F1. UFFICIALE: Adrian Newey lascia Red Bull dopo 19 anni!

F1. UFFICIALE: Adrian Newey lascia Red Bull dopo 19 anni!
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  • di Mara Giangregorio
Arriva finalmente l’ufficialità: Adrian Newey lascerà la Red Bull al termine del primo trimestre del 2025 dopo 19 anni al fianco della squadra di Milton Keynes
  • di Mara Giangregorio
1 maggio 2024

1° Magggio 2024. Mentre ricorre il trentennale della morte di Senna, un nome che ricorre anche in quella fatica vicenda torna al centro dell’attenzione. La voce girava ormai da mesi, ma già la scorsa settimane, per precisione il 25 aprile, le indiscrezioni si sono fatte sempre più fitte ed oggi, ad una settimana da quel giorno, è arrivata finalmente l’ufficialità. Al termine della stagione corrente, Adrian Newey lascerà la Red Bull dopo 19 anni passati al fianco della squadra di Milton Keynes, a progettare quelle monoposto che hanno permesso prima a Sebastian Vettel di vincere quattro mondiali e Max Verstappen poi, fermo per il momento a quota tre, per un totale di sei titoli costruttori.

Adrian Newey, uno dei più grandi progettisti della Formula 1 moderna, ha deciso di fare un passo indietro nel lavoro svolto in Red Bull continuando a supportare la squadra in alcune gare prestabilite nel corso dell’anno, per poi lasciare definitivamente Milton Keynes al termine del primo trimestre del 2025. Il 65enne si concentrerà sullo sviluppo finale e la consegna della prima Hypercar della Red Bull, la sua attesissima RB17 che verrà svelata a luglio in occasione del festival di Goodwood. La decisione di dire alla squadra attualmente campione del mondo arriva dopo 19 anni di lavoro svolto fianco a fianco con Christian Horner. Adesso Newey dovrà decidere quale sarà il suo futuro. Su di lui sono puntati gli occhi di Frédéric Vasseur che lo vorrebbe in Ferrari allo scadere del periodo di gardening, che dovrebbe coincidere con l’inizio della stagione 2026. Dunque, per vedere una nuova monoposto progettata dal genio di Newey bisognerà attendere il 2027. Lavorare a Maranello per l’ingegnere britannico sarebbe il completamento di un progetto che iniziò tanti anni fa, ma che non fu concluso per motivazioni familiari.

Proprio quest’ultime potrebbero spingere nuovamente Newey a rifiutare l’offerta che, secondo le fonti del nostro Paolo Ciccarone, sarebbe ormai pronta alla firma. Infatti, a volerlo ci sono anche Aston Martin, che ha messo sul piatto un bel gruzzoletto di soldi non indifferente, e Mercedes, che vorrebbe così convincere anche Max Verstappen a dire addio a Milton Keynes per un futuro nel team di Toto Wolff. Entrambe le squadre, a differenza della Scuderia, hanno le rispettive sedi a Silverstone e Brackley, a pochissimi chilometri dal quartier generale della Red Bull a Milton Keynes. Questo permetterebbe a Newey di non traslocare, cosa a cui sarebbe obbligato qualora accettasse la proposta di Ferrari, cambiando solamente il colore della casacca. Altra opzione che il 65enne britannico potrebbe star valutando, ma con minor probabilità rispetto alle precedenti, è il ritiro andando definitivamente in pensione.

“Fin da quando ero un ragazzo, volevo essere un designer di auto veloci. Il mio sogno era essere un ingegnere in Formula 1, e ho avuto la fortuna di realizzare quel sogno” ha dichiarato Adrian Newey. “Per quasi due decenni è stato per me un grande onore aver svolto un ruolo chiave nei progressi della Red Bull Racing da esordiente a pluripremiato Team. Tuttavia, sento che ora è un momento opportuno per consegnare quel bastone agli altri e cercare nuove sfide per me. Nel frattempo, le fasi finali di sviluppo dell'RB17 sono alle porte, quindi per il resto del mio tempo con il Team il mio focus sarà lì. Vorrei ringraziare le tante persone fantastiche con cui ho lavorato alla Red Bull nel nostro viaggio negli ultimi 18 anni per il loro talento, la dedizione e il duro lavoro. È stato un vero privilegio, e sono fiducioso che il team di ingegneri sia ben preparato per il lavoro che porterà all'evoluzione finale della vettura nell'arco dei quattro anni previsti da questo regolamento. A titolo personale, vorrei anche ringraziare gli azionisti, i defunti Dietrich Mateschitz, Mark Mateschitz e Chalerm Yoovidhya per il loro costante sostegno durante il mio periodo alla Red Bull, e Christian, che non è stato solo il mio socio in affari, ma anche un amico delle nostre rispettive famiglie. Inoltre, grazie a Oliver Mintzlaff per la sua gestione e Eddie Jordan, mio caro amico e manager” ha concluso l’ormai ex progettista della Red Bull.

Tutti i nostri momenti più belli degli ultimi 20 anni sono arrivati con la mano di Adrian sul timone tecnico” ha aggiunto Christian Horner. “La sua visione e la sua genialità ci hanno aiutato a conquistare 13 titoli in 20 stagioni. La sua eccezionale capacità di concettualizzare al di là della F1 e portare più ampia ispirazione per la progettazione di auto da gran premio, il suo notevole talento per abbracciare il cambiamento e trovare le aree più gratificanti delle regole su cui concentrarsi, e la sua implacabile voglia di vincere ha aiutato la Red Bull Racing a diventare una forza più grande di quanto anche il defunto Dietrich Mateschitz avrebbe potuto immaginare. Più di questo, gli ultimi 19 anni con Adrian sono stati molto divertenti. Per me, quando Adrian è entrato nella Red Bull, era già un designer superstar. Due decenni e 13 Campionati più tardi lascia come una vera leggenda. Egli è anche il mio amico e qualcuno sarò eternamente grato per tutto ciò che ha portato alla nostra partnership. L'eredità che si lascia alle spalle echeggerà attraverso le sale di Milton Keynes e RB17 Track Car sarà un testamento e l'eredità del suo tempo con noi” ha terminato il team principal della Red Bull.

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