F1 Monza 2013: i politici in passerella che non sanno rispondere alle nostre domande

F1 Monza 2013: i politici in passerella che non sanno rispondere alle nostre domande
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Paolo Ciccarone
In occasione del GP di Monza abbiamo rivolto alcune domande di attualità su temi cari ad automobilisti e motociclisti a Roberto Maroni e Maurizio Lupi. Ecco com'è andata | <i>P. Ciccarone, Monza</i>
9 settembre 2013

Monza - L’occasione era quella buona, la gara di Monza di F.1, i politici che fanno passerella e quindi sono ben disposti alle chiacchiere, specie quando vedono un microfono. Facendo il giornalista dell’auto, ho avvicinato coloro che avrebbero potuto darmi delle risposte, ho illustrato l’argomento e chiesto un appuntamento, consentendo ai politici in questione di prepararsi e dare delle risposte, quindi

niente trabocchetti, niente colpi a tradimento. Ecco come è andata.

 

Primo incontro, il presidente della Lombardia Roberto Maroni. Da ministro dell’interno ha fatto una buona legge a difesa dei cittadini, specie quando ha stabilito il controllo dei prefetti sui comuni e ha messo dei paletti ai sindaci multaioli. Poi da presidente della Lombardia, sono moltissimi i comuni, specie quelli a guida leghista, che non rispettano le norme. Lui mi chiede quali sono, non se le ricorda, non si ricorda nemmeno la legge che porta il suo nome e mi chiede degli esempi.

 

Glieli faccio, mi dice che ne parlerà prima possibile con la consigliera e fisserà un incontro. Però mi dice che ha parlato con Ecclestone e che il GP a Monza è salvo, che sarà sempre qui in Lombardia. Cosa le ha detto Ecclestone? “Che c’è da pagare, all’estero spendono anche 40 o 50 milioni di euro, Monza solo 15, non c’è confronto, quindi dobbiamo trovare i soldi!”. Bravo Maroni, glielo potevamo dire anche

noi senza essere Ecclestone: se paghi ti fan fare le gare che vuoi…

 

maurizio lupi
Il Ministro Maurizio Lupi ha risposto così ad una nostra domanda: "interessante, bello, mi informo ma forse è meglio se ne parla col mio portavoce che sta a Roma, io non saprei cosa dirle"

 

Altro incontro, il ministro Lupi, infrastrutture e trasporti. Gli spieghiamo cosa vogliamo da lui, ovvero che i comuni italiani, oltre ad aver fatto 3,5 miliardi di multe ai cittadini non spendono questi soldi come prevede la legge, anzi sprecano quattrini in opere inutili, pericolose e controproducenti, vedi dossi ad altezza Everest, rotatorie con semafori interni e altre amenità. Si tratta di miliardi di euro spesi spesso male.

 

Poi però i comuni tagliano i servizi perché mancano i soldi dell’IMU etc. Mi dice “interessante, bello, mi informo ma forse è meglio se ne parla col mio portavoce che sta a Roma, io non saprei cosa dirle”. Argomento sconosciuto, meglio parlare col portavoce? Mah...!

 

Ultima chicca monzese. Prima della premiazione, il responsabile del podio fa un briefing con le autorità delegate alla premiazione e spiega come funziona. Il primo posto e il trofeo relativo, quello costruttori, l’inno etc. Siccome è inglese chiede a un funzionario dell’autodromo di tradurre per i ministri, che rappresentando l’Italia ai massimi livelli non parlano inglese, ovviamente.

 

Il ministro del lavoro e sviluppo giovanile, Giovannini, replica stizzito:” Se ci hanno fatto ministri è perché queste cose le sappiamo, non perdiamo tempo” e il povero responsabile della premiazione è rimasto senza parole. Ecco tre esempi di chi ci rappresenta. E badate bene che si tratta solo di traffico, multe e robetta simile. Non oso immaginare il resto. Appena ne sapremo di più, vi informeremo.

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