F1. Tecnica: dal 2021 limitazioni aerodinamiche per il fondo piatto

F1. Tecnica: dal 2021 limitazioni aerodinamiche per il fondo piatto
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Ecco come - e perché - cambierà il fondo piatto delle monoposto per la stagione 2021 di Formula 1
29 maggio 2020

La Federazione Internazionale ha approvato alcune modifiche che riguardano il regolamento tecnico per la stagione 2021 di Formula 1, riducendo del 10% il contributo di carico verticale generato dal fondo piatto. Questo nuovo vincolo tecnico nasce dalla necessità di ridurre le sollecitazioni che si innescano sugli pneumatici Pirelli nelle curve, a causa del grande carico aerodinamico delle monoposto attuali.

Lo slittamento di un anno del ritorno delle monoposto con canali Venturi al 2022 ha obbligato la Federazione a congelare il regolamento tecnico attuale per la prossima stagione. Per il 2021 avremo dunque le stesse monoposto del 2020. Pirelli per il prossimo anno metterà a disposizione le stesse gomme della stagione attuale, visto il blocco forzato dello sviluppo a causa del Coronavirus.

Dal momento che tra una stagione e l’altra le squadre progrediscono notevolmente a livello prestazionale sia in aerodinamica che in cavalli, le gomme Pirelli attuali non saranno più “idonee” a sopportare gli stress fisici alle quali verranno sottoposte nel 2021. L’incremento prestazionale fra una stagione e l’altra (a parità di regolamento tecnico) non è affatto irrilevante: si stima una riduzione del tempo sul giro in media di oltre 1,5 secondi. Ecco perché la FIA è intervenuta modificando il paragrafo 3.7.2 del regolamento tecnico in vigore, dettando nuove misure restrittive sulle dimensioni del fondo, per ridurne sensibilmente l’effetto aerodinamico.

Il nodo legato alle gomme Pirelli 2021 inizialmente era stato affrontato ipotizzando un aumento delle pressioni dello pneumatico, in modo tale da renderlo più resistente alle forti sollecitazioni verticali e laterali. Tuttavia, un aumento della pressione all’interno della gomma, oltre a rendere le monoposto più scivolose, riduce l’impronta a terra del battistrada, che inevitabilmente surriscalda maggiormente. Per cui tutte le squadre si sarebbero adeguate correndo spesso in modalità “safe” sulle gomme, per risparmiare la durata delle stesse.

È proprio per questo motivo che la Federazione ha deciso di intervenire a livello regolamentare sull’aerodinamica 2021: inizialmente si pensava di ridurre il carico proveniente dall’ala posteriore, riducendo la corda dell’alettone. Di contro però l’impronta del DRS sarebbe diminuita, aumentando le difficoltà nel sorpasso in scia. Per questo motivo, la decisione finale ha riguardato il fondo piatto, rivisto in maniera sostanziale per il 2021. La modifica principale riguarda l’estensione della superficie, con un restringimento in diagonale in direzione delle ruote posteriori.

Ma, soprattutto, il nuovo fondo apparirà molto più semplice a livello visivo, senza i lunghi canali e slot per convogliare i flussi nella parte inferiore della vettura. Gli ingegneri in F1 hanno sempre cercato, da quando è stato abolito, di riprodurre l’effetto suolo sigillando i flussi d’aria nella parte inferiore. Il tutto porterà a una riduzione del carico aerodinamico stimato del 10%, compensando lo step evolutivo che faranno le squadre nelle vetture del prossimo anno. Sarà anche una bella sfida tecnica per ingegneri e progettisti, che dovranno far fronte a uno scompenso di downforce al posteriore, andando a ricercare il carico perduto in altre zone del retrotreno. 

Rosario Giuliana 

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