le buone qualità di una monoposto, la VCARB-02, docile, di facile interpretazione, oltre che molto veloce sul dritto. È con queste armi che Liam Lawson oggi ha messo a segno una gara solida, in un momento in cui ha indubbiamente bisogno di mostrare le sue qualità. Non serve che lo faccia Max Verstappen. Ma lui continua a macinare giri veloci su giri veloci, trasformando le limitazioni della sua macchina in punti di forza, capace com’è di trovare stabilità nell’instabilità della sua vettura. Il mondiale 2025 avrà anche già preso la via di Woking, ma questa è ancora la Formula 1 di Verstappen.

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