F1: uno spettacolo di livello elevatissimo, ma come sarà nel futuro?

F1: uno spettacolo di livello elevatissimo, ma come sarà nel futuro?
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Paolo Ciccarone
La F1 sta offrendo uno spettacolo dal contenuto tecnico elevatissimo, anche e soprattutto grazie ai suoi protagonisti, ma guardando al futuro che prospettive ci sono? <i>P. Ciccarone, Shanghai</i>
15 aprile 2013

Alonso, Raikkonen, Hamilton, Vettel e Button: i primi cinque del GP di Cina sono anche i campioni del mondo schierati in questa stagione. Manca Schumacher che ha deciso di dedicarsi al kart e alla moto, per il resto non manca niente. Vincere davanti a questi nomi con monoposto vicine nelle prestazioni, esalta davvero il miglior pilota del mondo.

Una vittoria calibrata

Su questo non c’è nulla da dire. La vittoria di Alonso in Cina è stata ottenuta con intelligenza, quando ha fatto durare due giri in più le gomme rispetto ad Hamilton, con grinta quando al 4° giro lo ha scavalcato con una manovra perfetta e decisione quando negli altri due pit stop ha indovinato tutto. Vincere così davanti a certa gente, è degno di passare agli annali della F.1.

Peccato che guardando al futuro, non è che sia così roseo. In F.1 non c’è mai stata una concentrazione così alta di campioni tutti insieme, nemmeno negli anni '90 quando oltre a Senna in pista c’erano anche Prost Piquet e Mansell, il resto era di alto livello ma niente di più.

Un tuffo nel passato

E se andiamo ai tempi d’oro di Schumacher, a parte sporadiche apparizioni di Hakkinen Villeneuve o Hill, la strada del tedesco è sempre stata sgombra. Tranne quando ha incrociato Alonso che per due anni lo ha battuto. E’ un mondiale di uomini fatto per uomini veri, duri e votati al loro sport, fin tanto che in pista ci saranno loro, la F.1 può solo gioire.

La F1 ha al momento dei campioni di altissimo livello, ma guardando al futuro questo potrebbe non essere così roseo


Il momento in cui qualcuno di essi comincerà a mollare, sarà tragico per tutti. Guardando da vicino lo schieramento, si vede come Alonso abbia già 31 anni e a questi livelli non potrà esprimersi ancora a lungo, è la legge fisiologica della vita. E lo stesso vale per Vettel, che ha qualche anno in più da giocarsi. Raikkonen ormai non ha molte carte da giocare in più, passato il momento magico del 2007 il resto della carriera è stato nulla.

E uno sguardo al futuro

Hamilton ha ancora qualcosa da dire per molto tempo mentre Button appare come un pilota che ha già avuto molto (ed è in pista da oltre un decennio). Insomma, se queste sono le certezze dei prossimi due o tre anni, dietro questi campioni non c’è nulla che valga. C’è qualche nome buono, ma nulla che spartire col talento di questi ragazzi. La controprova? I numeri due. Webber sopperisce a Vettel in fatto di cattiveria, ma in quanto a talento ne ha da vendere. Peccato che su 20 gare ne indovini 10 e il resto lo butti via regolarmente, ma è un pilota di alto livello.

E lo stesso vale per Massa: se la Ferrari da tre anni in qua non trova un valido sostituto è anche perché di gente migliore non ce ne è molta. Rosberg è di alto livello, ma finora gli è mancato il quid che ne facesse un campionissimo. E in quanto a crescere, ormai ha anche lui i suoi anni.
 

Fra campioni e numeri due al vertice, le fila sono serrate, tutto il resto è un punto di domanda. Perez sta deludendo in un top team, aiutato anche da una McLaren non competitiva che però Button porta al massimo possibil

Quindi, fra campioni e numeri due al vertice, le fila sono serrate, tutto il resto è un punto di domanda. Perez sta deludendo in un top team, aiutato anche da una McLaren non competitiva che però Button porta al massimo possibile. Hulkenberg è veloce, ma ha la faccia di chi litiga col mondo intero e non si è capito ancora quanto vale e se vale davvero. Di Resta è un altro punto interrogativo, uno che se lo sostituisci con la playstation ti diverti di più e rende meglio. I rampolli Toro Rosso non scaldano, bravi simpatici ma più di tanto non sono.

Carpe diem

Gutierrez per ora non vale i soldi degli sponsor, degli altri meglio non parlarne. Bianchi sta facendo bella figura alla Marussia, è intelligente, quanto sia veloce è da dimostrare. E allora, la speranza è che fra i vari Bottas o Felix Da Costa e qualcun altro che arriva dalle formule minori, ci sia il fenomeno.

Per ora non se ne vedono, per cui meglio godersi lo spettacolo dei campionissimi in pista adesso, sperando che durino il più a lungo possibile. E gli italiani? Dopo Fisichella e Trulli vuoto assoluto. Ma questi erano due con un talento grande così non sempre assecondato dalle macchine guidate, ma è gente di due decenni fa. Nel frattempo silenzio assoluto anche sotto il fronte tricolore…

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