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Il quinto appuntamento stagionale della Formula 1, il Gran Premio dell’Arabia Saudita, ha sancito la quinta vittoria iridata di Oscar Piastri dopo sole cinquantuno apparizioni nella massima categoria. Non solo, perché il trionfo, il terzo del 2025, gli ha permesso di conquistare anche la leadership del campionato piloti. La lotta entra nel vivo anche con Max Verstappen che vuole conservare la corona che indossa da quattro anni a questa parte. Tra l’olandese e l’australiano c’è un punto in comune che potrebbe essere anche la fonte delle debolezze di Lando Norris, secondo in classifica.
Ha solamente 24 anni ed è alla terza stagione in Formula 1 ma ha dovuto attendere un anno dopo la vittoria in Formula 2 prima di esordire in massima serie. Con cinquantuno partenze totali, Oscar Piastri è arrivato a quota cinque vittorie iridate grazie al trionfo a Jeddah la scorsa domenica dove, grazie alla sua freddezza, dentro e fuori la pista, ha gestito perfettamente la partenza a fronte di un Max Verstappen eccessivamente aggressivo. L’olandese scattava infatti dal palo ma una mossa troppo ottimista, tentata in seguito ad una partenza non del tutto perfetta rispetto a quella del pilota McLaren, l’ha portato a tagliare la chicane in curva 1. Non avendo restituito la posizione a Piastri, la FIA ha deciso di assegnargli una penalità di 5 secondi e non di 10 perché era solamente il primo giro, dove i commissari di gara tendono ad essere più clementi.
Con questi 5 secondi persi al pit-stop, Max Verstappen ha cercato di tenere il ritmo della McLaren chiudendo la gara con quasi tre secondi di distacco. A tagliare il traguardo del Gran Premio dell’Arabia Saudita per primo è stato Oscar Piastri che è adesso il nuovo leader della classifica piloti con 10 punti di vantaggio sul compagno di squadra Lando Norris. Proprio quest’ultimo aveva iniziato la stagione come favorito per la conquista del titolo che Max Verstappen detiene da quattro anni a questa parte. Nonostante l’appuntamento in Australia concluso al limite della zona punti dopo un errore dovuto alla pioggia scesa copiosa ad Albert Park, il numero #81 è riuscito a recuperare il gap che si era creato sia con Norris che con Verstappen; ed ora, grazie al suo talento naturale in pista e all’imperturbabilità che tanto ricorda il carattere di Kimi Raikkonen, Piastri potrebbe avere le maggiori possibilità di ereditare il titolo iridato.
Al termine della gara, Max Verstappen, dopo un’iniziale diffidenza con i giornalisti riguardo alle domande sulla penalità che gli è stata comminatagli, ha parlato proprio del suo rivale diretto Oscar Piastri sottolineando quale, a suo avviso, è stato uno dei punti di forza che gli permette di essere così bravo in pista. “L'anno scorso era il suo secondo anno di Piastri. Ora è al terzo anno ed è molto solido. Ha un approccio molto calmo, e questo mi piace. Si vede in pista – ha dichiarato il pilota della Red Bull - Lui dà il massimo quando deve, non commette quasi mai errori, ed è proprio quello che serve quando si vuole lottare per un campionato. Penso che avere Mark al suo fianco lo stia aiutando molto. È fantastico. Le persone imparano dalla propria carriera: è quello che ho avuto con mio padre, e Mark sta consigliando Oscar. Alla fine, lui sta usando il suo talento, ed è fantastico vederlo”.
Il Mark a cui Verstappen si riferisce è Mark Webber, l'ultimo australiano a guidare il campionato piloti di Formula 1 nel 2010, che è diventato nel 2019 manager di Piastri, insieme alla compagna Ann. Oscar aveva vinto l'Eurocup, ottenendo sette vittorie in 19 gare, ed era fortemente indicato per entrare in F3. Tuttavia, suo padre, Chris Piastri, si rese conto di aver bisogno di un aiuto extra per supervisionare la carriera del figlio. Per questo si è rivolto all’ex pilota della Red Bull per chiedere aiuto e consiglio tramite un amico comune, Simon Sostaric.
Mark Webber ha svolto per Piastri il ruolo di mentore nel mondo del motorsport che Jos Verstappen ha svolto per suo figlio Max. Avere qualcuno che ha conosciuto in prima persona il mondo della Formula 1, le difficoltà e i sacrifici che richiede è stato sicuramente un punto di forza per entrambi che sono stati cresciuti già con quella mentalità imperturbabile necessaria per vincere e gestire la pressione, un vantaggio di cui Lando Norris non ha potuto beneficiare. Infatti, il britannico è gestito dal padre Adam, manager pensionato tra i più ricchi uomini di Bristol, Mark Berryman e Fraser Sheader della società di gestione piloti ADD Management. Tutti e tre non hanno mai avuto esperienza diretta di quanto sia spietato il mondo della Formula 1, cosa che invece hanno avuto Jos Verstappen e Mark Webber.
Dunque, si potrebbe dire che le difficoltà di Lando Norris nel gestire la pressione da parte della stampa, dei tifosi sui social, ma soprattutto il confronto diretto in pista con i rivali, siano frutto della sua mentalità. Una mentalità molto diversa da quella di Verstappen e Piastri che sono stati forgiati da ex due piloti di Formula 1. “Lando è quello che ha una velocità maggiore davanti, ma non credo che sia abbastanza forte mentalmente come Piastri” aveva preannunciato in tempi non sospetti già lo scorso anno Nico Rosberg parlando a Sky Germania. E ad oggi la situazione non è pressoché cambiata perché mentre Piastri esegue tutto alla perfezione senza errori, Norris si lascia andare ancora sbavature che, in una competizione così serrata come quella quest’anno, lasciano il segno soprattutto in classifica. L’errore nella qualifica in Bahrain, l’incidente nel Q3 a Jeddah e l’essere caduto nella trappola di Lewis Hamilton nella gara in Arabia Saudita con il gioco del DRS, gli hanno fatto perdere quelle che potevamo essere su carta due vittorie quasi del tutto garantite dato il passo gara avuto nelle libere dal pilota McLaren. Mettere a punto questo aspetto per lui potrebbe rivelarsi un vero e proprio game changer perché lo potrebbe rimettere a pieno titolo nella lotta mondiale con Verstappen e Piastri.
La pausa dopo Jeddeh prima di volare negli Stati Uniti per il Gran Premio di Miami, sesto appuntamento stagionale dei ventiquattro previsti, sarà oro colato per lui perché potrà resettare la mente, analizzare tutti gli aspetti di questa tripletta che sì appena conclusa. Sia quelli positivi come la gestione magistrale delle gomme da parte della McLaren che gli hanno permesso di rimontare sia in Arabia Saudita che in Bahrain, che quelle negativi come gli errori commessi al sabato in qualifica. Migliorare la sua mentalità potrebbe permettergli di gestire meglio la pressione riuscendo così finalmente a capitalizzare quello che la sua vettura, la più competitiva della griglia al momento, gli permette di realizzare colmando il distacco da Oscar Piastri ed aumentare il vantaggio su Verstappen, distante solamente due punti in classifica piloti.