F1, Ungheria 2018: il bello e il brutto del GP

F1, Ungheria 2018: il bello e il brutto del GP
Pubblicità
Paolo Ciccarone
Alti e Bassi nel weekend del GP Ungheria
29 luglio 2018

IL BELLO

Hamilton. Ha vinto alla grande, dopo una pole sul bagnato che merita applausi, ha saputo gestire le gomme, la macchina e la pressione. E' alla 5 vittoria stagione, ha 24 punti di vantaggio su Vettel e recuperare uno così è dura...

Ricciardo. Partito 12, finisce 16 alla prima curva si becca una botta da Ericsonn e poi rimonta, fa 12 sorpassi da manuale, anche se un paio (Toro Rosso) lo hanno agevolato e il ritiro di Verstappen gli dà una posizione gratis, il resto è tutto merito suo, il re dei sorpassi, precisi e impeccabili. Dategli una macchina vincente, ci farà divertire.

Gasly. Bravo nel portare a casa punti preziosi, partito bene si è tirato fuori dai guai, ha dato fiducia alla Toro Rosso e sul bagnato è stato bravo nel piazzarsi là davanti. Cresce bene, complimenti.

Magnussen. Altri punti preziosi per la Haas, squadra solida che si porta in 5 posizione nella classifica generale e nemmeno tanto lontana dalla Renault che ha soldi e esperienza. Bravo e coriaceo, poche menate mentali, consistente.

Vettel. Consolazione minima perché avrebbe potuto vincere, quindi una sufficienza col minimo sindacale, lo stesso per Raikkonen, fanno il compitino, bravi ma non si vede la mano di Hamilton nei momenti difficili. Una vittoria per Sergio Marchionne ci sarebbe stata bene...

Sainz. Vede un piccolo spiraglio di luce dopo una bella qualifica, ma correre in un team dove il capo ti dice che non ti vuole e in giro non ci sono molti posti disponibili, fa male al morale. Intanto Hulkenberg è finito dietro..

Alonso. Ottavo nel giorno del suo compleanno. Si sperava di meglio ma con la McLaren che si ritrova è già troppo questo piazzamento.

IL BRUTTO

Bottas. Deve fare il gregario, lo ha fatto bene prima tappando tutti i buchi possibili, poi si è fatto prendere la mano dapprima con Vettel e poi con Ricciardo. Non è da lui, ed era dispiaciuto, ma stavolta è andata così..

Sauber. Risultato deludente, Leclerc fuori subito Ericsonn non pervenuto. Un peccato perché la battuta di arresto non si capisce affatto su una pista dove la Haas ha fatto molto meglio a parità di motore.

Grosjean. Solita gara con solita crisi di identità. Patisce con Magnussen, non prende punti e annaspa. Cercasi Romain disperatamente.

Vandoorne. Un altro che è finito nella spirale negativa, stavolta il cambio lo lascia a piedi quando era nono, dietro ad Alonso, ma le prestazioni sono in calo da tempo.

Ferraristi. Se Hamilton fa la pole, ha culo ed è fortunato. Se vince è merito della FIA che lo appoggia, se sta davanti è perché c'è il complotto contro la rossa. Ma nessuno che si vergogna di indossare i colori della rossa facendo questi discorsi da bar? La Ferrari merita ben altro tifo

Pubblicità
Caricamento commenti...